Parola «Sovrannaturali» [ Frequenza = 4 ]


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 01.html
  A001001275 

 Dopo di averli congedati, più di una volta mi disse: Bisogna sempre introdurre nelle nostre conversazioni qualche pensiero di cose sovrannaturali.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 02.html
  A002001830 

 I giovani intanto pieni d'entusiasmo narravano ai nuovi amici di Castelnuovo e di Morialdo, cose mirabili di D. Bosco, nè tacevano di quel suono inesplicabile delle campane che avevali accolti nel loro giungere alla Madonna di Campagna; e da ciò essi naturalmente argomentavano essere i giovani dell'Oratorio i figli prediletti di Maria SS. Questi racconti però non furono accolti con favore dagli assennati, ai quali ripugnavano le idee di cose sovrannaturali, secondo loro, non dimostrate, e fecero salire la senapa [510] al naso a certi esaltati dagli scritti di Gioberti che avendo in uggia l'opera di D. Bosco, esclamavano: - Arti gesuitiche! - Quindi malevoli nelle loro conversazioni presero a schernire il nostro buon padre, satireggiando che non solo le campane, ma i campanelli degli altari e della sagrestia, anzi l'organo stesso aveva suonato senza opera d'uomo.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 04.html
  A004001548 

 Quanto a D. Bosco è incontestabile che Dio volle accompagnare le sue esimie virtù con doni sovrannaturali e grazie gratis datae, le quali, mentre gli erano di grande aiuto per procurare la divina gloria e la salute delle anime, manifestavano agli uomini la sua celeste missione.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 18.html
  A018001801 

 Ormai teatro delle sue sante azioni sarà quell'umile cameretta nella quale tante centinaia di migliaia di persone vennero a ricevere grazie, consolazioni e consigli: in quella camera ove giunsero milioni di lettere da ogni parte del mondo e da ogni città e direi quasi villaggio d'Europa esponendo ogni sorta di miserie, dolori, angoscie, nobili proponimenti, voci di duolo, di speranza, di gioia, di carità e alle quali Don Bosco instancabilmente rispondeva o faceva rispondere dai suoi più fidati figliuoli: ove somme [363] enormi passavano per le sue mani, mandate dalla divina Provvidenza in sostegno delle sue opere, che strappavano dal suo cuore un inno continuo di ringraziamento: ove tante imprese furono ideate per la gloria di Dio: ove tante virtù naturali e sovrannaturali furono coperte dal velo dell'umiltà e donde le preghiere del Santo salivano a Dio ed a Maria Ausiliatrice e grazie infinite impetravano"..





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