don bosco-la storia d-italia [18a edizione].html |
A140000658 |
Il loro re era un guerriero feroce ed intrepido di nome Alboino. |
A140000659 |
Gli intrepidi abitanti, sperando di essere soccorsi dall' esarca di Ravenna, per tre anni respinsero gli assalti dei barbari; onde Alboino pieno di furore giurò che in quella sciagurata città non avrebbe risparmiato nè uomini, nè donne, nè vecchi, nè fanciulli, e che tutti coloro i quali non fossero periti di fame sarebbero caduti sotto i colpi di spada. |
A140000662 |
Alboino prima di venire in Italia aveva ucciso il re doi Gepidi, chiamato Cunimond o, il quale era padrone di una parte della Germania, e poi aveva sposato Rosmunda figliuola di lui. |
A140000662 |
Ora avvenne che Alboino avendo un giorno dato un gran banchetto ai capi del suo esercito, divenuto mezzo ubbriaco, ordinò che gli venisse recato il cranio di Cunimondo, cui egli riguardava come il più prezioso ornamento della sua tavola. |
A140000664 |
Morto Alboino i Longobardi si radunarono in Pavia, ed elessero per loro re uno dei più illustri dell' esercito per nome Clefi. |
A140000721 |
Così cadde il regno dei Longobardi, dopo di aver dorato circa 305 anni da Alboino a Desiderio; esso ebbe principio da un barbaro, che lo acquistò con prodezze di valore, e fini con poca gloria. |