Don Bosco-Memorie biografiche Vol 08.html |
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Il 9 settembre 1864 D. Momolo Berzi aveva scritto da Chiuduno al ch. Enrico Bonetti: "Non v'ha nessuno, io credo, nemmeno in nostra diocesi, che goda tanta stima e tanta autorità sopra il nostro Vescovo, come il piissimo e zelantissimo vostro Don Bosco".. |
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D. Berzi andò a Roma per difendersi, ma riparava sovente a Bergamo.. |
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Era questi D. Angelo Berzi, professore di Teologia nel Seminario di Brescia, dottissimo uomo, ma non umile, che esponeva ai giovani chierici magnifici pensieri sulla Madonna, sull'Eucarestia, e sulla Chiesa in un modo così attraente che quelli non si sarebbero mai stancati di udirlo. |
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E nel 1881 raccontando egli in Marsiglia a Don Paolo Albera questo fatto della sua vita, attribuiva gli errori di D. Berzi a un principio di indebolimento di cervello; come aveva già detto in Bergamo al Vescovo e in Roma a varii prelati. |
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Il Servo di Dio riferì l'esito delle sue investigazioni a Mons. Speranza aggiungendo che, a suo giudizio, non si doveva più permettere a Don Berzi l'amministrazione del Sacramento della Penitenza. |