Parola «Vittorio» [ Frequenza = 79 ]

don bosco-associazione dei divoti di maria ausiliatrice.html
  A009000033 

 Accompagnato da alcuni Cardinali andò a Savona dove incoronò la prodigiosa immagine detta della Misericordia che si venera in quella città; e con inaudito concorso di popolo in presenza del re Vittorio Emanuele I e di altri Principi fu fatta la maestosa funzione in cui {21 [359]} il Papa pose una corona di gemme e di diamanti sul Capo della veneranda effigie di Mafia.

  A009000040 

 Il tempo avendo logorato e resa abbietta quella cappella, Vittorio Emanuele II ordinò che ogni cosa fosse a sue spese ristorata e rinnovata.


don bosco-biografie dei salesiani defunti nel 1882.html
  A017000008 

 Sebbene Vittorio Emanuele I e Carlo Felice gli dessero una indennità e le più onorevoli cariche alla Corte, tuttavia la condizione del nobile e fedelissimo Conte non avrebbe raggiunta più mai l'antica floridezza, se il Signore non lo avesse rimeritato con un tratto dell'ammirabile sua Provvidenza, come diremo più sotto.


don bosco-catalogo degli oggetti offerti per la lotteria.html
  A024000026 

 Ritner Vittorio, orefice estimatore.


don bosco-cenni storici intorno alla vita della b. caterina de-mattei.html
  A028000252 

 Quello poi che arrecò gran lustro {183 [183]} alla casa e cappella suddetta, e che nello stesso tempo fece vedere come la divozione verso di questa serva di Dio sia radicata nel cuore anche delle più grandi persone, fu la visita solenne, che le venne fatta dalle loro Altezze Reali i principi e principesse, figli del Re Vittorio Emanuele II. La sera del 1° ottobre 1858 partiti con solenne treno dal castello di Racconigi giunsero a Caramagna, che li ricevette con grande giubilo, e fra il suono delle campane a festa.


don bosco-daniele e i tre suoi compagni in babilonia.html
  A041000029 

 F. Domenica scorsa mentre veniva dalla gran Madre di Dio, giunto in piazza Vittorio, sento all'improvviso gridare fuoco, fuoco.


don bosco-elenco degli oggetti graziosamente donati a benefizio degli oratorii [v.14].html
  A053000060 

 Vittorio prefetto dell'Orat.

  A053000077 

 Bolla can. Vittorio, Alessandria.

  A053000150 

 Cavalchini Garofoli Barone Vittorio.

  A053000202 

 Gavotti don Vittorio, Giaveno.


don bosco-il galantuomo pel 1879.html
  A098000003 

 Un altro insigne personaggio la morte inesorabile ci tolse dalla nostra Italia; personaggio grande e ben degno del nostro compianto, il nostro Re Vittorio Emanuele II. Noi Piemontesi, che lo avevamo veduto e conosciuto da vicino, ne piangemmo bendi cuore la perdita, e pregammo per Lui, che passò all'altra vita munito dei conforti di nostra santa Religione e accompagnato dalla benedizione di Pio IX, grande fortuna per Lui e consolazione per noi e pel suo Augusto Figliuolo Umberto divenuto nostro Re, pel quale anche il povero Galantuomo ha pregato e prega che il Signore lo benedica insiem colla sua reale famiglia.


don bosco-il piu bel fiore del collegio apostolico ossia la elezione di leone xiii.html
  A113000265 

 Rappresentò la S. di Pio IX, quando degnavasi di tenere al fonte battesimale la principessa Maria Pia, ora Regina di Portogallo, e poi offerì in nome dello stesso Pontefice la rosa d'oro a Maria Adelaide, moglie di Vittorio Emanuele, allora Duca di Savoia.


don bosco-il pontificato di s. marcellino e di s. marcello papi e martiri.html
  A117000185 

 A Dronero presso Cuneo nella valle di Macra vennero a rifugiarsi s. Costanzo, Vittorio, Costantino, Dalmazzo e Ponzio ove furono martirizzati.


don bosco-la nuvoletta del carmelo.html
  A134000022 

 Chiamato, balzo di Ietto in un subito, e cerco di portarle soccorso; ma essa con voce fioca e stentata mi dice: Caro Vittorio, mi sento a mancare; io muoio.

  A134000068 

 Apostolo Vittorio mio figlio da vari anni pativa fortemente di vomito, il cui frequente assalto cagionavagli inoltre un terribile mal di stomaco.


don bosco-la storia d-italia.html
  A139001406 

 A Carlo Emanuele succedette Vittorio Amedeo I. In mezzo a tanti mali cagionati dalla guerra e dalla peste era vi necessità di una tregua, con cui i popoli potessero ristorare le loro forze, ripigliare la coltivazione delle campagne, e risarcire l'erario.

  A139001436 

 Di più temendo che quegli spiriti inquieti ritornassero a turbare la pace nei {428 [428]} suoi paesi, comandò al duca di Savoia Vittorio Amedeo II, che seguisse il suo esempio.

  A139001436 

 Vittorio Amedeo non ricusava pubblicamente di ubbidire, ma eseguiva gli ordini con tale indolenza, che il re di Francia si determinò di muovergli guerra.

  A139001437 

 Vittorio tutto compassione ed amore pe' suoi sudditi, distribuì quel denaro che gli restava, poi trattosi una collana d'oro tempestata di gemme (era il collare della SS. Annunziata), la spezzò e la diede a quei poveri contadini.

  A139001441 

 Vittorio Amedeo mise pure i suoi Stati in pie di guerra; e si dispose a forte resistenza; tuttavia non potè impedire che la Savoia, Nizza, Susa, Aosta, Ivrea, Vercelli non cadessero nelle mani dei nemici.

  A139001443 

 Vittorio Amedeo aveva concentrate le sue forze in questa sua capitale, che era assai ben fornita di munizioni.

  A139001445 

 II duca Vittorio considerata l'immensa superiorità dei nemici, quando vide che il nemico aveva investita la città e la cittadella dalla banda di Porta Susina, risolse di fare una sortita per sorprendere il nemico e interrompergli i lavori d'assedio.

  A139001447 

 Sia per vendicare l'affronto che avea ricevuto dal re di Francia, sia per venire in aiuto di Vittorio Amedeo suo cugino ed alleato, egli corse a grandi giornate alla volta di Torino.

  A139001448 

 Vittorio andò ad incontrarlo a Carmagnola con seimila {433 [433]} cavalli e mille fanti.

  A139001450 

 Il mattino del 7 settembre Eugenio e Vittorio assalgono i nemici, i quali dal canto loro fanno prodigi di valore.

  A139001455 

 In virtù di questo medesimo trattato fu data la Sicilia a Vittorio Amedeo col titolo di re; onde noi d'allora in poi chiamiamo con tal nome i principi sabaudi.

  A139001456 

 Vittorio Amedeo languì quasi due anni imprigionato prima nel castello di Rivoli, poi in quello di Moncalieri, ove oppresso dal dolore e dai patimenti morì nel 1731.

  A139001456 

 Vittorio Amedeo, divenuto tranquillo possessore di nuovi Stati, si occupò con paterna sollecitudine a riparare i gravi mali che le lunghe guerre avevano cagionato, e diede molte utili disposizioni affine di promuovere le scienze e le arti.

  A139001539 

 Si oppose gagliardamente il re di Sardegna, Vittorio Amedeo III; sicchè le cose andarono a rilento finchè il direttorio, vale a dire l'assemblea che governava la Francia, pose alla testa dell'esercito d'Italia Napoleone Bonaparte, che è quel gran generale di cui avrete più volte sentito a parlare da coloro stossi che gli furono compagni d'armi.

  A139001609 

 Regnava ancora negli Stati Sardi il re Vittorio Emanuele I, il quale da parecchi anni si adoperava pel bene dei suoi sudditi.

  A139001627 

 «Vi ringrazio, disse abbracciandoli, vi ringraziò di tutti i servigi che avete renduti allo stato del pari che alla mia persona; ma non sono più re, il re è Vittorio mio figlio.».

  A139001722 

 Questa notizia tornava al Santo Padre tanto più grata, in quanto che le cose eransi pure calmate in Piemonte, ove era salito al trono il Re Vittorio Emanuele II, mentre gli Austriaci dopo aver combattuto i ribelli in varie città degli Stati romani, erano pur riusciti a reprimerli, cacciarli dalla Toscana e ricondurre sul trono il Granduca Leopoldo.


don bosco-la storia d-italia [18a edizione].html
  A140001261 

 A Carlo Emanuele succedette Vittorio Amedeo I. In mezzo a tanti mali cagionati dalla guerra e dalla peste era necessaria {354 [354]} una tregua, perchè i popoli potessero ristorare le loro forze, ripigliare la coltivazione delle campagne, e risarcire l'erario.

  A140001262 

 Aggiustate le cose che riguardavano al bene de' suoi sudditi, Vittorio Amedeo, invitato e quasi costretto da Richelieu, ministro della Francia, strinse una lega con questa potenza.

  A140001262 

 Le potenze collegate mossero guerra agli Spagnuoli; uno dei più sanguinosi scontri avvenne vicino ad un paese delle Langhe, detto Mombaldone; dove mediante il senno ed il coraggio del duca di Savoia la vittoria fu tutti a favore degli alleati; ma non molto appresso Vittorio A-medeo morì in Vercelli.

  A140001302 

 Di più temendo che essi tornassero a turbare la pace tra'suoi sudditi; volle che il duca di Savoia Vittorio Amedeo II seguisse il suo esempio.

  A140001303 

 Vittorio tutto commosso loro distribuì il danaro che gli restava; poi trattasi una collana d'oro tempestata di gemme (era il collare della SS. Annunziata) la spezzò e la diede a que'poveri sudditi.

  A140001306 

 Vittorio Amedeo mise arditamente tutto il paese in armi e si dispose a forte resistenza.

  A140001307 

 Vittorio Amedeo aveva concentrate le sue forza nella sua capitale, assai ben fornita di munizioni.

  A140001309 

 Il duca Vittorio, considerato l'immenso numero dei nemici, quando vide che essi avevano investita la città e la {369 [369]} cittadella dalla parte di Porta Susina, risolse di uscire di Torino per sollecitare soccorsi, radunar soldati, con cui potesse sorprendere gli assedia nti e interromper loro i lavori di approccio.

  A140001311 

 Ora, sia per vendicare l'affronto, che aveva ricevuto dal re di Francia, sia per venire in aiuto di Vittorio Amedeo, suo cugino ed alleato, egli corse a grandi giornate alla volta di Torino.

  A140001312 

 Vittorio corse ad incontrarlo a Carmagnola con seimila cavalli e mille fanti.

  A140001314 

 Il mattino del 7 settembre Eugenio e Vittorio assalgono i Francesi, i quali dal canto loro fanno prodigi di valore.

  A140001319 

 In virtù di questo medesimo trattato fu data la Sicilia a Vittorio Amedeo col titolo di re.

  A140001320 

 Vittorio Amedeo divenuto tranquillo possessore dei nuovi stati, si occupò con paterna sollecitudine a riparare i gravi mali, che le lunghe guerre avevano cagionato, e fece molte utili disposizioni a fine di promuovere le scienze e le arti.

  A140001320 

 Vittorio Amedeo languì quasi due anni prigioniero prima nel castello di Rivoli, poi in quello di Moncalieri, ove oppresso dal dolore morì nel 1731.

  A140001368 

 Vi si oppose gagliardamente il re di Sardegna Vittorio Amedeo III; sicchè le cose andarono {390 [390]} a rilento, finchè il Direttorio, vale a dire l'assemblea che reggeva la Francia, pose alla testa dell'esercito d'Italia Napoleone Bonaparte, che è quel grande generale, di cui avrete più volte udito a parlare da molti di que' vecchierelli, che gli furono compagni d'armi.

  A140001369 

 La notizia dell'avvicinarsi de'Francesi guidati da Napoleone sbalordì i sovrani d'Italia, i quali collegatisi con Vittorio Amedeo III, re di Sardegna, dimandarono aiuto agli Inglesi, agli Austriaci ed ai Russi.

  A140001370 

 Quindi in Cherasco si fece un armistizio tra il Bonaparte ed i ministri del re Vittorio Amedeo III. A questo armistizio tenne dietro un trattato di pace conchiuso in Parigi.

  A140001418 

 Regnava ancora negli stati Sardi il re Vittorio Emanuele I, il quale contando sulla fedeltà dei suoi sudditi, sperava di riuscire a reprimere gli insorti, che di fatto sul principio non erano in' grande numero.

  A140001431 

 «Vi ringrazio, disse abbracciandoli, vi ringrazio di tutti i servigi, che avete renduti allo stato del pari che alla mia persona; ma non sono più re; il vostro re è mio figliuolo Vittorio Emanuele.» {412 [412]}.

  A140001519 

 Tale notizia tornava al santo Padre tanto più gradita, in quanto che le cose eransi eziandio calmate in Piemonte, ove era salito sul trono il figlio primogenito di Carlo Alberto, il re Vittorio Emanuele II, mentre gli Austriaci, dopo aver combattuto i ribelli in molte città degli Stati romani, erano pur riusciti a reprimerli nella Toscana e ricondurre al potere il granduca Leopoldo.

  A140001566 

 Dopo questi successi Vittorio Emanuele e l'imperatore francese poterono entrare in Milano, 8 giugno.

  A140001571 

 Ivi trattò molto col dotto abate Valperga di Caluso e col celebre tragico Vittorio Alfieri di Asti.

  A140001576 

 Fedele al suo sovrano Vittorio Amedeo III non lo abbandonò; e poichè il successore Carlo Emanuele IV dovette allontanarsi da' suoi stati di Terraferma, egli lo accompagnò nell'isola di Sardegna contento di dividere con lui il pane della sventura.

  A140001605 

 Vittorio Alfieri si era occupato a richiamarla alla sua purezza in quella parte di poesia che si appella tragedia; e Carlo Denina vi aveva assai lavorato per quanto riguarda la storia.

  A140001703 

 - Napoleone dichiara al Corpo Legislativo che, tornate infruttuose le trattative per l'indipendenza della Venezia, a prezzo della restaurazione dei Principi italiani spodestati, ha proposto alle Potenze il seguente accomodamento: Parma e Modena al Piemonte; Toscana Stato separato e indipendente; Vicariato di Vittorio Emanuele nelle Romagne; Savoja e Nizza alla Francia; consiglio al Re di Sardegna di desistere dalla politica tendente ad assorbire tutti gli Stati d'Italia; principio di non intervento da parte delle potenze d'Europa.

  A140001721 

 - Annessione del Regno di Napoli allo scettro di Vittorio Emanuele.

  A140001723 

 - Il Re Vittorio Emanuele assume il titolo di Re d'Italia.

  A140001726 

 Napoleone III riconosce il Regno d'Italia, dicendo a Vittorio Emanuele che lascierà le sue truppe a Roma finchè l'Italia non sia conciliata col Papa.

  A140001770 

 - Napoleone III telegrafa al Re Vittorio Emanuele che l'Austria cede il Veneto alla Francia: gli propone un armistizio, che è rifiutato.

  A140001774 

 - Preliminari di pace fra la Prussia e l'Austria: questa dovrà uscire dalla Confederazione Germanica; quella s'impegna di ottenere dall'Italia l'adesione alla pace, appena la Venezia sia ceduta a Vittorio Emanuele.

  A140001824 

 - 10 settembre - Il Conte Ponza di s. Martino reca al S. Padre una lettera del Re Vittorio Emanuele, in cui gli espone l'indeclinabile necessità che le truppe italiane entrino ad occupare il territorio romano.

  A140001861 

 - 2 luglio - Ingresso ufficiale del Re Vittorio Emanuele in Roma.


don bosco-le scuole di beneficenza dell-oratorio di s. francesco di sales in torino.html
  A143000019 

 Più volte i nostri amati Sovrani Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II, avendo inteso che l'Istituto versava in grandi strettezze, lo soccorsero con offerte degne di loro reale munificenza; e quest'ultimo in certe occasioni, con segno di veramente paterna benevolenza, rallegrò coi frutti delle sue caccie la mensa dei nostri poveri giovanetti.


don bosco-maraviglie della madre di dio.html
  A149000125 

 Arturo re d'Inghilterra portando l'imagine di Maria sul suo scudo si rese invulnerabile nelle battaglie; ed il Principe Eugenio col nostro Duca Vittorio Amedeo, i quali la portavano sullo scudo e sul petto, vinsero con {70 [262]} un pugno di prodi l'esercito francese forte di 80 mila uomini sotto Torino.

  A149000125 

 La maestosa Basilica di Soperga fu innalzata dal suddetto Duca poi Re Vittorio Amedeo in segno di gratitudine per questa vittoria.

  A149000151 

 Accompagnato da alcuni Cardinali andò a Savona dove incoronò la prodigiosa immagine detta della Misericordia che si venera in quella città; e con inaudito concorso di popolo in presenza del re Vittorio Emanuele I e di altri Principi fu fatta la maestosa funzione in cui il Papa pose una corona di gemme e di diamanti sul capo della veneranda effigie di Maria.

  A149000176 

 Il tempo avendo logorato e resa questa cappella alquanto abbietta, il re Vittorio Emanuele II ordinò che ogni cosa fosse a sue spese ristorata.

  A149000197 

 « L'anno del Signore mille ottocento sessantacinque, il ventisette aprile, ore due di sera; l'anno decimonono del Pontificato di Pio IX, de' Conti Mastai Ferretti felicemente regnante; l' anno decimosettimo di Vittorio Emanuele II; essendo vacante la sede arcivescovile di Torino per la morte di Monsignor Luigi dei Marchesi Franzoni, Vicario Capitolare il Teologo Collegiato Giuseppe Zappata; curato della Parochia di Borgo Dora il Teologo Cattino Cav.


don bosco-maria ausiliatrice col racconto di alcune grazie.html
  A150000040 

 Il Principe Eugenio e il Duca Vittorio Amedeo fanno voto a Maria, e Torino è liberata e la maestosa Basilica di Superga sorge a perenne memoria del fatto.

  A150000714 

 (Barone Vittorio Cavalchini Garofoli).


don bosco-una famiglia di martiri.html
  A194000125 

 Le due auguste Regine, Maria Teresa vedova del Re Carlo Alberto, e Maria Adelaide moglie del Re Vittorio Emanuele II, lasciate le ville Reali erano venute con tutta la Real famiglia a cercare la semplicità della campagna, e la pace della solitudine nell'ameno castello di Caselette, del pio sig. conte Carlo Cays, frammezzo a questa semplice popolazione, la quale non rifiniva dalle maraviglie nel vedere fra le proprie mura questi augusti personaggi.


don bosco-vita della beata maria degli angeli.html
  A208000069 

 Onde non è maraviglia se quelle piissime regine, che furono Maria Teresa, e Maria Adelaide, l' una madre, e l' altra consorte del regnante Vittorio Emanuele II, avevano posto una particolare affezione a quel {104 [378]} monastero.

  A208000083 

 Sospettando di qualche cosa le monache le domandarono {131 [405]} il motivo di quel pianto, ed ella con flebile voce rispose: «Ah! che non vedremo mai più il nostro buon Principe.»Non passarono che pochi mesi, che mori il principe Vittorio Amedeo Filippo, e per lui successe poi sul trono il fratello Carlo Emanuele III. - Un' altra volta predisse alla più giovane del monastero che sarebbe la prima a morire, sebbene fosse in allora in ottimo stato di salute.

  A208000083 

 Un anno solennizzandosi con grande pompa nella chiesa di santa Cristina la festa della Serafica s. Teresa, essendo entrata in monastero la Corte, e portatasi all' adorazione del SS. Sacramento, ecco presentarsi allo spirito della nostra Beata sopra una bara morto il Principe di Piemonte Vittorio Amedeo Filippo, figlio dell' allora regnante Vittorio Amedeo II, giovane di quattordici anni.

  A208000088 

 Somma era la stima che aveva per lei Madama Reale, madre dell' allora regnante Vittorio Amedeo II duca di Savoia, e poscia re di Sardegna; e perciò in tutti i suoi bisogni a lei ricorreva, godendo assai di stare con lei a parlare di cose spirituali.

  A208000115 

 Ma il pontefice Benedetto XIII accondiscendendo alle vive istanze del re Vittorio Amedeo II e di altri principi e ragguardevoli personaggi con suo decreto del 1° luglio 1724 ne concesse la dispensa, e permise che fino d' allora se ne introducesse la causa, e cosi fu fatto.





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