Parola «Massimiano» [ Frequenza = 67 ]

don bosco-il pontificato di s. caio papa e martire.html
  A114000076 

 La fama di sue rare qualità giunse all'imperatore Diocleziano che deliberò di chiederla in isposa a Massimiano suo genero.

  A114000076 

 Questo Massimiano è detto figlio di Diocleziano perchè sposò Valeria di lui figliuola, di cui rimase vedovo; si dice anche figliuolo, ma soltanto adottivo perchè associato all'impero, la qual cosa gli conferiva il titolo d'imperatore e facevalo erede del trono alla morte di Diocleziano.

  A114000077 

 L'Imperatore informato delle rare virtù di Susanna tua figlia la dimanda in isposa per Massimiano suo figliuolo.

  A114000081 

 Cajo e Gabinio dopo avere alquanto parlato tra di loro chiamarono Susanna e le esposero ogni cosa nei termini seguenti: Diocleziano imperatore ci spedi Claudio nostro cugino per chiederti in isposa a Massimiano suo figlio.

  A114000139 

 Io sono venuto a nome dell'Imperatore per avere una decisiva risposta intorno alle nozze di Susanna con Massimiano.

  A114000163 

 Poscia Diocleziano comandò che Susanna fosse condotta da Serena sua moglie affinchè la inducesse a rinunziare alla religione Cristiana ed accettare le nozze con suo figlio Massimiano.


don bosco-il pontificato di s. dionigi.html
  A115000075 

 Fu pure risparmiata durante la persecuzione tanto crudele e violenta di Diocleziano e di Massimiano, la qual cosa fu considerata non meno maravigliosa delle altre.


don bosco-il pontificato di s. marcellino e di s. marcello papi e martiri.html
  A117000063 

 Costanzo fu il Cesare di Massimiano, e Galerio il Cesare di Diocleziano.

  A117000063 

 Diocleziano a fine di porre un qualche rimedio a tanti mali, essendo privo di prole maschile, adottò per figlio e dipoi associò all'impero il famoso generale Massimiano che al pari di lui prese il nome d'imperatore.

  A117000065 

 Massimiano suo collega ebbe la parte del romano impero che riguarda l'Occidente, in cui è compresa l'Italia; e di questo novello impero fece capitali Milano e Treviri celebre città della Germania.

  A117000067 

 La sua elevazione al Pontificato avveniva il 3 maggio 296 l'anno 13 dell'impero di Diocleziano e di Massimiano.

  A117000069 

 {29 [29]} Dovendosi intraprendere una grande guerra contro ad alcuni popoli della Gallia, detti Bagaudi, Massimiano fece venire dall'Oriente quella legione che fra le milizie romane era tenuta per la più forte, la più coraggiosa e la più fedele.

  A117000071 

 Da Roma traversarono l'Italia e valicando le Alpi Pennine, che ora diconsi gran s. Bernardo, andarono a raggiungere l'imperatore Massimiano che col resto dell'esercito li attendeva nelle vaste pianure del Vallese presso una città allora detta Ottoduro ed ora Martigny.

  A117000073 

 Massimiano diede tosto ordine severo che la legione Tebea fosse la prima ad intervenire minacciando gli effetti del suo sdegno a chi non ubbidiva.

  A117000084 

 Erano già trascorsi diciott'anni del regno di Diocleziano e di Massimiano, durante i quali i cristiani furono sempre perseguitati, ma quella persecuzione fino allora non era stata con legge comandata e si può dire che si eseguivano soltanto con rigore le leggi emanate dagli altri imperatori contro ai cristiani: leggi che tendevano piuttosto a farli prevaricare che a distruggere la loro religione.

  A117000085 

 Era eziandio recente il fatto della Legion Tebea, martirizzata dal suo collega Massimiano.

  A117000091 

 Massimiano confermò quanto il suo collega aveva stabilito contro ai cristiani, perciocchè queste barbarie erano conformi alla sua naturale ferocia.

  A117000094 

 Mentre Diocleziano dimorando in Nicomedia si adoperava fortemente per distruggere la religione cristiana Massimiano aveva adottata la medesima legge, i medesimi editti di persecuzione del suo padre adottivo.

  A117000094 

 Pel desiderio poi di fare cosa che al medesimo tornasse gradita, Massimiano divisò d'innalzargli in Roma un maestoso edifizio, noto nella storia sotto il nome di terme ovvero bagni di Diocleziano.

  A117000097 

 L'imperatore Massimiano oltre alla carcere li condannò a scavare terra e a portare pesi d'ogni genere secondo il bisogno delle terme.

  A117000098 

 Tal caso essendo eziandio venuto a notizia di Massimiano mandò a chiamare Sisinio e gli tenne questo discorso: Come ti chiami?.

  A117000100 

 Massimiano: Che cosa andate cantando fra di voi cristiani?.

  A117000102 

 Massimiano: E chi è cotesto creatore se non l'invicibile Ercole?.

  A117000104 

 Massimiano: Se tu hai vergogna a nominare i nostri Dei, io ho vergogna a nominare te stesso.

  A117000106 

 Massimiano allora mosso da sdegno consegnò i due diaconi al prefetto che li fece chiudere nel carcere Mamertino, che è quella famosa sotterranea ed oscura prigione, dove furono tenuti lungo tempo i santi apostoli Pietro e Paolo.

  A117000123 

 Egli adottò le medesime leggi, i medesimi editti che Diocleziano aveva emanato, quindi non solo nelle parti d' Oriente, dove comandava Diocleziano, ma in tutto l' Occidente dove governava Massimiano infuriò la persecuzione.

  A117000123 

 Massimiano, trascelse quello di essere strangolato e lo pose colle proprie mani in esecuzione.

  A117000123 

 Poco dissimile fu la morte di Massimiano suo genero e suo emulo nella barbarie e crudeltà.

  A117000125 

 Invece di intendersi con Costanzo Cloro, che doveva succedere a Massimiano, egli creò Cesari un generale di nome Severo ed un suo nipote di nome Massimino.

  A117000125 

 Ma il governo arbitrario e tirannico di Galerio provocò una rivoluzione in Roma dove fu proclamato imperatore Massenzio figliuolo di Massimiano.

  A117000152 

 I due Imperatori si credono Massimiano e Massenzio da lui superati colla eroica sua fermezza nella fede e nei patimenti.

  A117000170 

 Qui furono scoperti dai satelliti di Massimiano, e condannati a morte.

  A117000189 

 Frattanto Massimiano sceso in Italia per ritornare a Roma si fermò in Milano dove seppe molte cose dei ss. confesori.

  A117000189 

 Massimiano intanto consapevole di questa fuga, e tutto acceso di rabbia ne ordina la ricerca.


don bosco-la pace della chiesa ossia il pontificato di s. eusebio e s. melchiade.html
  A135000031 

 Era questi figliuolo di Massimiano, e succedendo al padre nel trono aveva la sede a Roma.

  A135000099 

 Il martirologio romano parlando di questo Pontefice dice: Esso nella persecuzione di Massimiano ebbe molto a patire per la fede; sotto al suo pontificato la Chiesa ebbe pace, dopo evi egli riposò nel Signore.


don bosco-la persecuzione di decio e il pontificato di san cornelio i papa.html
  A137000087 

 I loro nomi sono Massimiano, Malco, Martino, Giovanni, Dionigi, Serapione e Costantino.

  A137000098 

 Uno di loro, di nome Massimiano, disse a Teodosio: per la tua fede, e perchè tu hai preso la difesa della verità contro agli eretici, Iddio concede la pace nel tuo impero, e se tu persevererai a servirlo ti libererà da molti nemici.


don bosco-la storia d-italia.html
  A139000484 

 Massimiano poi andò a stabilirsi in Milano.

  A139000484 

 Non potendo da solo governare l'estesissimo suo impero, creò Augusto Massimiano, e gli affidò il {140 [140]} governo dell'Italia e di altri paesi, riserbando a sè stesso il governo dell'Oriente, cioè la Grecia, la Macedonia, l'Asia fino al Tigri e l'Egitto, e stabilì la sua dimora in Nicomedia (oggidì Isnik-mid) città dell'Asia Minore.

  A139000487 

 Egli aveva costretto Massimiano ad abdicare egli pure l'impero, e così potè liberamente fare alla nostra Italia tutto il male che un tiranno può immaginare.

  A139000503 

 Il feroce Massimiano volle far da carnefice a se medesimo strangolandosi colle proprie mani.

  A139000503 

 L'imperatore Massimiano suocero di Costantino, il quale era stato costretto da Galerio a rinunciare al trono, tentò più volte di ritornarne al possesso con aperte ribellioni.


don bosco-la storia d-italia [18a edizione].html
  A140000448 

 Massimiano poi andò a stabilirsi in Milano.

  A140000448 

 Non potendo da solo governare l'estesissimo suo impero, adottò Massimiano per figliuolo e lo fece suo compagno d'armi.

  A140000451 

 Egli aveva anche costretto Massimiano a rinunciare all'impero, e così potè con tutta libertà fare alla nostra Italia tutto il male che un tiranno sa immaginare.

  A140000456 

 Mentre i vari imperatori guidavano i loro eserciti dispersi nelle varie parti dell'impero, Massenzio, figliuolo di Massimiano, si fece in Roma proclamare Augusto dal popolo.

  A140000464 

 Il feroce Massimiano volle fare da carnefice a sè medesimo, strangolandosi colle proprie mani.

  A140000464 

 L'imperatore Massimiano, suocero di Costantino, il quale era stato costretto da Galerio a lasciare il trono, brigava per ritornare al possesso con aperte ribellioni.


don bosco-storia ecclesiastica.html
  A189000173 

 D. Qual persecuzione suscitarono gli imperatori Dioclesiano e Massimiano?.

  A189000190 

 D. Che morte fece Massimiano?.

  A189000191 

 Il barbaro Massimiano non era ancora sazio di crudeltà, e a dispetto dei molti contrassegni di clemenza che il genero gli usava, fermò il reo disegno

  A189000191 

 Massimiano trascelse vilmente quello d' essere strangolato, e lo pose colle proprie mani in esecuzione.

  A189000191 

 R. Massimiano dopo d' aver in varie guise disonorata la sua imperial dignità coll'attentato di far assassinar il proprio suo figlio, qual forsennato andava vagando dall'Italia nella Gallia e viceversa; si voltò pure contro Costantino il Grande suo generoso genero, ma rimase vinto, e cadde nelle di lui mani.

  A189000197 

 R. Massenzio degno figlio di Massimiano fuggiva armato in Roma per sottrarsi dall'esercito di Costantino che temerariamente aveva assalito; ma giunto sopra un ponte che egli aveva fatto fare sul Tevere ad insidia dei nemici; gravato dalla calca infinita di fuggiaschi si ruppe il ponte, cadde nell'acqua dove annegò.


don bosco-storia ecclesiastica [4a edizione].html
  A190000263 

 Dovendosi intraprendere una pericolosa guerra contro ai Bagaudi, popoli della Gallia, Massimiano, creato da Diocleziano suo collega nell'impero, fece venire dall'Oriente quella legione che fra le milizie romane si segnalava per valore e fedeltà.

  A190000265 

 - Da Roma traversarono l'Italia e valicando le Alpi Pennine, che ora diconsi Gran s. Bernardo, andarono a raggiungere Massimiano che col resto dell'esercito li attendeva nelle pianure del Vallese presso una città allora detta Ottoduro, ed ora Martigny.

  A190000265 

 Massimiano accortosi che in quelle parti erano molti cristiani, volle che tutti i suoi soldati dessero mano a perseguitarli e farne strage, e frattanto prendessero parte ai sacrifici che d'ordine suo si offerivano alle divinità dell'impero.

  A190000266 

 La decimazione fu eseguita; ma la costanza dei Tebei non venne meno, così che Massimiano comandò si facesse una seconda decimazione.

  A190000266 

 Massimiano, informato della loro resistenza, diede ordine che la Legione tebea fosse la prima ad eseguire i suoi comandi, minacciando gli effetti del suo sdegno a chi non ubbidiva.

  A190000266 

 Tre cose esigeva adunque immantinenti Massimiano: che tutto l'esercito facesse un sacrifizio agli Dei; giurasse fedeltà all'imperatore invocando i suoi idoli; promettesse di andar in cerca di cristiani per metterli a morte siccome nemici degli Dei e dell'impero.

  A190000267 

 - Erano già trascorsi diciott'anni da che Diocleziano e Massimiano governavano l'impero, e sebbene in quello spazio di tempo i cristiani fossero sempre perseguitati, tuttavia la persecuzione era lungi dall'essere giunta a quella spaventevole fierezza a cui arrivò negli ultimi anni del regno di Diocleziano.

  A190000268 

 Era eziandio recente il fatto della Legion tebea, martirizzata dal suo collega Massimiano.

  A190000271 

 Un terzo decreto era diretto contro ai vescovi e sacerdoti i quali dovevano di preferenza essere cercati a morte, Massimiano confermò in Occidente quanto il suo collega aveva stabilito nella parte orientale dell'impero.

  A190000276 

 Massenzio, figliuolo di Massimiano, d'accordo con Galerio nel perseguitare i cristiani, appena seppe che Marcello era loro capo, lo fece mettere in prigione minacciandolo della morte se non rinunciava alla sua dignità e non faceva sacrifizio agli idoli.

  A190000295 

 Egli riportò gloriose vittorie, delle quali la più importante fu quella contro Massenzio, figliuolo di Massimiano e successore di esso nel {133 [133]} trono.

  A190000313 

 {141 [141]} Il martirologio romano dice di lui: egli ebbe molto a patire nella persecuzione di Massimiano, ma restituita la pace alla Chiesa riposava tranquillamente nel Signore.





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