Parola «Morelli» [ Frequenza = 21 ]

don bosco-cenni storici intorno alla vita della b. caterina de-mattei.html
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 Il conte Pico essendo morto alcuni anni prima di Caterina compieva l'opera interrotta il P. Morelli domenicano, che fu poi confessore della santa.

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 Morelli, il quale prese l'abito di s. Domenico l'anno dopo, alle memorie dei quali trasse poi ogni altro biografo di Caterina.

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 Dicendo un giorno al padre Morelli, che ella si teneva per la più grande peccatrice che fosse al mondo, egli le disse: «Ma come può essere questo, mentre si sa, che la terra è piena così d'uomini come di donne di scellerata vita, e voi, per grazia di Dio, non bestemmiate, non rubate, non uccidete, nè fate alcuno de' mali ch'essi fanno?» Ed ella rispose: «Ohimè! se costoro avessero ricevute quelle grazie, che Iddio si compiacque di concedere a me, io son certa che essi non solamente non sarebbero caduti in tanti peccati, ma anzi sarebbero a Dio molto più grati di me, e meglio le avrebbero adoperate a salute.».

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 Di ciò non ancor pago mandò uno dei suoi più famigliari, il Morelli, a pregarla che volesse ritornare in patria, dove dalle persone timorate di Dio ella fu sempre venerata.

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 Conosceva le più intime condizioni dei frati di Garessio, e senza averlo mai veduto descriveva così bene la situazione del convento che il padre Morelli ed altri, che già vi erano stati, ne stupivano {151 [151]} grandemente.

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 Narra il padre Morelli, il quale fu poi suo confessore, che ella sapeva quand'egli dovesse venire da lei, se fosse già in viaggio e simili, senza che egli od alcun altro gliene avesse fatto parola.

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 Nel 1536 essendo caduta in una grave malattia la madre del padre Morelli, suo confessore, Caterina una notte le apparve, e le disse che si apparecchiasse perchè dopo a due giorni sarrebbe chiamata all'eternità.

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 Passò qualche tempo, e venendo a Garessio il padre Morelli, {154 [154]} appena ivi arrivato fu pregato da quel suo parente che volesse ascoltare la sua confessione, e gliene disse il motivo: «Quando fui a visitare suor Caterina in Caramagna, mi scoperse un peccato già commesso molti anni prima, e che io per vergogna non ho mai confessato intieramente ai miei confessori.

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 Un parente di questo stesso Morelli era venuto da Garessio a visitare Caterina in Caramagna, e con lei parlare delle cose dell'anima.

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 Uscendo poi egli dal colloquio colla santa, il Morelli lo vide che tutto sudava, e sebben pregato, per nissun conto volle fermarsi; ma subito prese il cammino per Garessio.

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 Avendole il Morelli raccomandato Garessio, sua patria, Caterina gli disse, che non avrebbe sofferto il saccheggio, ma che non sarebbe scampato da qualche danno.

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 In quel tempo il padre Morelli aveva un nipote di tre anni, il quale era così malconcio nelle gambe, che in niun modo poteva reggersi in piedi, ed inoltre andava sempre di giorno {161 [161]} in giorno perdendo la parola.

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 Vedendo che a nulla valeva l'arte umana il padre Morelli persuase il genitore del Fanciullo di palesare a Caterina questo loro affanno, e pregarla che volesse raccomandare il loro figlio al Signore.

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 Nell'anno 1546 morì il suo confessore padre Agostino, e in tale uffizio a lui succedette, come già si è detto, il padre Morelli, sebbene fosse assegnato al convento di Garessio sua patria.

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 Il padre Morelli avendo inteso che ella sapeva quando questa sarebbe venuta le domandò se quello (1546) fosse l'ultimo anno di sua vita.

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 Laonde attesta il padre Morelli che egli la vedeva non di rado così afflitta; che faceva compassione.

  A028000230 

 Anche in questi ultimi momenti Iddio la volle privare d'ogni umana consolazione, disponendo che non potesse avere accanto ai suo letto il suo ordinario confessore, il padre Morelli.

  A028000235 

 Nel 1549 ad un certo Lorenzo Morelli venne una malattia per tutta la persona, e singolarmente nelle mani, detta volgarmente fuoco salvatico, la quale, oltre l'aspro dolore che gli cagionava, non gli permetteva di adoperare le mani in nessun modo.


don bosco-elenco degli oggetti graziosamente donati a benefizio degli oratorii [v.14].html
  A053000501 

 Morelli Camilla, n.


don bosco-fatti ameni della vita di pio ix.html
  A059000689 

 L'ingegnere Morelli si recò a visitare la fabbrica in via Larga, ove devesi collocare il ministero di Commercio, ed osservati i lavori raccomandò sollecitudine.


don bosco-maria ausiliatrice col racconto di alcune grazie.html
  A150000544 

 Michele Morelli di Carignano, di anni tre, figlio del vivente Giovanni, per uno spostamento di un osso all'anca, da più mesi non poteva più camminare.





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