Parola «Giustino» [ Frequenza = 58 ]

don bosco-due conferenze intorno al purgatorio.html
  A049000117 

 S. Giustino martire, nel suo dialogo con Trifone ed Origene hanno quasi le medesime espressioni.

  A049000314 

 Ciò che si riferisce di s. Ignazio di s. Giustino, e di altri che parlarono delle liturgie va soggetto a molte osservazioni.


don bosco-il pontificato di san sisto ii e le glorie di san lorenzo martire.html
  A118000053 

 Fra gli altri eravi colà un sacerdote, di nome Giustino, ordinato prete da s. Sisto.

  A118000053 

 Ma s. Lorenzo avendo detto a s. Giustino {25 [293]} che per amore di Gesù Cristo doveva anch'egli lasciarsi lavare i piedi, il santo sacerdote acconsenti.

  A118000096 

 Ma sul far del giorno vennero s. Ippolito e s. Giustino, che spargendo molte lagrime presero il corpo del Santo, lo unsero di aromi ed avvoltolo in un lenzuolo il portarono in un podere di s. Ciriaca, vale a dire di quella Matrona Romana che era stata da s. Lorenzo guarita da un acuto mal di capo.

  A118000096 

 Quindi s. Giustino celebrò la santa Messa in fine della quale fecero tutti la Santa comunione.

  A118000106 

 Sotto a questo medesimo altare riposano le ceneri di s. Giustino, che è quel sacerdote che diede sepoltura a san Lorenzo.


don bosco-la casa della fortuna.html
  A128000002 

 Ma contro al volere del padre ella preferì un giovanetto di onesto casato ma povero di beni di fortuna di nome Giustino.

  A128000004 

 Giustino colla moglie e con tre figliuoletti andò a dimorare in Pinerolo dove in capo a due anni cessò di vivere.


don bosco-la storia d-italia.html
  A139000686 

 Giustino stesso inginocchiato ai suoi piedi gli prestò quell'onore che si conviene al Vicario di Gesù Cristo.

  A139000686 

 Obbligò papa Giovanni I ad andare a Costantinopoli per chiedere a Giustino imperatore che gli ariani suoi sudditi potessero liberamente professare la loro religione, e fossero ristabiliti nelle loro chiese state chiuse; minacciando che egli tratterebbe i cattolici d'occidente in quella guisa che Giustino avrebbe trattato gli ariani in oriente.

  A139000687 

 Creato console da Teodorico si era lealmente adoperato a vantaggio del regno; ma poi accusato di tener segrete pratiche con Giustino per ridonare la libertà ai Romani, incontrò, sebbene innocente, lo sdegno del sospettoso Teodorico e fu per ordine di lui posto in carcere, dove capo a sei mesi venne ucciso.

  A139001489 

 Per {449 [449]} consiglio dello stesso maestro in età di quattordici anni compose una tragedia intitolata Giustino, che fin d'allora fece palese il grande ingegno di quel giovinetto.


don bosco-la storia d-italia [18a edizione].html
  A140000077 

 (V. S. Giustino fil.

  A140000640 

 Giustino stesso inginocchiato a' suoi piedi gli prestò l' onore che si conviene al Vicario di Gesù Cristo.

  A140000640 

 Il Pontefice espose all'imperatore gli intendimenti di Teodorico, e Giustino considerato il pericolo dei cattolici d'Occidente, promise di lasciare in pace gli ariani d'Oriente, ed accomiatò il Papa, facendogli ricchi doni per le chiese di Roma.

  A140000640 

 Obbligò papa Giovanni I di andare a Costantinopoli per chiedere a Giustino imperatore, che gli ariani suoi sudditi potessero liberamente professare le loro credenze, e fossero ristabiliti nelle loro chiese state chiuse, minacciando che egli tratterebbe i cattolici d'occidente in quella guisa che Giustino avrebbe trattato gli ariani in Oriente.

  A140000641 

 Creato console da Teodorico, si era lealmente adoperato a vantaggio del regno; ma poi accusato di tener segrete pratiche con Giustino per ridonare la libertà ai romani incontrò, sebbene innocente, lo sdegno del sospettoso Teodorico, che lo fece porre in carcere, dove in capo a sei mesi venne ucciso.

  A140001348 

 Per consiglio del suo maestro e benefattore in età di quattordici anni compose una tragedia intitolata Giustino, che cominciò a far palese il grande ingegno del giovinetto.


don bosco-storia ecclesiastica.html
  A189000144 

 I due più famosi apologisti ossia difensori {69[227]} delle verità della religion cattolica per iscritto furono s. Giustino, e il celebre Tertulliauo sacerdote di Cartagine.

  A189000205 

 S. Giustino filosofo e martire, di cui ci restano due apologie, un dialogo con Trifone, un trattato sull'unità di Dio, an.


don bosco-vita dei sommi pontefici s. sisto s. telesforo s. igino s. pio i.html
  A203000089 

 Ma l'apologista più famoso, i cui scritti si sono conservati, fu S. Giustino, soprannominato il filosofo pel profondo studio che egli aveva fatto in tutti i rami della filosofia pagana, e nella scienza dei libri santi.

  A203000090 

 Essendo Giustino fornito di pronto e svegliato ingegno si diede allo studio delle belle lettere e della filosofia.

  A203000090 

 S. Giustino nacque in Sichem città della Palestina che più tardi fu detta Napoli che vuol dire nuova città.

  A203000091 

 Iddio però che aveva concesso a Giustino l'ardente desiderio di conoscere la verità si degnò di concedergli la grazia di rimettersi sul diritto cammino che alla medesima conduce.

  A203000092 

 Allora Giustino maravigliato dimandò a chi fosse mestieri d'indirizzarsi per mettersi sul sentiero della verità.

  A203000092 

 Entrati così in ragionamento Giustino diè mano a parlare della filosofia e pretendeva che solamente lo studio di Platone il potesse condurre alla felicità ed alla conoscenza di Dio.

  A203000094 

 Dette queste cose, il vecchio disparve dagli occhi suoi, nè mai più Giustino lo vide: onde bisogna credere che il vecchio o fosse un angelo in quel sembiante, oppure qualcuno de' sacri ministri, che Iddio inviò a Giustino per illuminarlo, nella stessa maniera prodigiosa che aveva già inviato s. Filippo Diacono all'eunuco della regina Candace.

  A203000095 

 Dopo questo ragionamento si accese nel cuor di Giustino un vivo desiderio di conoscere la verità per mezzo dei profeti; onde dato bando alla filosofia platonica, tutto si applicò alla lettura delle divine scrittore, dalle quali ricavò con abbondanza quelle cognizioni, che fino allora aveva inutilmente cercato ne' libri dei filosofi.

  A203000096 

 Fra le cose che contribuirono a risolvere s. Giustino a farsi cristiano fu la costanza dei martiri.

  A203000097 

 Giustino abbracciando la cristiana religione non volle mutare il vestito da filosofo, e conservò il pallio filosofico ossia il lungo mantello che portava prima.

  A203000098 

 Allo studio e alla meditazione continua de' sacri libri unì s. Giustino gli esercizi della pietà, menando vita celibe, austera e affatto aliena dalle sollecitudini del secolo; e poichè conosceva la sua conversione da una grazia speciale del Signore, così egli volle dedicarsi tutto al suo divin servizio ed abbracciò lo stato sacerdotale.

  A203000101 

 S. Giustino avendo fissato il suo soggiorno in Roma gli si apri un largo campo di far risplendere in quella grande città capitale dell'imperio il suo ardente zelo, non solamente nell'ammaestrare nella fede tutti coloro che a lui concorrevano, ma ancora nel prendere con grande libertà e intrepidezza la difesa della religione contro alle calunnie dei gentili, i quali imputavano ai cristiani atroci delitti.

  A203000105 

 Benchè la Chiesa fosse in quei primi tempi gelosa di tenere occulti ai gentili i sacrosanti suoi misteri, nondimeno credè S. Giustino di potersi dispensare da questo segreto nelle circostanze in cui allora si trovavano le cose, per togliere gl'iniqui sospetti, e le indegne calunnie che si erano dappertutto divulgate contro le sacre adunanze e contro le religiose cerimonie che si praticavano dai cristiani.

  A203000105 

 Noi crediamo di far cosa grata ed utile insieme al lettore il riferire ciò che di esse dice {69 [69]} S. Giustino nella sua eloquente apologia, poichè vedrà osservarsi in sostanza, e credersi adesso nella Chiesa cattolica quel medesimo che fu osservato e creduto fino dai tempi apostolici ne' quali S.Giustino viveva.

  A203000107 

 S. Giustino profittò di questo poco di calma per sempre più dilatare il nome di Gesù Cristo e per diffondere la verità della religione.

  A203000108 

 A costui si oppose generosamente s.Giustino, il quale si considerava come destinato da Dio a difendere la verità e la santità della religione.

  A203000109 

 Non contento Giustino di avere colla viva voce confuso e svergognato Crescente, espose con una seconda apologia una supplica diretta come la prima all'imperatore, al senato e al popolo romano, nella quale non temè di difendere la religione contro le imposture e menzogne di Crescente, e degli altri filosofi fomentatori della persecuzione.

  A203000110 

 In così difficili e pericolose circostanze non solamente ebbe Giustino il coraggio di professarsi apertamente cristiano, ma di presentare all'imperatore e al senato un libro apologetico in favor de' cristiani, e di riprendere in esso con gran forza e libertà i filosofi delle loro scostumatezze, {77 [77]} benchè aspettasse di giorno in giorno di vedersi condannato alla morte per opera di alcun di loro, specialmente del cinico Crescenzio.

  A203000110 

 Infatti fu Giustino poco dopo arrestato con sei altri cristiani, che erano in sua compagnia, e tutti furono condotti davanti al prefetto di Roma per essere interrogati e giudicati.

  A203000111 

 - Tu dunque, o infelice, soggiunse Rustico, ti diletti di questa sorta d'erudizione? - Si, replicò Giustino, ed io la seguo colla sua retta dottrina.

  A203000111 

 E Giustino: ciascuno si aduna ove vuole e ove può.

  A203000111 

 Fu presentato Giustino al prefetto di Roma per nome Rustico sedente nel suo tribunale, da cui fu in primo luogo esortato a ubbidire agli Dei e agli editti imperiali.

  A203000112 

 - Forse, disse allora il prefetto, vi ha fatti cristiani Giustino? - Io, rispose Gerace, fui e sarò sempre cristiano.

  A203000112 

 Allora Evelpisto soggiunse: io parimenti, benchè udissi con gran piacere i discepoli di Giustino, nondimeno dagli stessi miei genitori ho appreso ad essere cristiano.

  A203000112 

 Allora il prefetto rivolto agli altri che gli erano stati presentati insieme con S. Giustino, cominciando da Caritone e da Caritena, domandò loro se fossero anch'essi cristiani; cui l'uno e l'altro risposero con ugual fermezza di sì: e tu chi sei? domandò Rustico ad Evelpisto.

  A203000113 

 Al che Giustino: niun uomo di sana mente abbandona la verità per precipitarsi nell'errore e nella empietà.

  A203000113 

 E Giustino: questo appunto è quello che ardentemente desideriamo; soffrire i tormenti per l'amore di nostro Signor Gesù Cristo, e così ottenere la nostra eterna salute.

  A203000113 

 Rivolto allora il prefetto a Giustino: odimi, disse, tu che passi per eloquente {81 [81]} e che li credi di posseder fa vera sapienza, se dopo una dura flagellazione ti sarà tagliala la testa, sei tu forse persuaso di ascendere così al cielo? Cui Giustino: spero, disse, che soffrendo tali cose, conseguirò quel premio che è apparecchiato a coloro che costantemente tengono i dogmi, e fedelmente osservano i precetti di Cristo.

  A203000158 

 Scosser Giustino, ed avido.

  A203000176 

 Trar con Giustino all'umile.


don bosco-vita del sommo pontefice s. urbano i.html
  A207000118 

 Essi erano guidati da due Sacerdoti di nome, uno Fortunato, l'altro Giustino.

  A207000149 

 Chiamò pertanto l'unica sua figlia e con essa si recò dai sacerdoti Fortunato e Giustino, e prostrandosi ai loro piedi dimandarono umilmente di essere fatte cristiane.





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