don bosco-elenco degli oggetti graziosamente donati a benefizio degli oratorii [v.14].html |
A053000054 |
Alessio teol. |
don bosco-il piu bel fiore del collegio apostolico ossia la elezione di leone xiii.html |
A113000299 |
Il cardinale Franzelin ricevette il titolo presbiterale dei Santi Bonifacio ed Alessio, e fu ascritto a varie Congregazioni. |
don bosco-la perla nascosta di s.e. il cardinale wiseman arcivescovo di westminster.html |
A136000001 |
Siccome gli anni che Alessio passò in queste varie condizioni furono dagli scrittori compendiati in molte maniere, l'autore di questo piccolo dramma gli ha limitati {4 [28]} a cinque anni per ciascun tempo, ossia a dieci in tutto. |
A136000058 |
(Si ritira in disparte, intanto che Eufemiano e Alessio discorrendo entrano in. |
A136000080 |
( Eufemiano e Alessio entrano discorrendo ). |
A136000081 |
- Non incontraste mai per caso nei vostri viaggi un giovane che ha per nome Alessio?. |
A136000085 |
( Alessio fa mostra di essere distratto, Eufemiano lo ritiene e continua ad osservarlo ). |
A136000085 |
( Mirando fissamente Alessio ). |
A136000121 |
No, no, figliuol mio, ciò non sara! Ma perchè parlarmi senza mostrarti? Non importa, figliuol mio, se tu mi puoi intendere, per le oggi farò questo brindisi ( alzando la tazza in alto sta per avvicinarla alle labbra, quando Alessio esce fuori con impeto dalla cella, e gliela toglie di mano ). |
A136000121 |
È quella del mio caro Alessio...... ben lontano da questo luogo, nel cielo forse, e che mi rimprovera il pensiero di ritenere questo pellegrino in di lui vece ( con passione ). |
A136000124 |
Alessio prende il bicchiere dalle mani di Bibolo e lo pone sulla tavola. |
A136000124 |
Alessio sta in mezzo alla scena avendo Eufemiano a destra, Bibolo a sinistra, gli altri schiavi divisi ai due lati ma alquanto più innanzi ). |
A136000189 |
- E se, prima ancora che l'eco di quegli strumenti cessasse, Alessio apparisse in mezzo a noi?. |
A136000191 |
- Padre mio, è egli vero tutto ciò che si va dicendo di Alessio? Dolce, obbediente, puro, affabile cogli infelici, divoto verso i santi, acceso dell'amor divino?. |
A136000193 |
Alessio vive, e verrà a ridomandare ciò che gli appartiene. |
A136000212 |
- Io lo direi quasi degno dello stesso Alessio. |
A136000219 |
( Prende ruvidamente il piatto e dà una spinta ad Alessio il quale vacilla e cade sul letto. |
A136000277 |
( fa scoppiettare le dita sotto il naso di Alessio ). |
A136000319 |
Siate per me Alessio, acciocchè, se egli è perduto, possiamo ritrovarlo in voi che a lui tanto rassomigliate. |
A136000325 |
- Sconosciuto, ascoltate la preghiera di un padre... ( Alessio trasale ) del padre di questo povero orfano. |
A136000410 |
- Dunque addio! Potess'io sognare intorno a questo splendido domani! ( Carino esce, ed Alessio va nella sua cella ). |
A136000419 |
( Nel frattempo un raggio di luce esce dalla cella di Alessio. |
A136000423 |
Alessio ritorna in sè, sveglialo dal romore. |
A136000433 |
( Traggono fuori i sacchi, e circondano Alessio con gesti di minaccia ). |
A136000438 |
- Infatti ne abbiamo trovato uno che spero questa volta di poter confondere ( indica Alessio presso a svenire ). |
A136000472 |
No, il suo spirito non se n' è dipartito di certo; egli resterà con me, l' ha promesso ( s'inginocchia e prende la mano di Alessio ). |
A136000514 |
Ah! sarebbe questo il suo epitafio? {111 [135]} ( toglie un rotolo di carta dalla mano di Alessio; tutti si guardano stupefatti ). |
A136000514 |
Quel gran secreto aveva uno scopo; in questo cuore vi era nascosto un mistero di virtù!...... ( tocca il petto di Alessio ). |
A136000516 |
- « Io {112 [136]} sono Alessio, figliuolo del Senatore Eufemiano. |
A136000517 |
Ma, poichè tu hai voluto che decidesse tra i tuoi servitori e il pellegrino Alessio, egli si dichiara in favore {113 [137]} del perdono, della dimenticanza e della riconciliazione universale. |
A136000521 |
- Io vi perdono a tutti quanti; ma chi perdonerà a me?...... Nel più profondo dei deserti dell'Egitto io debbo andare a nascondere la mia onta e il mio dolore; colà le lagrime del pentimento cancelleranno il mio delitto ( si inginocchia presso del letto, prendendo la mano di Alessio ). |
A136000524 |
- Nella sua morte si paziente sotto il biasimo ingiusto del più indulgente giudice, Alessio si mostrò tal quale sarebbe stato Isacco se Abramo avesse consumatoli suo sacrifizio. |
A136000526 |
Questi è il vostro erede ( indicando Alessio ). |
don bosco-la storia d-italia.html |
A139000977 |
La flotta veneziana aveva già sciolto le vele per la Palestina, e strada facendo aveva ridotto ad obbedienza Zara, città della Dalmazia, che si era ribellata alla repubblica, quando un principe greco, chiamato Alessio e soprannominato l' Angelo, in età di soli dodici anni, andò a presentarsi ai crociati supplicandoli a dargli aiuto. |
A139000978 |
Fortunatamente Alessio potè fuggire dalla reggia travestito, e gli riuscì di giungere a Zara, dove era allora raccolto 1'esercito de' crociati. |
A139000978 |
Quel giovane Alessio, miei cari, era figlio di un imperatore di Costantinopoli detto Isacco l'Angelo, cui un crudele fratello aveva avuto la barbarie di far cavare gli occhi, chiuderlo in una profonda prigione, per mettersi egli stesso al possesso del trono. |
A139000979 |
La gioventù di Alessio, le sue grazie, il dolore che egli dimostrava pel suo infortunio e per quello del suo genitore, trassero a pietà i buoni crociati; e poichè quel coraggioso fanciullo, dotato di una ragione affatto superiore alla sua età, promise grandi ricompense se avessero voluto recarsi a Costantinopoli per discacciare 1'usurpatore dal trono, e riporvi il cieco Isacco, tutti acconsentirono con premura a porgergli aiuto, per non permettere che un sì orrendo misfatto rimanesse impunito. |
A139000982 |
L'usurpatore di Costantinopoli che si chiamava eziandio Alessio Angelo, quel principe crudele che non avea esitato di far accecare il proprio suo fratello, volle provarsi a combattere coi crociati; ma al solo aspetto di quegli uomini saldi come muraglie, i Greci fuggiron vergognosamente senza pugnare, ed abbandonarono ai Latini le torri, le mura ed i principali quartieri della città. |
A139000983 |
Dandolo ed i baroni francesi non avevano più se non un passo a fare per rendersi padroni della città, quando l'imperatore Alessio, atterrito al vedersi attorniato da tanti guerrieri, ordinò che fosse apparecchiato un piccolo naviglio carico d'oro e di ricchezze, e sopra quello montando, col favor dell'oscurità della notte, riuscì ad ingannare la vigilanza de' Veneziani e a fuggire. |
A139000983 |
I Veneziani ed i Francesi stupefatti di quell'inaspettata rivoluzione, deposero le armi, e lasciarono in libertà il giovane Alessio, il quale giurò di compiere senza indugio la sua promessa, vale a dire di dare ai crociati grosse somme di danaro ed un buon numero di soldati e di vascelli per conquistare la Terra santa. |
A139000986 |
Allorchè la nuova di queste cose giunse a Dandolo ed ai capitani francesi, non poterono trattenersi dallo spargere lacrime sul destino del giovane Alessio. |
A139001429 |
Certo Alessio di Salerno, capitale della Sicilia, di {425 [425]} professione battiloro, cioè artefice che riduceva l'oro e l'argento in foglie molto sottili, aveva tentato di scuoter il grave giogo, ed era riuscito a guadagnarsi il popolo, i nobili ed essere proclamato primo capitano e re di Sicilia. |
don bosco-la storia d-italia [18a edizione].html |
A140000875 |
La flotta veneziana aveva già sciolto le vele per la Palestina, e strada facendo aveva ridotto ad obbedienza Zara, città della Dalmazia, che si era ribellata alla repubblica, quando un principe greco, di nome Alessio, e soprannominato l' Angelo, in età di soli dodici anni, andò a presentarsi ai crociati, supplicandoli di dargli aiuto. |
A140000876 |
Fortunatamente Alessio potè fuggire dalla reggia travestito e giungere fino a Zara, dove era allora raccolto l'esercito dei crociati. |
A140000876 |
Il giovane Alessio era figliuolo di un imperatore di Costantinopoli, detto Isacco l'Angelo, cui un crudele fratello aveva avuta la barbarie di far cavare gli occhi e rinchiudere in una profonda prigione per mettere sè al possesso del trono. |
A140000877 |
La poca età di Alessio, le sue grazie, il dolore che egli dimostrava pel suo infortunio e per quello del genitore trassero a pietà i buoni crociati; e poichè quel coraggioso fanciullo, dotato di una ragione affatto superiore agli anni, promise {235 [235]} grandi ricompense, pnrchè avessero voluto recarsi a Costantinopoli per discacciare l'usurpatore dal trono e riporvi il cieco Isacco, tutti acconsentirono con premura a porgergli aiuto, fermi di non permettere che un sì orrendo misfatto rimanesse impunito. |
A140000880 |
L'usurpatore di Costantinopoli, addimandato eziandio Alessio Angelo, principe crudele, che non aveva esitato di far accecare il proprio fratello per farsi strada al dominio, volle provarsi a combattere coi crociati; ma al solo aspetto di quegli uomini saldi come muraglie i Greci fuggirono vergognosamente senza pugnare, ed abbandonarono ai Latini le torri, le mura ed i principali quartieri della città. |
A140000881 |
Dandolo ed i baroni francesi non avevano più se non un passo a fare per rendersene padroni, quando l'imperatore Alessio, atterrito al vedersi attorniato da tanti guerrieri, ordinò che fosse apparecchiato un piccolo naviglio carico d'oro e di ricchezze, e sopra quello montando col favor dell' oscurità della notte riuscì ad ingannare la vigilanza dei Veneziani e a fuggire. |
A140000881 |
I Veneziani ed i Francesi stupefatti di quell'inaspettata rivoluzione, deposero le armi, e lasciarono in libertà il giovane Alessio, il quale giurò di compiere senza indugio la fatta promessa, vale a dire di dare ai crociati grosse somme di danaro ed un buon numero di soldati e di navi per la conquista di Terra santa. |
A140000882 |
Ma Isacco e il giovane Alessio furono presto puniti di tale ingratitudine; un uffiziale del palazzo imperiale uccise a tradimento il cieco padre col figliuolo, e fecesi proclamare imperatore. |
A140000883 |
Allora che la nuova di queste cose giunse a Dandolo ed ai capitani francesi, non poterono essi trattenersi dallo spargere lagrime sul destino del giovane Alessio. |
A140001282 |
Certo Alessio di Palermo, capitale della Sicilia, di professione battiloro, cioè artefice che riduceva l'oro e l'argento in foglie molto sottili, aveva tentato di scuotere il grave giogo, e, riuscito a guadagnarsi il popolo ed i nobili, venne proclamato primo capitano e re di Sicilia. |