don bosco-storia ecclesiastica [4a edizione].html |
A190000179 |
- Almacchio, prefetto di Roma, come intese la conversione, lo zelo di Valeriano e di Tiburzio, chiamolli alla sua presenza e loro fece molte interrogazioni, ma confuso dalle loro sapienti risposte, nè sapendo egli che dire, nè che fare, un suo assessore per trarlo d'impaccio soggiunse: Condannati alla morte tutti due, di poi avrai i loro beni. |
A190000181 |
Informato Almacchio della conversione degli stessi suoi emissari, comandò che Cecilia fosse condotta al suo tribunale invitandola a non essere ostinata. |
A190000188 |
Almacchio comandò, che Cecilia fosse menata a casa ed uccisa segretamente, per evitare ogni tumulto per parte del popolo, che grandemente l'amava per le sue opere di carità. |
A190000189 |
Ciò saputo Almacchio ordinò che le fosse {89 [89]} immediatamente troncato il capo. |
A190000190 |
Almacchio in fine disse a Carpassio suo emissario: Per l'ultima volta siano costoro ricondotti al tempio di Giove, e se non offriranno incenso, subito sarà a tutti tagliato il capo. |
A190000190 |
Ma scoperto dai persecutori fu anch'egli condotto ad Almacchio con tre diaconi e due sacerdoti. |
A190000191 |
A quella vista fuggirono i soldati e lo stesso Almacchio atterrito andò a chiudersi in un nascondiglio di sua casa. |
A190000193 |
Perduta così ogni speranza di poterli guadagnare, Almacchio comandò che stesi a terra venissero per lungo tempo battuti. |
A190000194 |
Almacchio vedendo che le battiture non producevano alcun effetto, diè ordine che fossero scorticati con acuti uncini di ferro detti scorpioni, così che la loro carne cadeva a brani. |
A190000195 |
Di li a tre giorni Almacchio fece condurre Urbano col suo clero al tempio di Diana, perchè colà fosse loro troncata la testa. |
don bosco-vita dei sommi pontefici s. ponziano s. antero e s. fabiano.html |
A202000038 |
Almacchio per la venuta dell'Imperatore perdette la illimitata sua autorità, perciò non poteva più oltre esercitare la sua tirannia contro ai cristiani. |
A202000038 |
Anzi giova credere che quel principe, nemico della crudeltà, abbia {19 [427]} disapprovato gli eccessi di Almacchio. |
don bosco-vita del sommo pontefice s. urbano i.html |
A207000039 |
Almacchio era molto dedito alla crapula per cui spendeva grandi somme di danaro. |
A207000039 |
Ora essendovi una legge che dava al prefetto i beni di coloro che erano condannati a morte, Almacchio trovava il suo pro' nello studiar pretesti per far morire i cristiani, impadronirsi delle loro ricchezze e così aver danaro per secondare i suoi vizi. |
A207000039 |
Prima di partire affidò il governo delle cose pubbliche ad un prefetto di nome Almacchio, dandogli autorità di giudicare le cose che succedevano in città e di farne le veci in sua assenza, sicchè dopo l'imperatore il prefetto era a temersi più d'ogni altra persona. |
A207000044 |
A tali parole Almacchio si pose a ridere, come fanno gli stolti quando odono una verità e non la vogliono comprendere. |
A207000045 |
Valeriano: Non dubitate, o Almacchio, mio fratello ha la testa sana, perciocchè vi è un gran medico che ha cura di lui, e di me; questo gran medico è G. C., figlio di Dio. |
A207000046 |
Almacchio; Orsù parla da giovane assennato. |
A207000048 |
Almacchio: Voi siete i più stolti tra gli uomini: voi abbandonate le cose utili e i piaceri della vita presente e vi dilettate solo delle fatiche e de' patimenti. |
A207000049 |
Valeriano allora volendo far conoscere la verità al prefetto e a quelli che si trovavano presenti, in contegno maestoso cominciò con calma a ragionare così: ho veduto, o Almacchio, ho veduto alcuni uomini che nella stagione d'autunno andavano a fare passeggiate per la campagna e se la passavano in festini tra le risa e l'ozio. |
A207000053 |
Almacchio disse; questa è bella eloquenza, ma che ha da fare un tal discorso con me e con te?. |
A207000057 |
Almacchio interruppe dicendo: secondo te adunque noi e i nostri immortali principi saremo condannati all' eterno dolore, e voi possederete per sempre la vera felicità? Questa è audacia insoffribile. |
A207000058 |
Valeriano tosta coraggiosamente soggiunse: sappi, o Almacchio, che i giudici e i principi terreni non sono altro che uomini i quali debbono essi pure morire all'ora segnata. |
A207000059 |
Valeriano voleva continuare il suo sublime ragionamento, ma Almacchio agitato dai rimorsi e dalla collera lo interruppe, e diede ordine che Valeriano fosse battuto con verghe. |
A207000061 |
- Un segretario di Almacchio, di nome Massimo, era stato incaricato di accompagnarli al luogo del supplizio con buona scorta di soldati. |
A207000067 |
Almacchio aveva accelerata la morte di s. Valeriàno e di s. Tiburzio, per andare ad impadronirsi delle loro ricchezze. |
A207000067 |
Onde lo sdegno di Almacchio si volse tutto contro a s. Urbano e a santa Cecilia. |
A207000071 |
Almacchio, informato della conversione degli emissarii spediti ad uccidere s. Cecilia, ardeva vie più di rabbia, e giurò di farne solenne vendetta. |
A207000072 |
Almacchio pensò di metterle qualche paura, dicendo: Non sai tu che i nostri padroni, gl'invincibili imperatori, hanno dato ordine, che coloro i quali non negheranno di essere cristiani siano puniti, e che quelli i quali negheranno questa religione siano lasciati in pace? {42 [336]}. |
A207000076 |
Almacchio maravigliato proruppe: Come! Io ho preso sbaglio? vediamolo. |
A207000078 |
Almacchio riprese: Or via, o donzella, deponi la tua audacia e sacrifica agli Dei, e salva la tua vita: ecco qui nel pretorio le statue a cui puoi offerire incenso. |
A207000080 |
Almacchio confuso andava guardando Cecilia e gli astanti; ma per far valere la sua ragione, comandò che Cecilia fosse menata a casa, e quivi venisse segretamente posta a morte, affine di evitare ogni tumulto per parte del popolo, che grandemente l'amava per le sue grandi opere di carità. |
A207000081 |
Riferita la cosa ad Almacchio esso montò vie più sulle furie e diede ordine che fosse troncato il capo a colei, che dal caldo non poteva essere uccisa. |
A207000086 |
La persecuzione andava ogni giorno vie più infierendo, perchè l'imperatore per le sue guerre continuando ad essere lontano da Roma, tutto il potere era nelle mani di Almacchio, il quale esercitava in Roma una vera tirannia. |
A207000090 |
Almacchio aveva già fatto soffrire ai cristiani i più spieiati tormenti; il suo odio contro ai cristiani era cresciuto assai per la confusione provata nella disputa con santa Cecilia, e perchè nella casa di lei non aveva trovato i tesori che erasi immaginato. |
A207000091 |
Carpasio esegui gli ordini dati: andò alle catacombe, fece trar fuori Urbano co' suoi sacri ministri e li condusse al palazzo di Vespasiano, in cui Almacchio dimorava. |
A207000095 |
Carpasio sottentrò ai discorso di Almacchio, e rivolto a lui ed al numeroso popolo, che in gran folla era corso per vedere il capo dei cristiani, disse ad alta voce: che sembra a voi, o cittadini, che si debba fare di codesti sacrileghi?. |
A207000096 |
Almacchio non aspettò che altri parlasse ma tosto soggiunse: Siano condotti al tempio di Giove, e colà, siano posti in prigione. |
A207000098 |
Almacchio pensò di fare una seconda prova intorno ad Urbano e diede ordine a Carpasio, fedele esecutore delle sue crudeltà, che lo conducesse di nuovo alla sua presenza insieme coi ministri che con lui erano stati messi in prigione. |
A207000099 |
Vedendoli Almacchio li rimirò fissamente o disse: Olà, cessate da questa vostra ostinazione {53 [347]} e fate un sacrifizio a quegli dei, che come tali sono adorati dagli stessi Imperatori; rinunciate alla pazzia, di cui foste imbevuti e vi risolva a far senno l'esempio di cinque mila uomini, che dà tale vostra dottrina ingannati miseramente perirono, e della cui trista morte voi siete colpevoli. |
A207000101 |
Almacchio disse: Sì, sì: appunto ingannati da questa vana speranza del regno de' cieli, Cecilia col suo marito, col suo cognato perdettero tutta la loro gloria; egli è per questa vana speranza che si ridussero a perdere la vita sul fiore della loro età, e morendo diedero a te un immenso tesoro che tu mi devi sull'istante restituire. |
A207000103 |
Almacchio disse: Io sono stanco di disputare con costoro; via questa vostra audacia, se volete vivere, altrimenti un cumulo di sciagure vi attende, e una trista morte ne sarà il fine. |
A207000105 |
Almacchio vedendo che nulla guadagnava con Urbano si volse ai Sacerdoti che erano con lui, che chiamavansi Giovanni e Mamilliano, e loro disse: Forse anche voi siete del medesimo sentimento?. |
A207000107 |
Almacchio simile a certi mondani che non vogliono sentir a parlare nè di Dio ne dell'anima, interruppe il discorso e disse: Da quanto vedo voi siete peggiori del vostro vecchio e pazzo maestro; voi siete veramente {55 [349]} infelici, poichè dopo di aver veduto tanti vostri compagni condotti a trista fine e dopo tante minaccie fatte a voi, volete tutt'ora persistere nella vostra imprudenza!. |
A207000110 |
Almacchio che credevasi non esservi consolazione al mondo, se non ne' piaceri {56 [350]} della terra, non sapeva darsi ragione della gioia che que' santi confessori palesavano in volto; perciò pieno di dispetto si dimenava sopra la sedia e sotto voce andava dicendo: Costoro sono per tal modo imbevuti dell'arte magica che in nessuna maniera si possono indurre ai nostri comandi. |
A207000110 |
Come, disse Almacchio, osi aprire la tua nefanda bocca ed ingiuriare i nostri dei? Lo giuro per tutte le nostre divinità che tu me la pagherai colla testa. |
A207000110 |
No, disse coraggiosamente ad Almacchio, essi non sono miseri, neppure sono imbevuti di arte magica; piuttosto tu sei misero, fatto simile a' tuoi dei che hai le orecchie e non odi, gli occhi e non vedi. |
A207000111 |
Almacchio era simile a coloro che si mostrano offesi quando sentonsi parole di verità che vanno a ferire i loro vizi. |
A207000112 |
Urbano si fece a rispondere ad Almacchio deridendo le divinità per cui giurava, quindi continuò così: Facilmente, o Almaccbio, conoscerai quanto degni siano i tuoi dei di venerazione, se per un momento ti arresti a leggere la storia delle loro azioni. |
A207000113 |
Almacchio quasi senza sapere quel che dicesse rispose: Non è vero quel che tu dici, ma essendo tu vecchio desideri la morte come un riposo; tu invidii la sorte dei giovani, e fai che gli altri perdano quello che la vecchiaia ti costringe ad abbandonare. |
A207000115 |
Almacchio allora chiamò e sè Carpasio e gli disse: presto Carpasio. |
A207000120 |
Udendo tali cose Almacchio comandò nuovamente che Urbano co' suoi compagni fosse per la terza volta condotto dinanzi al suo tribunale. |
A207000122 |
Almacchio era stupito che Anolino, poco prima timido carceriere, appena ricevuto il battesimo fosse divenuto così coraggioso. |
A207000123 |
Almacchio sebbene indispettito per la fermezza del s. Pontefice e de' suoi compagni, tuttavia reputava un gran guadagno se l'avesse potuto far prevaricare, onde comandò che per la quarta volta fosse condotto al suo tribunale facendo uso di uno stratagemma. |
A207000125 |
Almacchio, punto al vivo da tale parlare, che condannava i suoi vizi, montò in collera e disse: Questa vostra superba risposta sarà in breve punita come si merita. |
A207000133 |
Allora egli prese il partito di mezzo e prima di eseguire la sentenza andò a riferire ogni cosa ad Almacchio. |
A207000135 |
A questa decisiva sentenza del Prefetto un certo Tarquinio, cognominato Torino, disse ad Almacchio: se tu, o Principe, andassi con loro al tempio, forse colla tua presenza, colla tua eloquenza potresti ridurli a migliori sentimenti. |
A207000138 |
Alla vista di quella statua ridotta in cenere e di quei sacerdoti idolatri colpiti di morte repentina venne meno ogni coraggio ad Almacchio, e temendo simile sciagura per sè, diedesi a precipitosa fuga coi suoi soldati, e andò a nascondersi in una segreta camera di sua casa. |
A207000141 |
Perduta cosi ogni speranza di poterli guadagnare, Almacchio comandò che fossero tutti stesi a terra, e con verghe venissero per lunghissimo tempo battuti senza pietà. |
A207000142 |
Almacchio vedendo che le battiture non facevano sensazione sopra l'intrepido Pontefice; quel vecchione, disse, si burla delle bastonate, or bene battetelo coi piombi e cogli scorpioni. |
A207000144 |
Dopo tre giorni Almacchio comandò alle sue guardie che conducessero Urbano col suo clero al tempio di Diana. |
A207000148 |
Appena egli comparve alla presenza di Almacchio subito lo spirito maligno cominciò ad agitarlo così {77 [371]} orribilmente che smaniando e mordendo, come cane arrabbiato, strozzava coi denti chiunque avesse potuto raggiungete. |
A207000148 |
Diceva che Almacchio aveva operato da scellerato, e scopriva i delitti dei pagani. |
A207000148 |
Portata ad Almacchio la notizia dello stato infelice di Carpasio, egli sentissi sorpreso da spavento e tremore. |
A207000148 |
Rimproverava ad Almacchio inuditi misfatti che segretamente aveva commesso. |
A207000149 |
Almacchio alla vista di quella morte tragica si allontanò prestamente da quel luogo e andò pe' fatti suoi. |
A207000151 |
Divenuta fervorosa cristiana andava con zelo praticando quella religione che poco prima aveva ricevuto, quando le sue opere di carità furono portate a notizia di Almacchio. |
A207000162 |
Alcune guardie riferirono tal cosa ad Almacchio che diede ordine che s. Lucina con tutti quelli di sua casa fossero innanzi a lui condotti. |
A207000164 |
Almacchio; Da quanto vedo voi siete tutti cristiani. |
A207000166 |
Almacchio non potendo più contenere lo sdegno comandò che fossero tutti sull'istante condotti a morte. |