Ciò vedendo i Goti, accorgendosi che Teodato era incapace di governarli, si crearono re un altro valoroso capitano di nome Vitige, e misero a morte Teodato.

 Dopo molte sanguinose battaglie Vitige disperando di potere più oltre resistere in campo aperto andò a fortificarsi in Ravenna.

 Lo stesso Vitige tratto in inganno cadde nelle mani di Belisario.

 Caricò pertanto molte barche delle spoglie d'Italia e conducendo prigionieri Vitige, la moglie, i figli di lui ed i più nobili de' Goti, fece gloriosamente ritorno a Costantinopoli per condurre quell'esercito contro ai Persiani.

 Dopo molte e sanguinose battaglie Vitige, disperando di poter più oltre resistere in campo aperto, andò a fortificarsi in Ravenna.

 I Goti, accorgendosi che avevano un padrone incapace di governarli, si crearono re un altro valoroso capitano di nome {169 [169]} Vitige, e misero a morte Teodato.

 Vitige tratto in inganno cadde nelle mani di Belisario.

 Caricò pertanto molte barche delle spoglie d'Italia e conducendo prigioniero Vitige, la moglie, i figliuoli di lui ed i più nobili dei Goti, fece gloriosamente ritorno a Costantinopoli per condurre il suo glorioso esercito contro ai Persiani.