Parola «Cipriano» [ Frequenza = 117 ]

don bosco-associazione dei divoti di maria ausiliatrice.html
  A009000265 

 Dalle quali parole apparisce che nei tempi di s. Cipriano {89 [427]} erano in uso le Indulgenze, e che il Santo raccomandava ai martiri di non interporre la loro mediazione presso i Vescovi se non per quelli che si mostrassero sinceramente pentiti

  A009000265 

 Nel secolo terzo s. Cipriano, scrivendo ai fedeli detenuti in carcere, li avvisa di non intercedere troppo facilmente l'Indulgenza per quelli che la dimandano, ma di aspettare che essi diano sufficienti segni di dolore e di pentimento delle proprie colpe.


don bosco-avvisi ai cattolici.html
  A011000022 

 (S. Cipriano.


don bosco-conversazioni.html
  A035000141 

 Per questo terzo secolo aggiungo ancora quanto dice S. Cipriano, il quale espone il modo di confessare le colpe ed il gran fervore con cui i cristiani del suo tempo confessavano i loro peccati; quindi continua: «confessi ciascuno di voi, ve ne prego, fratelli dilettissimi, confessi il suo peccato, mentre siete in vita, mentre è tempo per la confessione.

  A035000395 

 4° Dice che S. Cipriano e S. Agostino morirono scomunicati senza confessarsi.

  A035000395 

 {119 [263]} Dove egli abbia imparato questo fatto egli solo lo sa; niuno scrittore ecclesiastico ha mai fatto menzione di tale impenitenza finale di S. Agostino e di S. Cipriano.


don bosco-dialogi intorno all-istituzione dal giubileo.html
  A047000112 

 Dalle quali parole apparisce che nei tempi di S. Cipriano erano in uso le Indulgenze, e che il santo raccomandava ai martiri, che andassero cauti a non interporre la loro mediazione presso i Vescovi se non per quelli che si mostrassero sinceramente pentiti

  A047000112 

 Nel secolo terzo, S. Cipriano, scrivendo ai fedeli detenuti in carcere, li avvisa di non intercedere troppo facilmente l' Indulgenza per quelli che la dimandano, ma di aspettare che essi diano sufficienti segni di dolore e di pentimento delle proprie colpe.


don bosco-due conferenze intorno al purgatorio.html
  A049000096 

 S. Cipriano vescovo di Cartagine, martirizzato nel terzo secolo, parla così: alla Chiesa si fa commemorazione di {32 [68]} tutti i morti che chiusero i loro occhi nella comunione del corpo e del sangue del Signore: vale a dire di tutti quelli che avendo ricevuti i santi Sacramenti prima di morire, facevano sperare di essere morti in grazia di Dio.

  A049000281 

 Lo stesso dice s. Cirillo Alessandrino, s. Cipriano ed altri.


don bosco-fondamenti della cattolica religione.html
  A062000157 

 Chi non ha la Chiesa per madre, non può avere Dio per padre ( S. Cipriano ).


don bosco-il cattolico istruito nella sua religione.html
  A067000547 

 S. Cipriano nel terzo secolo dice: chi non ha la Chiesa per madre, non può avere Iddio per padre: non havvi che un {42 [348]} Dio ed un Gesù Cristo, e non havvi che una sola fede ed una cattedra fondata sopra S. Pietro per la parola dello stesso Signore.


don bosco-il cattolico nel secolo [3a edizione].html
  A068000370 

 E s. Cipriano nel terzo secolo: Chi non ha la Chiesa per madre non può avere Iddio per Padre: non avvi che un Dio ed un Gesù Cristo, e non avvi che una sola fede ed una cattedra fondata sopra s. Pietro per la parola dello stesso Signore (lib.


don bosco-il cattolico provveduto per le pratiche di pieta.html
  A069000162 

 Il sacerdote tralascia pure il segno della santa croce che fa ordinariamente sopra l'acqua prima di versarne alcune gocce {134 [142]} nel vino, perchè quest'acqua rappresentando i fedeli viventi, la Chiesa vuole che questi sappiano che il frutto speciale della s. Messa ora deve essere applicato ai defunti; oppure anche perchè le anime purganti essendo già indissolubilmente unite con Gesù Cristo raffigurate nel vino (come ce lo insegna s. Cipriano) non hanno più bisogno di essere benedette per conseguire questa unione.

  A069001032 

 [23]; s. Cipriano

  A069001070 

 I Vergini, diceva s. Cipriano, sono i più bei fiori della Chiesa, le pecorelle più elette del gregge di Gesù Cristo, il perfetto modello della sua santità, l'ornamento della divina sua grazia, il capo d'opera dell'onore e della gloria.

  A069001681 

 ( S. Cipriano ).


don bosco-il centenario di s. pietro apostolo.html
  A070000272 

 Quasi nel tempo stesso fiorirono san Clemente Alessandrino, s. Caio prete di Roma, Tertulliano di Cartagine, Origene, s. Cipriano e moltissimi altri i quali vanno d'accordo nel riferire il gran concorso de' fedeli alla tomba di s. Pietro in Roma martirizzato; e tutti pieni di venerazione pel primato, che godeva la chiesa di Roma, dicono che da quella si devono attendere gli oracoli dell'eterna salute, perchè G. C. ha promesso la conservazione della fede al suo fondatore s. Pietro.

  A070000272 

 s. Cipriano lettera 52 ad Antoniano, e lett.


don bosco-il cristiano guidato alla virtu ed alla civilta.html
  A073000077 

 Sapeva con San Cipriano, che più le vergini consacrate a Dio fanno onore alla sua Chiesa mediante la regolarità de' loro costumi, tanto più si rende necessario di fortificarle contro alla loro propria fragilità, e non ignorava il cattivo esempio contagioso ovunque, lo fosse ancor di più presso persone più facili ad essere sedotte.


don bosco-il giovane provveduto [1885-101a edizione].html
  A107002075 

 (S. Cipriano de unitate eccl.

  A107002077 

 Chi non ha la Chiesa per madre, non può avere Dio per padre ( S. Cipriano ).


don bosco-il giubileo.html
  A109000081 

 Dalle quali parole apparisce che ne'tempi di San Cipriano erano in uso le Indulgenze, e che il santo {40 [518]} raccomandava ai martiri, affinché andassero cauti a non interporre la loro mediazione presso i Vescovi se non per quelli che si mostrassero sinceramente pentiti

  A109000081 

 Nel secolo terzo, San Cipriano, scrivendo ai fedeli ditenuti in carcere, li avvisa di non intercedere troppo facilmente l'indulgenza per quelli che la dimandano, ma di aspettare che essi diano sufficienti segni di dolore e di pentimento delle proprie colpe.


don bosco-il giubileo del 1875.html
  A110000105 

 Dalle quali parole apparisce che nei tempi di san Cipriano erano in uso le Indulgenze, e che il santo raccomandava ai martiri, che andassero cauti a non interporre la loro mediazione presso i Vescovi, se non per quelli che si mostrassero sinceramente.

  A110000105 

 Nel secolo terzo san Cipriano, {80 [266]} scrivendo ai fedeli detenuti in carcere, li avvisa di non intercedere troppo facilmente l'Indulgenza per quelli che la dimandano, ma d'aspettare che essi diano sufficienti segni di dolore e di pentimento delle proprie colpe.


don bosco-il piu bel fiore del collegio apostolico ossia la elezione di leone xiii.html
  A113000053 

 È in questo senso che s. Cipriano chiamava la Cattedra Romana la prima Chiesa del mondo, alla quale tutte le altre devono stare soggette ed ubbidire.


don bosco-il pontificato di s. dionigi.html
  A115000010 

 Pochi giorni dopo la elezione di questo pontefice riportò glorioso martirio s. Cipriano vescovo di Cartagine.

  A115000016 

 S. Cipriano rimase un anno intiero nel suo esiglio, poi fu ricondotto a Cartagine per esservi nuovamente giudicato da un altro proconsole che era succeduto a Paterno.

  A115000017 

 Ma il santo gli rispose: A che giova addolcire i mali che stanno per finire? Il proconsole appena lo vide gli domandò se era colui che chiamavasi Cipriano, ed egli rispose: Son io appunto.

  A115000017 

 S. Cipriano fu consegnato alla custodia del capitano delle guardie in un sobborgo della città, ove gli amici del santo ebbero tutta la comodità di poterlo visitare.

  A115000022 

 Così terminò S. Cipriano la sua vita, e si avverò ciò che dice il Signore che i suoi martiri sono morti al giudizio degli stolti, ma invece essi riposano nella pace eterna coronati di gloria.

  A115000022 

 Dopo quest'ultimo atto di generosità s. Cipriano si pose in ginocchio.

  A115000022 

 Quindi prendendo {10 [262]} la tavoletta su cui era scritta la sentenza, la lesse ad alta voce in questi termini: Ordiniamo che a Cipriano sia troncata la testa.

  A115000034 

 Non molto dopo la morte di s. Cipriano il proconsole voleva a qualunque costo distruggere il cristianesimo, e per guadagnar tempo fece radunare 300 cristiani in luogo determinato per condannarli tutti con una sola sentenza.


don bosco-l-unita cattolica (1864-1888).html
  A127000437 

 Essi furono fondati da un certo Pezzini Cipriano da Cremona nel 1854 in onore dell'Immacolata Concezione, e fin dal loro principio assistiti, coltivati e consolidati dal P. cappuccino Giovanni Battista Tagliasco da Genova.


don bosco-la chiesa cattolica e la sua gerarchia.html
  A131000048 

 San Cipriano la chiama cattedra di s. Pietro, centro della verità e unità cattolica, capo, madre, maestra di tutte le chiese

  A131000053 

 {37 [221]} S. Cipriano arriva a dire che uno scismatico desse ben anco la vita per la fede pur non si salverebbe: Occidi talis potest, coronari non potest.

  A131000167 

 È in questo senso che s. Cipriano chiamava la Cattedra romana la prima Chiesa del mondo, alla quale tutte le altre devono stare soggette ed ubbidire.


don bosco-la figlia cristiana provveduta [4a edizione].html
  A132000046 

 Questi sono chiamati da s. Agostino sacramenti del diavolo e da s. Cipriano invenzioni del demonio, dove non c'è niente di bene e s'impara sempre qualche cosa di male.

  A132001847 

 (S. Cipriano de unitate eccl.

  A132001848 

 Chi non ha la Chiesa per madre, non può avere Dio per padre ( S. Cipriano ).


don bosco-la persecuzione di decio e il pontificato di san cornelio i papa.html
  A137000003 

 Il capo visibile della Chiesa era rappresentato dal clero di Roma, che, come dice s. Cipriano, ne assunse provvisoriamente il governo.

  A137000004 

 S. Cipriano dà la ragione delle deplorabili cadute che succedettero nella persecuzione di Decio.

  A137000114 

 Costoro avevano {45 [45]} già promosse molte accuse contro di lui, e nel loro furore avevano più volte fatto echeggiare nell' anfiteatro queste grida minacciose: Cipriano ai lioni, Cipriano ai lioni.

  A137000114 

 La persecuzione si riaccese pure in Africa, e particolarmente in Cartagine, ove era vescovo s. Cipriano.

  A137000117 

 Voi fortunati e doppiamente fortunate le donne forti che soffrono con voi vincendo con coraggio la debolezza del loro sesso! Affinchè nulla mancasse alla gloria della vostra confessione il Dio delle vittorie ha con voi associato pur anche dei pargoletti.» Fin qui s. Cipriano.

  A137000120 

 S. Cipriano deplora in più lettere cotale abuso.

  A137000123 

 I Cartaginesi, {52 [52]} ed in generale tutta l'Africa ricevettero da Roma precetto ed esempio per condursi in quei tempi diffìcili, precetti ed esempi che furono, secondo il bisogno, praticati da s. Cipriano e da' suoi colleghi.

  A137000124 

 S. Cipriano dal suo ritiro continuava colla massima sollecitudine a provvedere ai bisogni della sua diocesi, ora inviando sacri ministri, ora scrivendo lettere per istruire i suoi sacerdoti nelle cose di maggiore importanza.

  A137000125 

 Era questo il punto di dottrina intorno a cui s. Cipriano consultava la Chiesa di Roma.

  A137000125 

 La questione che stava maggiormente a cuòre a s. Cipriano era quella dei caduti.

  A137000130 

 Dio sa quel che far deve e come debba tenere il suo giudizio: ma noi dobbiamo guardarci dal fare che i cattivi non ci lodino della nostra soverchia accondiscendenza, e che i veri penitenti non ci accusino di durezza e di crudeltà.» ( Presso s. Cipriano ep.

  A137000131 

 S. Cipriano ci racconta minutamente le belle doti di cui il novello pontefice era adorno.

  A137000133 

 Dal medesimo s. Cipriano si raccoglie che Cornelio prima di sua elezione aveva lavorato molto per la religione; e che durante la vacanza della santa sede, quando il clero di Roma estendeva le sue sollecitudini alla Chiesa universale, s. Cornelio ne fu il principale sostegno.

  A137000133 

 S. Cipriano in questa lettera accenna quanto Cornelio fosse degno del pontificato, e come ne dovesse essere assolutamente allontanato {60 [60]} Novaziano che tentava di fare uno scisma nella Chiesa.

  A137000134 

 Già un certo Novato di Cartagine aveva messo {61 [61]} sossopra quella chiesa mentre s. Cipriano per motivo della persecuzione viveva lontano dalla sua diocesi.

  A137000143 

 S. Cipriano, fattasi un po' di calma nella Chiesa, aveva potuto ritornare alla sua sede, ed a fine di essere aiutato intorno a quanto era da farsi, radunò un concilio di vescovi.

  A137000146 

 S. Cipriano scrisse colla medesima occasione una lettera ai confessori di Roma, che erano caduti nello scisma di Novaziano; ma ordinò che tali lettere fossero prima presentate al Papa, e da lui lette; e che non venissero ricapitate se il pontefice nol giudicava a proposito.

  A137000147 

 Capo di questa legazione era un certo Felicissimo nemico ostinato di s. Cipriano e autore di molti disordini.

  A137000147 

 Di poi diede avviso di quanto aveva operato con una lettera piena di carità e di fortezza indirizzata a s. Cipriano.

  A137000147 

 I scismatici vedendosi così smascherati, minacciarono d'infamare il Pontefice e ritornare a Cartagine ed uccidere s. Cipriano a sassate o a bastonate.

  A137000147 

 Il papa non badò alle loro minaccie e prevenendo s. Cipriano, lo invitò a dargli ragguaglio di quanto fosse per fare Fortunato.

  A137000147 

 Portava {68 [68]} egli seco un fascio di lettere piene di calunnie contro a s. Cipriano.

  A137000147 

 S. Cipriano aveva pure i suoi nemici nella medesima Cartagine, che davano mano allo scisma di Novaziano.

  A137000148 

 S. Cipriano scrisse una lettera a Cornelio, in cui, dopo aver narrato le calunnie e l'audacia di coloro che avevano consacrato vescovo Fortunato, continua il discorso così: «Dopo tali eccessi osano ancora passare il mare e portar lettere da parte dei scismatici alla Cattedra di s. Pietro, che è la Chiesa principale, donde emanò la sacerdotale dignità, senza badare {69 [69]} che quelli a cui si rivolgono sono gli stessi Romani, della cui fede l' Apostolo Paolo fece le più grandi lodi, ed appresso ai quali l'infedeltà non può aver accesso.

  A137000150 

 Dipoi s. Cipriano mandò gli atti del concilio a Roma affinchè venissero approvati dal sommo Pontefice.

  A137000150 

 In un concilio convocato in Cartagine, presieduto da s. Cipriano, erasi stabilito che gli apostati i quali ritornassero alla fede subito dopo la caduta, fossero tosto ammessi alla comunione dei fedeli.

  A137000151 

 Il papa però diede tosto avviso a s. Cipriano affinchè stesse in guardia sul lupo rapace che minacciava di invadere il suo gregge.

  A137000158 

 Cornelio diedesi premura di comunicare a s. Cipriano queste consolanti notizie, e spedì l'accolito Niceforo a recarne annunzio a Cartagine e perchè fosse più sollecita la {74 [74]} sua andata, volle che partisse dalla sala medesima del concilio.

  A137000158 

 Fra le altre cose dava carico a s. Cipriano di mandare la lettera alle altre chiese, affinchè ognuno ringraziasse Iddio perchè il numero dei scismatici andava ogni giorno più diminuendo.

  A137000159 

 Uno dei più preziosi documenti della storia Ecclesiastica è il trattato di s. Cipriano dell'unità della Chiesa.

  A137000165 

 Questa dottrina di s. Cipriano dimostra chiaramente come in ogni tempo fu giudicato principio di fede invariabile l'unità della dottrina; che questa unità deve cercarsi unicamente nella Chiesa Cattolica e che la Chiesa di Roma fu sempre considerata maestra di questa unità presso a tutte le chiese del mondo.

  A137000174 

 Mentre era a Civitavecchia ebbe la consolazione di ricevere una lettera dal suo amico s. Cipriano.

  A137000174 

 S. Cipriano parla di questo fatto come di uno de' più gloriosi spettacoli, che tutti i fedeli di Roma unitamente col loro pastore abbiano, quasi fossero un sol uomo, confessata la fede.

  A137000181 

 Le relazioni che il santo pontefice aveva coll'intrepido s. Cipriano, le lettere che {89 [89]} egli scriveva a varii vescovi della cristianità, il grande concorso che da tutte parti facevasi a Civitavecchia per consultarlo come capo della Chiesa, fecero sì, che Roma sembrasse colà traslocata.

  A137000190 

 Vi sono otto lettere di s. Cipriano indirizzate a questo pontefice.


don bosco-massimino.html
  A151000133 

 Cipriano nel terzo secolo dice Chi non ha la Chiesa per Madre, non può avere Dio per Padre: non avvi che un Dio ed un Gesti Cristo {48 [170]} e non avvi che una sola fede ed una cattedra fondata sopra s. Pietro per la parola dello stesso Signore (Lib.


don bosco-nove giorni consacrati all-augusta madre del salvatore.html
  A156000053 

 - Nel terzo secolo s. Cipriano raccomanda parimente ai peccatori di confessare i propri delitti mentre sono in vita, mentre la loro confessione può essere ricevuta, mentre può ottenersi la penitenza e il perdono per mezzo dei sacerdoti


don bosco-societa di s. francesco di sales. anno 1872.html
  A179000062 

 Cipriano Carlo ch.

  A179000109 

 Audisio Cipriano coad.

  A179000349 

 Cipriano Carlo.


don bosco-storia ecclesiastica.html
  A189000164 

 Fra i più illustri si annovera s. Cipriano Vescovo di Cartagine, e s. Lorenzo primo Diacono della Chiesa romana, e s. Sito Papa, il quale fu decapitato il 6 agosto {80[238]} l'anno 258.

  A189000208 

 R. Omettendo molti altri si segnalò in maniera speciale san Cipriano, nato in Cartagine da nobile e ricca famiglia.

  A189000208 

 Vi aderì Cipriano, e tosto vendette le sue terre, case e giardini, e distribuendo ogni cosa ai poveri, si ritirò dal mondo.

  A189000299 

 R. S. Gregorio I Romano detto il {163[321]} Grande, perchè possedeva la santità di Antonio, l'eloquenza di Cipriano, e la sapienza d'Agostino, nacque da nobile e ricchissima famiglia l'anno 540.


don bosco-storia ecclesiastica [4a edizione].html
  A190000207 

 S. Cipriano avendo ricevuto dal clero di Roma la relazione della morte di san Fabiano, rispondendo si esprime così: «Era già corsa voce fra noi, che il glorioso pontefice Fabiano era passato da questa vita, e questa notizia vagava incerta quando ho ricevuta una lettera che mi dà piena contezza della gloriosa sua morte.

  A190000217 

 E ciò perchè, come ce ne assicura s. Cipriano, l'imperatore conoscendo quanto fosse grande ed estesa la potenza del papa, preferiva di avere un competitore nell'impero piuttosto che avere in Roma un pontefice investito di tanta autorità.

  A190000217 

 Il capo visibile della Chiesa era rappresentato dal clero di Roma, che, come dice s. Cipriano, ne assunse provvisoriamente il governo.

  A190000218 

 Gli inauditi tormenti di questa persecuzione fecero prevaricare dalla fede molti fedeli, e san Cipriano dà la ragione delle deplorabili loro cadute.

  A190000230 

 Un certo Novato di Cartagine aveva messo sossopra quella Chiesa mentre s. Cipriano per motivo della persecuzione viveva in esiglio.

  A190000251 

 - S. Cipriano fu eziandio martire di questa persecuzione.

  A190000251 

 Martirio di S. Cipriano.

  A190000251 

 Vi aderì Cipriano e tosto venduti i suoi beni e distribuitone il prezzo ai poveri, si ritirò dal mondo.


don bosco-vita dei sommi pontefici s. ponziano s. antero e s. fabiano.html
  A202000123 

 ( V. S. Cipriano lett.

  A202000123 

 S. Fabiano esaminò attentamente i delitti di Privato, la dottrina da lui insegnata e dopo aver confermato quanto i vescovi dell'Africa avevano fatto, come dice S. Cipriano, rimproverò severissimamente l'eretico perchè dopo tanti avvisi non èrasi emendato.

  A202000126 

 San Cipriano vescovo di Cartagine scrive a questo proposito quanto segue:.

  A202000127 

 Questa visione, dice S. Cipriano, fu fatta molto prima che scoppiasse la persecuzione.

  A202000131 

 S. Cipriano avendo ricevuto dal clero di Roma la relazione della morte di S. Fabiano, rispondendo si esprime così: «era già corsa voce fra noi, che il glorioso Pontefice Fabiano era morto; e tale notizia vagava incerta quando ho ricevuto una lettera che mi dà piena contezza della gloriosa sua morte.


don bosco-vita di s. giuseppe.html
  A210000103 

 S. Cipriano, vescovo di Cartagine, scriveva circa l'anno 250 dell'êra cristiana, che si conservavano ancora con venerazione aratri fatti dalla mano del Salvatore.


don bosco-vita di san martino vescovo di tours.html
  A216000116 

 La divozione verso quelle di san Cipriano è confermata da tutti gli autori di cose ecclesiastiche.


don bosco-vita di san pietro.html
  A217000247 

 Quasi nel tempo stesso fiorirono s. Clemente Alessandrino, s. Caio prete di Roma, Tertulliano di Cartagine, Origene, s. Cipriano e moltissimi altri i quali vanno d'accordo nel riferire il gran concorso de' fedeli alla tomba di s. Pietro in Roma martirizzato, e tutti pieni di venerazione pel primato che godeva la chiesa di Roma, dicono che da quella si devono attendere gli oracoli dell'eterna salute, perchè G. C. ha promesso la conservazione della fede al suo fondatore S. Pietro.

  A217000247 

 S. Cipriano lettera 52 ad Antoniano, e lett.


don bosco-vita e martirio dei sommi pontefici san lucio i e santo stefano i.html
  A220000027 

 Come s. Cipriano intese la elezione di s. Lucio, tosto gli indirizzò una lettera per congratularsi seco lui.

  A220000028 

 S. Cipriano a nome anche de' suoi colleghi scrisse a s. Lucio un'altra lettera, in cui, accennando le belle virtù del nostro santo, dimostra la sua venerazione ed il suo attaccamento al capo della Chiesa.

  A220000035 

 S. Cipriano scrisse eziandio altre lettere a s. Lucio, e dal suo canto s. Lucio filandogli pure alcune lettere in risposta; ma questi scritti andarono perduti forse per la pestilenza che cominciò ad infierire in tutto {25 [171]} il Romano impero in quel tempo, ed infieri per lo spazio di dieci anni.

  A220000060 

 S. Cipriano in una lettera scritta a santo Stefano, successore di s. Lucio, fa un bell'encomio di s. Lucio e di s. Cornelio.

  A220000062 

 Perchè, come dice s. Cipriano, chi non vuol credere ai sacerdoti di Gesù Cristo, sarà poi costretto di credere a Dio che fa vendetta del suo ministro: « Qui Christo non credit sacerdotem furienti, postea credere incipit sacerdotem vindicanti.» ( S. Cip.

  A220000065 

 Invano s. Cipriano di Cartagine e s. Dionigi di Alessandria, si erano coraggiosamente opposti alle loro empietà, e le avevano condannate e fatte condannare in più concili.

  A220000068 

 S. Cipriano poi scrisse una lettera particolare al papa, in cui fra le altre cose dice: «è necessario che tu scriva ai nostri confratelli delle Gallie acciocchè Marciano non continui ad insultare il nostro collegio.

  A220000068 

 S. Faustino vescovo di Lione ed altri vescovi delle Gallie chiesero su tale materia il parere di s. Cipriano.

  A220000069 

 Il santo Pontefice prese la cosa in seria considerazione; ponderò lo stato delle cose; di poi, secondo le istruzioni avute da s. Cipriano, da s. Faustino e dagli altri prelati, condannò Marciano.

  A220000072 

 Gli Africani fino alla fine del secondo secolo pensarono su questo punto come il rimanente dei cattolici; ma Agrippino vescovo di Cartagine, antecessore di s. Cipriano, Tertulliano, e infine lo stesso san {46 [192]} Cipriano furono di parere che il battesimo dato da un eretico fosse nullo ed invalido.

  A220000073 

 Scrisse a s. Cipriano ed ai vescovi che si erano uniti a lui; ripetè loro che ogni innovazione era illecita, e che dovevasi seguire quanto erasi costantemente fatto nella Chiesa ed attenersi inviolabilmente alla tradizione che veniva dagli Apostoli.





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