Camerlengo deriva dal latino Camerarius quasi Camera aerarii, e si usa per significare un funzionario che ha cura delle rendite pubbliche da erogare in tempo e modo determinato.

 Cominceremo dal Camerlengo come quello che ha molta parte nella amministrazione delle cose ecclesiastiche, specialmente in tempo di Sede Vacante, e del Conclave.

 Dicesi Camerlengo del Clero Romano, quello cui è confidata l' amministrazione del tesoro o delle rendite che il Clero ossia i Paroci di Roma possedono in comune per certi usi determinati.

 {7 [7]} Vi è il Camerlengo del Clero Romano; Camerlengo del Sacro Collegio; Camerlengo di S. Romana Chiesa.

 Camerlengo del Sacro Collegio è quello che viene eletto dagli stessi Cardinali.

 Noi qui però intendiamo di parlare specialmente del Camerlengo di S. Romana Chiesa.

 L' amministrazione di queste cose era affidata al Vicedomino, ovvero Camerlengo.

 Ma nel secolo decimo tale dignitario prese definitivamente il titolo di Camerario o Camerlengo, che di poi si conservò sempre nella Chiesa.

 Tutto quello che si riferisce all' amministrazione materiale, ai funerali del defunto Pontefice, ai lavori per la preparazione e direzione del Conclave, appartiene al Camerlengo.

 Quell' uomo era il Camerlengo di S. Romana Chiesa, era il Cardinale Gioachino Pecci.

 Ad uno svolto di scala, ecco, gli si dice, qui è il Card. Camerlengo, l' Eminentissimo Pecci.

 Il Card. Pecci essendo eletto Papa, {68 [68]} la Chiesa Romana restava priva di Camerlengo.

 Per la quai cosa Sua Santità dichiarò il Card. Schwarzenberg Pro-Camerlengo, che perciò pose in dito al Pontefice l' anello Pescatorio.

 Con questo atto Pio IX in certo qual modo lo designò suo Successore, giacchè in tempo di Sede Vacante il Camerlengo prende il governo della Chiesa.

 Laonde il grande Pontefice per divina inspirazione, e come presago, se non certo, che egli avesse a succedergli un giorno, con atto concistoriale del 21 Settembre del 1877 lo chiamò presso di sè ad esercitare in Roma l'uffizio di Camerlengo.

 Tutti sanno che nel Conclave del 1846 Pio IX aveva votato in favore dell'Eminentissimo Cardinale Deangelis, Arcivescovo di Fermo, e come in seguito gli conferisse la carica di Camerlengo, giacchè avevalo creduto degno persin della Tiara.

 Venuto intanto a mancare 1'ammirabile Pontefice, il Camerlengo ebbe il difficilissimo carico di preparare in gran parte il Conclave del Febbraio 1878, che doveva dargli un successore.

 Il regnante Leone XIII credette rimeritare il suo zelo e le sue virtù eleggendolo Camerlengo di S. Romana Chiesa.