Parola «Anatolia» [ Frequenza = 11 ]

don bosco-la persecuzione di decio e il pontificato di san cornelio i papa.html
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 Già si preparava ogni cosa per le nozze, quando un'amica di lei, di nome Anatolia, fu richiesta da un nobile romano di nome Tito Aurelio.

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 Siccome questi era eziandio pagano, così Anatolia si rifiutava, perciocchè oltre di aver fatto il voto di verginità, temeva le cattive conseguenze che sogliono derivare dalla frequenza di un marito che professa una religione contraria alla cristiana.

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 Ella adunque va a trovare la sua compagna e dopo mille segni di amicìzia prese a parlare così: tu sai, mia cara Anatolia, che io sono cristiana come sei tu e che perciò io non sarei giammai per darti un consiglio dannoso.

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 I parenti di Anatolia, per indurre la loro figlia a prestare il suo consenso, interposero la mediazione di Vittoria, che si assunse l'incarico di fare quanto poteva per guadagnarla.

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 Anatolia ascoltò tranquillamente la sua amica senza interromperla; di poi prese a risponderle così: credimi, cara Vittoria, noi abbiamo un partito assai migliore di questi due signori romani.

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 Cara Anatolia, tu sei stata la mia amica in passato, io sarò tua compagna fedele per l'avvenire; e ci dovesse costare anche la vita non saremo mai più per separarci.

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 Terminato tale discorso Vittoria si licenzia da Anatolia, va a casa, lo stesso giorno vende i suoi braccialetti, le gemme preziose, i ricchi suoi orecchini e tutti gli altri suoi donneschi ornamenti, e ne distribuisce il prezzo ai poveri.

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 Anatolia fu condotta nella Marca di Ancona dove soffri molto per la fede e divenne celebre pei miracoli, e per la conversione di molti che ella seppe guadagnare al Signore.

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 ( V. Oddone e Aldelmo di Sass., vita di S. Anatolia.


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 Tutte queste numerose schiere giunte nell'Asia Minore, oggidì Anatolia, si videro venire incontro alcuni sventurati crociati, i quali fuggiti quasi per prodigio dalle mani dei Turchi, raccontavano piangendo i loro infortunii: ad ogni passo si vedevano {252 [252]} avanzi di bandiere o di armature spezzate, e l'orrendo spettacolo di monti d'ossa umane già imbiancate dal sole che i barbari avevano lasciato sulla strada insepolte, per incutere spavento ai cristiani, i quali osassero inoltrarsi.


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 Tutte queste numerose schiere giunte nell'Asia minore, oggidì Anatolia, si videro venire incontro alcuni infelici crociati, i quali, fuggiti quasi per prodigio dalle mani dei Turchi, raccontavano piangendo i loro infortunii.





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