L'Intera comunità dell'Oratorio, capitanata da D. Arrò, che aveva colle sue parole infiammati i cuori di santo entusiasmo, aspettava D. Bosco per festeggiare il suo arrivo.

 Era l'avvocato Sacerdote Ignazio Arrò - Carroccio di Lanzo che poteva fare bella messe di anime con la parola viva ed ardente che gli prorompeva dal petto.

 Arrò di Lanzo Torinese, il quale fu da tutti volentieri accolto all'anno di prova..

 DOPO la festa dell'Immacolata, D. Bosco dato incarico, a D. Arrò di parlate alla sera ai giovani, partiva per visitare la prima volta gli alunni di Mirabello.

 Predicava D. Arrò Carroccio..

 Avete perduta la grazia? Basta una parola detta al confessore per farvela interamente riacquistare e poi rispondete al demonio: Se ora che sono sano il peccato mi produce tanta Vergogna, tanto sgomento, tanto rimorso, che cosa sarà in punto di morte? Che cosa sarà se io mi presentassi in questo stato al tribunale di Dio? D. Arrò disse alla sera: - È oggi il secondo giorno della novena dell'invenzione della miracolosa immagine della Beata Vergine della Consolata.

 "Il 22 giugno, antivigilia della festa di S. Giovanni Battista, D. Arrò parlando della riconoscenza che i giovani dovevano a D. Bosco, notò due cose: I° Non bisogna credere che questa virtù si richiegga solo per i benefizi materiali: no! Non fa elemosina solamente colui che dà pane ai poveri.

 Alle sue vive istanze si erano unite le preghiere di D. Arrò e finalmente si ottenne da D. Bosco la promessa, che egli si assumerebbe quell'impegno.

 Lunedì 18 luglio D. Bosco partiva per Lanzo, dopo aver incaricato D. Arrò di parlare al giovani alla sera.

 Arrò, se stima bene di leggerla agli studenti ed artigiani radunati..

 Arrò reclamava i miei diritti, ma con poco risultato.

 D. Arrò adunque, fatti venire gli artigiani nel parlatorio degli studenti, a tutti insieme fece udire ciò che aveva scritto D. Bosco.

 Forse non avrà l'avvocato Arrò, perchè esso deve cantare e portar la croce qui all'Oratorio..