Parola «Soresina» [ Frequenza = 10 ]


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 07.html
  A007002701 

 Morto l'uomo di Dio, la signora contessa Carolina di Soresina Vidoni Soranzo, interpellata da D. Garino Giovanni il 19 aprile 1888 intorno ad alcuni fatti portentosi relativi a D. Bosco e noti a detta Signora, gli rispose fra le altre cose: "In quanto al miracolo del rosaio fiorito nel dicembre 1862, se non erro, o al più tardi 1863, ne sono sicurissima, essendomi stato narrato dalla defunta mia zia Marchesa Sommariva del Bosco, donna degnissima di fede..


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 08.html
  A008000866 

 Nell'aprile del 1865 ricorrevano a D. Bosco, da Venezia e poi da Cremona, la Principessa Elena Di Soresina Vidoni pel felice esito di affari oltre modo dolorosi; nel mese di maggio da Nizza Marittima il Barone Heraud per la sua consorte da più di un anno afflitta da malattia incurabile: da Roma la Duchessa di Sora, figlia del Principe Borghese, per sè, per i suoi cinque bambini e per la conversione di uno stretto parente.

  A008000866 

 Scrivevano eziandio a D. Bosco da Venezia la contessa Carolina Mocenigo Soranzo, figlia della Principessa Elena Di Soresina Vidoni, per ringraziarlo di una sua lettera, delle preghiere fatte per lei e per salutarlo da parte di D. Apollonio: da Firenze la contessa Isabella Gerini per la consolazione provata leggendo i consigli che D. Bosco le aveva scritti: e la Marchesa di Villa Rios per doni destinati alla lotteria.

  A008002378 

 "Di qualche altro fatto che segnalò la dimora di D. Bosco a Firenze, scrive D. Garino Giovanni, chiesi notizia a Don Apollonio, il quale ne era stato informato dalla signora Contessa di Soresina Vidoni Soranzo.

  A008002565 

 Da Cremona poi, anche per altri motivi, gli scriveva la Principessa Elena De Soresina Vidoni, il 25 gennaio 1866.

  A008002645 

 Nella già citata relazione della Contessa Carolina de Soresina Vidoni Soranzo, interpellata come si è detto da Don Giovanni Garino, leggiamo queste altre notizie:.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 09.html
  A009004742 

 Notiamo quella della Principessa Elena di Soresina Vidoni, la quale da Cremona scriveva al Cavaliere il 12 gennaio: "Ci sono state chieste delle medaglie della Madonna di Don Bosco, medaglie che sono veramente prodigiose e vorrei averne un certo numero da distribuire; di quelle di ottone col SS. Sacramento da una parte e la Madonna Ausiliatrice dall'altra... Ne desiderano in molte case religiose"..


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 13.html
  A013004229 

 Il canonico Manini, già prevosto di Soresina, aveva fondato in vari punti di quella città sette case, chiamate della Provvidenza, per fanciulli e fanciulle, per le giovani pericolanti, per suore e per altri.

  A013004230 

 Orbene nel 1877, quand'egli era ancora prevosto di Soresina, monsignor Geremia Bonomelli; vescovo diocesano, lo raccomandò il 31 agosto al Beato, perchè volesse aiutarlo ad assicurare l'esistenza di una delle sue case, detta dei Derelitti, assumendone la direzione.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 18.html
  A018005885 

 nata Principessa di Soresina Vidoni..





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