don bosco-dialogi intorno all-istituzione dal giubileo.html |
A047000008 |
È certamente noto e manifesto a tutti, ma specialmente a voi, venerabili confratelli, con quanta cura e con quale pastorale vigilanza i Romani Pontefici, Nostri Predecessori, adempiendo l'incarico loro affidato dallo stesso Gesù Cristo Signor Nostro, nella persona del Beatissimo Pietro, principe degli Apostoli, non abbiano mai trascurato il dovere di pascere gli agnelli e le pecorelle, di nutrire assiduamente tutto il gregge del Signore, imbeverlo di sane dottrine, e rimuoverlo dai pascoli avvelenati. |
don bosco-i concili generali e la chiesa cattolica.html |
A065000093 |
Sicchè il passato ci è garante dell'avvenire, e noi fiduciosi nelle divine promesse possiamo fin d'ora proclamare altamente che sino a tanto che durerà la Chiesa, Gesù Cristo non permetterà giammai che il supremo pastore proponga o indichi alle pecore pascoli nocivi od avvelenati, quali appunto sarebbero gli errori in fatto di fede o di morale proposti ai cristiani. |
don bosco-i papi da s. pietro a pio ix.html |
A066000086 |
Il giorno in cui fu eletto, dopo essersi sentito proclamar Papa, si gettò ginocchioni, fece una preghiera così fervorosa che commosse tutti gli assistenti, ed esclamò dirigendosi ai cardinali coll'accento del più vivo dolore: Voi, venerati Padri, avete terminato la vostra missione, ma deh! quanto i suoi risultati sono ardui per me! Fin dal primo giorno del suo pontificato {76 [402]} egli fece conoscere, nella sua lettera enciclica ai vescovi, tutti i pericoli che minacciavano la società, con queste parole: « Sradicate il male di mezzo a voi, cioè allontanate dalle vostre pecorelle colla forza e colla vigilanza que' libri avvelenati che lo corrompono. |
don bosco-il cattolico provveduto per le pratiche di pieta.html |
A069001094 |
Fate che io rigetti le istigazioni degli abitanti di Babilonia, gli avvelenati discorsi degl'increduli, anzi cogli esempi e colle parole mi adoperi eziandio d'impedire che i miei fratelli, al pari di me figli della vostra Chiesa, siano indeboliti e corrotti dalle massime, dalle parole, dagli scritti di costoro, che null'altro cercano che di moltiplicare i loro complici, e precipitarli in un abisso di errori, di menzogne, di tenebre. |
don bosco-novelle e racconti.html |
A158000056 |
Ed oh fatto e' non lo avesse! Avvegnachè i topi, fingendo i denti così avvelenati nel cacio, la morte loro ad altrui prepararono. |