TESTADORO, calzolaio e portinaio di.

 Testadoro sulla porta della sua camera lavora seduto al deschetto da ciabattino.

 Buon giorno, Testadoro, è venuto qualcheduno a cercar di me?.

 Testadoro, nascondi o copri questo ragazzo alla meglio che puoi; intanto vedremo, dove andrà a finire questa scena.

 ( Luigi si appiatta dietro al deschetto, e Testadoro lo copre col suo proprio cappotto.

 a Testadoro.

 Testadoro, porta qua una sedia.

 Testadoro, vostro padrone vi chiama, ha qualche commissione d'importanza da farvi eseguire.

 No, Testadoro mio, i Protestanti chiamano ministri i capi dalla loro religione, ed uno di questi verrà a disputare questa sera.

 ( Luigi e Testadoro partono.

 ( Si volge a Testadoro.

 Bravo Testadoro, è tutto in regola; ora state ben attento, quando giugne il ministro colla sua comitiva; voi correrete tosto ad aprire la porta, li riceverete colla massima cortesia; li farete sedere tutti qui a destra, e mentre prendono posto, voi darete un tocco di campanello, e noi verremo tosto.

 Ehi, Testadoro! Non è più tempo di fare il buffone: dare un tocco di campanello, vuol dire suonare il campanello.

 No, Testadoro, state tranquillo: il padre di Luigi si è calmato, gli altri sono tutte persone ben educate, e se alcuno non si arrendesse alle ragioni, di certo saprà almeno usare il debito rispetto.

 ( Testadoro suona il campanello, e tutti entrano nella sala della disputa.