Parola «Apostrofe» [ Frequenza = 11 ]


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 01.html
  A001000657 

 - E fosse anche vero che si dicono da tutti, è forse men vero che sieno peccati? E se voi andrete all'inferno, che cosa vi gioverà che altri pure abbiano tenuti quei propositi che tenete voi? - A quest'apostrofe dell'imperterrita donna, il villanzone si mise a ridere sgangheratamente, ed i suoi compagni - che aveano pure fermato il passo, gli fecero eco.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 03.html
  A003001432 

 [368] Il giovane a quell'apostrofe cercava di ritirarsi, ma la buona madre proseguì arrestandolo: - Non andartene, non impazientirti, ascoltami: Vedi tu là il Rondò? e gli accennava il luogo vicino ove in quei tempi si eseguivano le sentenze capitali.

  A003002361 

 Qui il valente scrittore, pieno di caldo entusiasmo, conchiude il suo articolo con questa bellissima apostrofe a D. Bosco:.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 05.html
  A005001008 

 Volse infine un'apostrofe agli astanti animandoli tutti a vivere da buoni cattolici, per dimostrare colle opere e colle parole che noi professiamo una religione santissima, religione divina, quale si è la Cattolica, Romana, Apostolica, fuori di cui niuno può salvarsi..


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 06.html
  A006005421 

 Allora fece un'apostrofe ai peccatori che ancora non si volevano convertire, causa per cui non poteva forse benedire esso l'assemblea.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 09.html
  A009006263 

 Io intanto, abborrendo gli errori di Lei, ma amando la sua persona, non cesserò di pregare Iddio, affinchè si degni di illuminarla e conchiudo facendo voti, che possa venire un giorno in cui Ella, invece di ripetere l'apostrofe del povero De - Sanctis a Roma, colla quale termina il suo scritto, goda di esclamare col gran Bossuet: "O Chiesa Romana, santa Chiesa Romana, madre di tutte le Chiese, e madre di tutti i fedeli, noi ci terremo sempre attaccati alla tua unità col più intimo del nostro cuore.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 15.html
  A015001437 

 - La terza Appendice riproduce la Circolare arcivescovile del 4 agosto 1877, in cui si deprime lo stato religioso in genere, ma con allusioni a Don Bosco, quasi stornasse di proposito i giovanetti dai seminari diocesani di Giaveno e di Bra, e per questo il Cappellano ironicamente commenta: "Quando si ha bisogno di malignare contro taluno [182], si può benissimo far qualche confusione e strappare Vangelo, storia, tradizione ed altro ancora." La quarta fa la storia dell'oratorio chierese di Santa Teresa, accoppiandovi un entusiastico scritto del canonico Gastaldi sull'Oratorio di Valdocco e stampandone in caratteri cubitali l'apostrofe finale [183], che giova riportare: "Salve perciò, o nuovo Filippo, salve, o Sacerdote egregio: il tuo esempio, deh! trovi molti imitatori in ogni città; sorgano per ogni parte sacerdoti a premere le tue orme; aprano ai giovani de' sacri recinti, [230] dove la pietà si circondi di onesti sollazzi; ché solo in tal modo si potrà guarire una delle piaghe più profonde della società civile e della Chiesa, che é la corruzione dei giovani.".

  A015004011 

 Angosciato di sì infelici condizioni e dello scarso suo clero, oppresso dal lavoro, mentre incominciava le trattative col Generale dei Padri Eudisti per ottenere qualche operaio evangelico, non sapeva darsi pace, perché Don Bosco non avesse appagato il suo desiderio, e scrivendo il 14 ottobre 1883 a monsignor Marinoni, si sfogava in questa apostrofe: "Ah D. Bosco, D. Bosco! se i tuoi zelanti sacerdoti venissero qui, quanto bene potrebbero fare! Ti avranno detto che qui sono tutti massoni.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 17.html
  A017001584 

 La tesi e insieme lo scopo di questo vero "polpettone " (usiamo il termine con cui è squalificato il Giovane Provveduto ) si può arguire dalla seguente apostrofe di pagina 66: "0 giovinotti, lasciate le silique di questo dottore tenebroso e contraddicente, e ricevete ciò che la viva fonte, la fonte saliente, il vero Maestro vi dice ".

  A017002478 

 Già avanti anch'essa negli anni e male in salute, prorompeva in questa apostrofe: "Oh caro Don Bosco, voi lo sapete: io non ho più nè gambe nè braccia nè niente.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 19.html
  A019000106 

 Tale l'apostrofe ai prati di Valdocco [21]: "Prati di Valdocco prima deserti e solitari ed ora coperti di edifici, e popolati di migliaia di giovanetti modesti, laboriosi e pii; prima muti e silenziosi, ora risonanti dello strepito delle officine intrecciato col canto delle lodi di Dio, e come avrei potuto non parlare di voi tessendo l'elogio dell'uomo che associando al vostro il suo nome vi ha consacrato all'immortalità? Non vi ho io forse visitato nei giorni della mia vita? Non mi son io sentito l'anima inondata di pensieri santi, pregando sotto la cupola di Maria Ausiliatrice, che addita di lontano e protegge con la sua ombra grave e solenne i miracoli della carità di Don Bosco? Non ho io forse visto a morire il sorriso beffardo sulle labbra del razionalista e del miscredente costretti a darsi per vinti e a riconoscere che la carità la vince sulla scienza e che il balsamo ristoratore delle piaghe sociali assai più che dalle accademie sgorga dall'altare? [22].





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