Ma quale magica rievocazione cinematografica! É una delle cose più originali e più gustose che siansi scritte su Don Bosco.

 Questa rievocazione strappò le lacrime a coloro che ascoltarono l'elogio funebre letto da monsignor Fabre, vicario generale, nella cappella del Patronage alla presenza dei Vescovo.

 Allora nella chiesa di S. Carlo il canonico De Casas, lieto d'aver potuto "stringere la mano, com'ei disse, a quell'angelo visibile, a quel modello di candore, che per un dono della santità rapiva i cuori", entusiasmò la moltitudine con una rievocazione immaginosa della carità di Don Bosco.

 E ci sembra davvero che sia questa l'idea che s'impone all'udire (come abbiamo udito nel Decreto e nell'eloquente calda parola del suo interprete, nel quale ci piace di vedere quasi tutta l'Armenia qui presente) la rievocazione del Servo di Dio Cosma da Carboniano risalente fino alla lontana data della sua nascita nel 1658 ed a quella, di poco meno lontana, della sua morte nel 1707.

 La stessa rievocazione fece con qualche sfumatura di [322] più nel ricevere i giornalisti dei quotidiani romani e i corrispondenti da Roma dei maggiori giornali italiani.