Don Bosco-Memorie biografiche Vol 15.html |
A015001026 |
Pendendo dinanzi al Consiglio di Stato la controversia per le scuole ginnasiali dell'Oratorio, come abbiamo narrato nel volume precedente, Don Bosco tentò di vedere il nuovo Ministro della Pubblica Istruzione; poiché dal 2 gennaio a Francesco De Sanctis era succeduto in quel dicastero Guido Baccelli, ultraliberale. |
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A015001030 |
Ringrazio ben di cuore la S. V. Gentil.ma per le due letterine che si compiacque dirigermi relative ad ottenere l'udienza dal sig. Ministro Baccelli. |
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A015001987 |
Don Bosco ricevette assicurazione che il Baccelli non sarebbe più venuto a Torino; difatti, sebbene fino all'ultimo giorno si desse per certo il suo arrivo, egli non si mosse da Roma [256].. |
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A015001987 |
La promessa però aveva una condizione, che cioè il Baccelli, Ministro della Pubblica Istruzione, se, come si diceva, fosse stato là a rappresentare il Governo, non tenesse nessun discorso. |
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A015003727 |
Amici di Don Bosco lo presentarono a monsignor Luigi Baccelli, fratello del Ministro della Pubblica Istruzione, dal quale ricevette un biglietto per Sua Eccellenza concepito in questi termini: "Il latore del presente é D. Durando. |
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A015007897 |
[256] L' Unità Cattolica dell'II novembre in un articolo sulla imminente cerimonia scriveva: " Alla solenne funzione assistono i principali personaggi ufficiali della nostra città, e non vi manca il ministro Guido Baccelli, che vi rappresenta il. |
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A015007898 |
Ma nel numero del 12 rettificò: "Mancava il ministro Baccelli, trattenuto a Roma dalle sue occupazioni ministeriali. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 18.html |
A018001610 |
[318] I suoi antagonisti amarono rappresentarlo come acerrimo nemico del risorgimento italiano e i loro epigoni o altri male informati ripetono ancora di tratto in tratto una così sommaria condanna; ma quali fossero i suoi genuini sentimenti, traspare da tre periodi d'una lettera da lui scritta a un amico banchiere il 12 aprile 1876 e posseduta dal senatore Alfredo Baccelli [234]: "Sette secoli fa i nostri Padri inalberavano la Croce sul carroccio, epperò erano grandi e vittoriosi. |