don bosco-cenni istruttivi di perfezione.html |
A027000118 |
Tanto più, che attendendo egli così diligentemente alle cose sue, non era poi di quegli aristarchi dall'occhio torvo, che le azioni altrui vanno guatando, e talora malignamente frugando, e quando ancora, con dispettose maniere criticando e mordendo; che anzi, vivendo quasi che isolato fra molti, non parea aver occhi, fuor solo per incontrare alcun che di buono, che in altri fosse, e così a foggia di ape industre farne copia per sè, e intanto lui esser cieco a tutto, che non tornasse di sua piena edificazione. |
don bosco-il galantuomo pel 1876.html |
A095000013 |
E poichè ti vedo così impensierito dei malanni che potrebbero venirti ad affliggere, e a rendere per te il 1876 anno di disgrazia e non di grazia come lo è realmente, il Galantuomo previene tutto, perfin il caso che un'ape, una vespa ti pungesse, od alcuno ti fregasse con un mazzo di ortiche (Cap. |
don bosco-l-amico della gioventu (1848).html |
A122000010 |
Sotto il velo del più appariscente aspetto può annidare la lusinga, la frode, l'inganno; né l'ape industriosa sofferma soltanto ne' floridi prati il suo piede sovra i fiori, che di loro stessi fanno più bella mostra; ma tal fiata sdegnosa li risquarda e ronzando scende sull'umile popolo de' fioretti che ammantano il suolo, e scherzando sovr'essi voluttuosa si pasce. |
A122000136 |
Sotto il velo del più appariscente aspetto può annidare la lusinga, la frode, l'inganno; né l'ape industriosa sofferma soltanto ne' floridi prati il suo piede ssvra i fiori, che di loro stessi fanno più bella mastra; ma tal fiata sdegnosa li risguarda e ronzando scende sull'umile popolo de' fioretti che ammantano il suolo, e scherzando sovr'essi voluttuosa si pasce. |
don bosco-la figlia cristiana provveduta [4a edizione].html |
A132000030 |
Non conviene allora passare innanzi; imitate in ciò l'ape, la quale si trattiene sullo stesso fiore finchè n'abbia assorbito tutto il succo. |
don bosco-storia ecclesiastica [4a edizione].html |
A190000176 |
Il pontefice 1'accolse con bontà, di poi ringraziò il {85 [85]} Signore con queste parole: O Signore Gesù Cristo, vero l'astore e Redentore delle anime, benedici Cecilia tua serva, che quale ape industriosa si adopera per servirti; imperciocchè il suo sposo che era un leone feroce è divenuto mansueto agnello. |
don bosco-vita del sommo pontefice s. urbano i.html |
A207000024 |
Ringraziò egli il Signore per la conversione di Valeriano, e postosi ginocchioni alzò le mani al cielo pregando cosi: O Signore Gesù Cristo, seminatore di casti consigli, ricevi e benedici il frutto della semente che Cecilia ha sparso nel cuore di Valeriano, Signor Gesù Cristo, {18 [312]} vero Pastore e Redentore delle anime nostre, benedici Cecilia tua serva, che quale ape industriosa si adopera indefessa per servirti; imperciocchè lo sposo che aveva ricevuto, era come leone feroce, ed ora l'ha condotto a te, ed è divenuto mansuetissimo agnello: certamente se non credesse a te, o Dio di bontà, egli non sarebbe qua venuto. |