Parola «Caffasso» [ Frequenza = 133 ]

don bosco-biografia del sacerdote giuseppe caffasso.html
  A013000001 

 Fra i luoghi che furono oggetto di beneficenza del sac. Caffasso Giuseppe fu questa nostra casa detta Oratorio di S. Francesco di Sales.

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 Questa biografia è un compendio della vita del sac. Caffasso che ho in animo di compilare se il Signore nella sua misericordia mi darà sanità e grazia.

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 Siccome so star molto a cuore delle persone divote di avere qualche ricordo di Don Caffasso ho pensato di soddisfare a questo pio desiderio aggiugnendo in forma di appendice la stampa di due esercizi di pietà composti ed usati da lui medesimo.

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 Certamente se nella morte del Sacerdote Caffasso noi consideriamo la perdita di un benefattore della misera umanità, noi abbiamo gravi motivi di dolerci e piangere come colpiti da grave sciagura.

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 Difatto se noi diamo un'occhiata sopra la vita del Sacerdote Caffasso, sopra l'innocenza de' suoi costumi, sopra lo zelo per la gloria di Dio e per la saluto delle anime, sopra la tua fede, speranza, carità, umiltà e penitenza; noi dobbiamo conchiudere che a tante virtù sia stato compartito un gran premio, e che egli morendo non abbia fatto altro che abbandonare questi vita mortale piena di miserie, per volare al possesso della beata eternità.

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 Fortunati adunque coloro che poterono godere della carita di Don Caffasso quando {10 [360]} era sopra la terra, ma assai più fortunati essi e quelli tutti che ora lo riconoscono protettore presso Dio in Cielo.

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 Inoltre, secondo S. Paolo, le virtù dell'uomo mortale sono imperfette e sono neppur degne di essere paragonate colle celesti: perciò se la carità del Sacerdote Caffasso fu grande in terra, quanto più lo sarà ora che lo crediamo in Cielo? Quindi, se in terra egli ci beneficava come uno, in cielo ci beneficherà come dieci, come cento, come mille.

  A013000010 

 Tuttavia stando pure alla brevità di un discorso e tenendomi al solo racconto delle cose per lo più note a quanti lo conobbero, credo che esse basteranno a persuaderci che il Sacerdote Caffasso Giuseppe visse una santa vita, cui tenne dietro una santa morte.

  A013000011 

 Intanto mentre noi andremo ricordando le virtuose azioni e la preziosa morte del Sacerdote Caffasso, diremo che egli fu maestro di ben vivere e modello a tutti quelli che desiderano di fare una santa morte.

  A013000012 

 La docilità, l'ubbidienza, la ritiratezza, l'amore allo studio ed alla pietà del giovinetto Caffasso, fecero sì che egli presto divenisse l'oggetto della compiacenza dei genitori e de' suoi maestri.

  A013000012 

 Per B. Caffasso non fu cosi.

  A013000014 

 Voi, o Castelnovesi, che attoniti ascoltando {13 [363]} il fanciullo Caffasso dimandaste chi egli sarà per essere; allora non lo sapevate, ma io adesso sono in grado di appagarvi.

  A013000021 

 Seppi che egli era il chierico Giuseppe Caffasso studente del 1° anno {16 [366]} di Teologia, di cui più volte aveva già udito a parlare come di uno specchio di virtù.

  A013000022 

 - Giunto a questo punto io sono costretto di ommettere una lunga serie di fatti edificanti compiuti dal chierico Caffasso per aver tempo a dir qualche cosa della vita di lui sacerdotale.

  A013000022 

 Se mai avessi tempo di venire ad un minuto racconto delle virtù luminose che egli fece risplendere negli anni del suo chiericato, sia quando viveva in patria, sia quando viveva in seminario a Chieri, quanti curiosi edificanti fatti vorrei esporvi! Dico solo che la carità verso i compagni, la sommessione ai superiori, la pazienza nel sopportare i difetti degli altri, la cautela di non mai offendere alcuno, la piacevolezza nell'accondiscendere, consigliare, favorire i suoi compagni, l'indifferenza negli apprestamenti di tavola, la rassegnazione nelle vicende delle stagioni, la prontezza nel fare catechismo ai ragazzi, il contegno ovunque edificante, la sollecitudine nello studio e nelle cose di pietà sono le doti che adornarono la vita clericale di D. Caffasso; doti che praticate in grado eroico fecero diventar familiare a' suoi compagni ed amici il dire, che il chierico Caffasso non era stato affetto dal peccato originale.

  A013000023 

 Così io volendo parlare delle virtu sacerdotali di D. Caffasso, non so nè dove cominciare, nè che cosa dir prima o di poi.

  A013000025 

 Appartiene alla vita pubblica di D. Caffasso la sollecitudine che egli prendevasi specialmente dei poveri giovanetti.

  A013000025 

 Il primo catechista di questo nostro oratorio fu Don Caffasso, e ne fu costante promotore e benefattore in vita e dopo morte ancora.

  A013000026 

 Appartengono alla vita pubblica di D. Caffasso le intere giornate che passava nelle carceri a predicare, confortare, catechizzare quegli infelici detenuti, ed ascoltarne le confessioni.

  A013000028 

 Il detenuto da prima pensava che D. Caffasso facesse per burla, perciò in modo garbato, quanto si può aspettare da tale gente; mi prenda tutto, disse, ma mi lasci stare la mia barba.

  A013000028 

 La carità industriosa di D. Caffasso saprà che cosa fare.

  A013000036 

 Certamente se quel carcerato avesse voluto, avrebbe potuto svincolarsi dalle mani di D. Caffasso col più leggiero urto, ma fosse rispetto alla persona, o meglio frutto della {21 [371]} grazia del Signore, fatto sta che il prigioniero si arrese, e si lasciò tirar da D. Caffasso in un angolo del camerone.

  A013000038 

 Questo fatto, che scelgo tra migliaia di tal genere, sia che si voglia chiamare miracolo della grazia di Dio, sia che si voglia dire miracolo della carità di Don Caffasso è forza di conoscere in esso l'intervento della mano del Signore

  A013000039 

 Il rimanente della vita pubblica di Don Caffasso lo vengano a raccontare quei molti sacerdoti e borghesi, ricchi e poveri, che a lui sono debitori chi della scienza, chi dei mezzi di acquistarla, chi.

  A013000040 

 Lo vengano a raccontare tanti infelici condannati all'ultimo supplizio, che datisi in preda alla disperazione non volevano saperne di religione; ma che assistiti, e direi, vinti dall'irresistibile carità di D. Caffasso morirono {24 [374]} nel modo più consolante, lasciando morale certezza della eterna loro salute.

  A013000041 

 Oh! se il paradiso venisse a raccontarci la vita pubblica di D. Caffasso, sarebbero, io credo, a migliaia, a migliaia le anime che ad alta voce direbbero: se noi siamo salvi, se noi godiamo la gloria del cielo, ne siamo debitori alla carità, allo zelo, alle fatiche di D. Caffasso.

  A013000042 

 Ma sospendiamo di parlare della vita pubblica di D. Caffasso per trattenerci un momento intorno alla vita privata.

  A013000044 

 Ma ciò faceva con umiltà, con rispetto e con tale prestezza che una persona assai stimata non seppe altrimenti esprimere questa singolare prerogativa di D. Caffasso se non con queste parole: Ègli aveva niente per l'umanità, ma tutto per la carità.

  A013000046 

 E questo era il tempo della maravigliosa scuola di D. Caffasso.

  A013000047 

 Ma niuna cosa è tanto maravigliosa nella vita privata di D. Caffasso, quanto l'esattezza nell'osservanza delle regole del convitto ecclesiastico di S. Francesco.

  A013000049 

 Parte della vita privata di Don Caffasso è quella segreta, ma continua mortificazione di se stesso.

  A013000061 

 Ma tu, o tempo, perchè fuggi cotanto in fretta, e mi costringi a tacere tante cose ch'io vorrei ancora raccontare? Sebbene sia già alquanto prolungato il mio discorso, spero che vorrete ancora usarmi un momento di pazienza per ascoltare il racconto delle ultime ore del Sacerdote Caffasso.

  A013000063 

 Ora Don Caffasso avendo vissuto una vita piena di buone e sante opere, buona e santa ne doveva essere la morte.

  A013000064 

 Ora colle stesse vostre parole diremo noi: fortunato voi, o Don Caffasso, che avete consumata l'intera vostra vita nel promuovere la gloria di Dio e la salvezza delle anime; voi fortunatissimo che terminaste la vostra vita in mezzo alle fatiche del sacro ministero.

  A013000066 

 Intanto giunge il mattino del lunedi 11 giugno dell'anno corrente; e D. Caffasso che cosa fa? Egli ha ogni cosa aggiustata', tutto è preparato pel suo viaggio all'eternità.

  A013000074 

 Una persona di grave autorità e che frequentò D. Caffasso nel corso della vita, lo visitò più volte nel corso della malattia, dopo averne esaminato attentamente il contegno, quanto diceva e faceva, proferì questo franco giudizio: {40 [390]} Egli, D. Caffasso, non ha bisogno dei nostri suggerimenti; egli è in diretta comunicazione con Dio, egli si trattiene in familiari colloquii colla madre del Salvatore, col suo Angelo Custode e con San Giuseppe.

  A013000076 

 Vi dirò soltanto che confrontando la malattia e la morte del Sacerdote Caffasso con quella di S. Carlo Borromeo, di San Francesco di Sales, di S. Filippo Neri e di altri gran santi, parmi di poter asserire essere egualmente preziosa agli occhi di Dio.

  A013000078 

 Ed ecco il nostro D. Caffasso fare un sorriso... egli manda l'ultimo respiro... L'anima sua con Gesù e con Maria vola a godere la beata eternità.

  A013000079 

 Noi speriamo fondatamente che dopo una morte cosi preziosa agli occhi di Dio l'animi di D. Caffasso abbia nemmeno toccato le pene del Purgatorio, e sia immantinente volata al Paradiso.

  A013000080 

 Tra le ultime parole di D. Caffasso sono le seguenti, e sono veramente degne di eterna ricordanza.

  A013000081 

 Caro D. Caffasso, questa vostra preghiera non sarà esaudita; voi desideravate d'umiliarvi in modo che la vostra gloria andasse con voi nella tomba.

  A013000084 

 Il dì 23 giugno, 1860, volgeva alla metà del suo corso, quando si sparse la notizia della morte' del sacerdote Caffasso.

  A013000087 

 Clero e popolo, signori e poveri, uomini e donne, provetti e fanciulli, circondavano l'altare e il feretro pregando pace e requie all'anima bella di D. Caffasso.

  A013000090 

 Dal cielo l'anima benedetta di D. Caffasso ha senz'altro goduto assai allo scorgere il concorso del povero, del prigioniero, dell'agiato, del ricco, e sopratutto di un illustre patrizio che nel dar le volute disposizioni eccedeva la prevedibile entrata, perchè sapeva che la maggior pompa dell'apparato non avrebbe mai ecceduto la generosità del suo affetto e della sua mano.

  A013000090 

 Intanto si approssimava il dì trigesimo della morte del sacerdote D. Caffasso, e il Convitto gli apprestava tutto quel maggiore onore che gli era consentito dai disponibili mezzi.

  A013000091 

 Una pia signora avea preparato quattro corone di gigli da collocarsi ad ornamento del catafalco, col bel pensiero, che così venisse simboleggiato il candore dell'anima di D. Caffasso.

  A013000094 

 Erano essi una parte solo dei beneficati e degli ammiratori di D. Caffasso, giacchè moltissimi altri che la stima e la riconoscenza avrebbe condotti alla funzione, furono dal dovere trattenuti al loro posto.

  A013000096 

 Allora ho letto il ragionamento, più sotto stampato, in cui il sacerdote Caffasso è descritto modello di vita sacerdotale.

  A013000097 

 Oh! amato D. Caffasso, ogni qualvolta vedrai dal Cielo raccolti intorno al tuo sepolcro, come ad un luogo di ambito convegno que' tali che già ebber da te consiglio, coraggio ed affetto, e che dopo averti mostrata una qualche riconoscenza ripareranno alla tua tomba, quasi ad un portò tra le tempeste, tu fa sentire l'effetto che si provava quando ti approssimavano in vita; allora questi giorni passeranno men tristi per la tua dipartita e le anime da te beneficato continueranno a usufruire dell'opera tua, forse meno sensibile, ma certo più efficace ancora.

  A013000100 

 Ah! D. Caffasso, D. Caffasso, dove siete mai...? Perchè cosi presto ci abbandonaste? Venite almeno per un momento a recarci qualche conforto!.

  A013000101 

 Sì, o Signori, D. Caffasso è ancora con noi; è vero che l'anima sua riposa già beata con Dio; ma egli vive, parla, conversa con noi.

  A013000102 

 In tale perplessità vennemi in aiuto il detto de' libri santi, cioè che D. Caffasso fu un sacerdote che operò il bene, il retto ed il vero in ogni parte del ministero del Signore.

  A013000103 

 Di qui pertanto, o Signori, io prendo a parlarvi, e tenendo fermo che la logica de' fatti vale più che ogni sublime e lavorato ragionamento, lascio da parte le figure, le eleganze che negli elogi funebri soglionsi {65 [415]} usare, e noi limito alla semplice esposizione delle azioni, mercè cui vedremo che il sacerdote Caffasso coll'esercizio della carità cristiana ha fatto tutto quel bene che da un vero ministro di Gesù Cristo possa farsi nel corso della sua vita mortale.

  A013000104 

 Ma voi, o D. Caffasso, diceste e lasciaste scritto che disceso nel sepolcro desideravate che niuno più avesse a parlare di voi.

  A013000106 

 Il dare un buon consiglio, racconciliare il figlio col padre, il padrone col servo erano frequenti trionfi del giovanetto Caffasso.

  A013000106 

 Questa è quella virtù che informò tutta la vita del sacerdote Caffasso.

  A013000107 

 Quando il giovanetto Caffasso vestì l'abito sacerdotale, i parenti e gli amici ne provavano gran gioia, ed ognuno andava dicendo in cuor suo: questo giovanetto è veramente degno di tale abito di santità; imperciocchè egli camminò con rettitudine, ed operò con giustizia in ogni sua azione; Operatus est bonum et rectum.

  A013000108 

 Ho stimato bene di darvi questo cenno sulla giovinezza di D. Caffasso, affinchè non rimaniamo sorpresi al racconto dei fatti che noi andremo di lui esponendo.

  A013000108 

 Perciò andavano talvolta esprimendo il loro stupore con dire che nel cherico Caffasso non era passato il peccato originale.

  A013000109 

 Parecchi i quali ebbero lunga e piena conoscenza di D. Caffasso furono cortesi dì farne la verbale o scrìtta relazione, e tutti convengono che la sua vita sacerdotale si può appellare piuttosto quella di un angelo che di un uomo.

  A013000110 

 Ho lette le mentovate relazioni, e di più ho interrogato parenti, amici, compagni di scuoia ed altri personaggi, che ebbero lunga conoscenza di lui; ho loro domandato se nella vita di D. Caffasso avessero notato cosa meritevole di rimprovero, o semplicemente degna di essere corretta come difetto.

  A013000112 

 D. Caffasso colla scorta di cosi valente guida percorre i varii rami delle scienze, in tutti si rende celebre {75 [425]} e supera di gran lunga l'aspettazione del suo maestro.

  A013000112 

 D. Caffasso diviene convittore, e nel teol.

  A013000112 

 Questo sacerdote, o Signori, era D. Caffasso Giuseppe.

  A013000113 

 Allorchè D. Caffasso cominciò le conferenze morali ebbe a superare un grave ostacolo; quello cioè del probabilismo e del probabiliorismo.

  A013000114 

 D. Caffasso si pose a studiare profondamente la dottrina degli uni e degli altri, e colla finezza dell'acuto suo ingegno giunse a trovare un giusto mezzo di conciliazione.

  A013000115 

 Oltre allo spirito di conciliazione, vuoisi pure notare in D. Caffasso un modo pronto, preciso, chiaro nel rispondere, a segno che ogni difficoltà nella bocca di lui scompariva {76 [426]} e restava appianata.

  A013000117 

 Vuoisi qui notare che le conferenze di D. Caffasso non erano solamente uno studio astratto, un lavoro di tavolino, che anzi ogni cosa egli appoggiava sulla pratica.

  A013000118 

 D. Caffasso dà a' suoi convittori regole per ben predicare, ma egli stesso fa prima la prova de' precetti che dà agli altri.

  A013000118 

 Oh! se questo pulpito parlasse, quanto cose ci direbbe delle prediche di D. Caffasso, della chiarezza nel dire, delle emozioni eccitate nel cuore degli {78 [428]} uditori, del frutto copioso da loro riportato.

  A013000119 

 Il suo bel modo di predicare faceva che la sua predicazione sempra fosse con massima ansietà ascoltata; bastava spargere la voce che D. Caffasso predicava, che tosto si eccitava una specie di entusiasmo per andarlo ad ascoltare.

  A013000121 

 Che cosa poi dirò de' sacri ministri e de' paroci che per mancanza di mezzi dovevano interrompere opere utili per la gloria di Dio e pel bene delle anime, a cui D. Caffasso venne in soccorso? Tutte queste opere si compierono e tuttora esistono a gloria di nostra santa religione che infonde e inspira così nobili e sublimi sentimenti nel cuore di chi a fondo la conosce e fedelmente la pratica.

  A013000121 

 Quante cose dovrei pur dirvi del bene {79 [429]} che D. Caffasso fece a giovanetti da lui sostenuti negli studii, a chi provvedendo abiti, a chi pensione, durante il chericato, studiando modo di fornirli a tempo debito del richiesto patrimonio, ed accogliendoli di poi gratuitamente nel convitto.

  A013000121 

 Se non che le cose, che di passaggio accenno, debbo tacere per parlare di un altro fatto che è de' più luminosi nella vita di D. Caffasso, voglio dire del bene che egli ha operato nelle carceri.

  A013000123 

 Appena egli cominciò a trattare e parlare con quel nuovo genere di uditori, D. Caffasso vien tosto ad accorgersi che costoro sono divenuti sciagurati, {82 [432]} anzi abrutiti; ma che la loro sventura derivò piuttosto da mancanza di istruzione religiosa, che da propria malizia.

  A013000123 

 Don Caffasso è tra di loro... ma ohimè! Che sente? qua si maledice, là si rissa; colassù si parla osceno; colaggiù si vomitano orribili bestemmie contro a Dio, contro alla B. V. e contro ai santi.

  A013000123 

 Il sacerdote Caffasso vi entra... non lo sgomentano gli uomini di giustizia, non le ferree porte, non gli usci formali con grosse inferiate, e con catenacci; non l'arresta l'oscurità, l'insalubrità, la puzza delle località, neppure dà segno di ribrezzo nel trovarsi in mezzo a numeroso stuolo di carcerati, ciascun de' quali avrebbe incusso terrore ad una schiera di passeggeri ed alla medesima forza armata.

  A013000124 

 O forza maravigliosa della santa cattolica religione! O ammirabile D. Caffasso! E che cosa non può fare uno zelante ministro di Gesù Cristo confortato dalla grazia del Signore?.

  A013000125 

 Prima però di partirci dalle carceri giudico bene di farvi parola di un'altra parte parimente sublime del ministero sacerdotale in cui risplendette la carità di D. Caffasso, e questa fu l'assistenza di quegli sventurati che dopo una vita di misfatti vanno {83 [433]} a terminare i loro giorni sopra un patibolo.

  A013000126 

 Ma niuno potè mai resistere alla presenza, alle parole, alla carità di D. Caffasso.

  A013000127 

 Altra rarità in D. Caffasso era l'inspirare grande confidenza in chi pareva disperato.

  A013000128 

 Ma come? tutto è terrore e spavento e niuno dice parola di conforto a quell'infelice? Ah! vedete, accanto a lui è un sacerdote che gli terge le lacrime, lo incoraggia, lo consola colla speranza di un bene che non si perderà mai più; egli è D. Caffasso, che col crocifisso in mano va dicendo: questo è un amico che non vi spaventa, nè vi abbandona, sperate in lui e il paradiso è vostro.

  A013000129 

 Avvenne un giorno che la conversione di un famosa malfattore aveva costato grandi sollecitudini od affanni al nostro D. Caffasso.

  A013000129 

 In vista della bontà e della carità che gli era usata, tutto commosso l'infelice dopo essere entrato in se stesso, dicevagli: o D. Caffasso, D. Caffasso, credete voi che con tante scelleratezze io possa ancora salvare l'anima mia? Non solo io lo credo possibile, rispose, ma lo credo certo: e chi mai potrà togliervi dalle mie mani? Se voi foste già nell'anticamera dell'inferno e vi restasse fuori ancor un capello, ciò mi basterebbe per istrapparvi dalle unghie del demonio e trasportarvi al Paradiso.

  A013000129 

 Lo spirito di fede e di speranza che D. Caffasso infondeva negli altri, faceva, sì che non di rado i pazienti montavano con gioia la scala fatale, e ridendo accoglievano il colpo di morte; a segno che un carnefice ebbe ad esclamare: alla presenza di D. Caffasso la morte non è più morte, ma è una gioia, un conforto, un piacere.

  A013000130 

 Avendo avuta la buona ventura di fare un colloquio con D. Caffasso, sentirono tosto nascersi in cuore la calma, la tranquillità, in modo che andavano dicendo: io non temo più la morte, anzi bramo che venga presto, purchè in quel momento io possa avere D. Caffasso vicino.

  A013000130 

 Fossero giusti o peccatori, parlando con D. Caffasso, ognuno sentivasi nascere od accrescere in cuore l'amore di Dio, il desiderio del Paradiso.

  A013000130 

 Il coraggio cristiano che D. Caffasso sapeva infondere nei cuori più induriti non era limitato ai soli detenuti.

  A013000130 

 Un altro soggiunse che sarebbe stato contento di morire quando che sia, purchè avesse potuto aver D. Caffasso a raccomandargli l'anima.

  A013000131 

 Il cuore di D. Caffasso era come una fornace piena del fuoco di amor divino, di viva fede, di ferma speranza e d'infiammata carità.

  A013000132 

 Sembra che D. Caffasso sia sempre intento a predicare ai popoli, e D. Caffasso {88 [438]} è continuamente applicato alle conferenze, alla predicazione ed istruzione del clero.

  A013000132 

 Vi ho raccontato già molte cose della carità eroica di D. Caffasso, pure non ho ancora toccate le più maravigliose; ascoltatele.

  A013000133 

 D. Caffasso attende indefesso allo studio della storia sacra, della storia ecclesiastica, de' santi padri, della teologia morale, dogmàtica, ascetica, mistica, della predicazione, prepara casi pel concorso delle parochie, dà esami di confessione, e intanto io vengo in questa chiesa, lo veggo genuflesso ora avanti l'altare di Maria che prega, ora prostrato avanti il SS. Sacramento che adora, oppure assiste al confessionale attorniato da lunga schiera di fedeli ansiosi di esporre le angoscie della loro coscienza, ed avere da lui le norme del ben vivere.

  A013000133 

 D. Caffasso è angelo di pace che porta concordia in questa famiglia, va a sollevare la miseria in quell'altra.

  A013000133 

 Non basta, o Signori, ascoltate ancora: andate al santuario della Consolata, e vedete D. Caffasso {89 [439]} in esercizio di divozione; visitate le chiese dove sono le quarant'ore, e là egli pare prostrato disfoga i suoi dolci affetti con l'amato suo Gesù.

  A013000134 

 Avvi colà un peccatore ostinato che rifiuti i sacramenti? D. Caffasso parla, e alla sua parola ogni cuore è vinto, ogni fierezza a lui si piega e si raddolcisce per modo che ognuno pensa ad aggiustare le cose dell'anima propria.

  A013000134 

 Ci sono moribondi agonizzanti? D. Caffasso sta loro presso al letto per raccomandarne l'anima al Signore.

  A013000134 

 Insomma voi vedete D. Caffasso continuamente occupato a bene del ricco che lo richiede, del povero cui porge aiuto, dell'ignorante che istruisce, {90 [440]} dell'afflitto che consola, dell'infermo che assiste, del moribondo che conforta e l'anima ne accompagna fin sulle porte della beata eternità.

  A013000134 

 Là su quella soffitta vi è chi languisce e geme? D. Caffasso lo va a consolare; nel palazzo di quel ricco vi è un infermo che patisce? D. Caffasso lo va a confessare e io contorta.

  A013000136 

 Sebbene questa maravigliosa quantità di azioni disparate, che D. Caffasso compieva quasi contemporaneamente, siano attribuite ad un prodigio di carità, tuttavia in certo modo si debbono eziandio attribuire ad un'arte, o meglio ad alcuni segreti proprii di D. Caffasso.

  A013000140 

 In simile guisa ogni giorno, ogni settimana, ogni mese, e l'anno intiero, per D. Caffasso erano un rigido uno spaventevole digiuno.

  A013000140 

 Più tardi ancora... ma D. Caffasso, volete voi rovinarvi la sanità, accelerarvi la morte? D. Caffasso ci dà una risposta breve, ma degna della più gloriosa ricordanza: senza una grande sobrietà, egli dice, è impossibile di farci santi.

  A013000141 

 Don Caffasso guadagnò tempo nella parsimonia del riposo.

  A013000143 

 Con questi cinque secreti D. Caffasso trovava modo di compiere molte e svariate cose in breve tempo e portare cosi la carità al più sublime grado di perfezione Plenitudo legis dilectio (Rom.

  A013000143 

 Nel leggere la vita dei santi, le cui azioni virtuose formano i fasti della Chiesa, avete voi in essi trovato un complesso di azioni così diverse, svariate, ma radunate, praticate da un uomo solo? Io non so quale sia per essere la vostra risposta; dal canto mio posso dirvi che ho trovato molti che risplendettero in modo eroico chi in questa, chi in quell'altra virtù, {96 [446]} ma credo che sia cosa veramente rara trovare chi abbia unito cella stessa persona tanta sapienza, tanta pratica delle cose umane, tanta prudenza, fortezza, temperanza, tanto zelo per le cose che tendono a promuovere la gloria di Dio, e la salute delle anime, quanti noi ravvisiamo nella persona del sacerdote Caffasso.

  A013000144 

 Ma siccome so tornarvi di particolar gradimento l'udire qualche cosa sulla preziosa e santa morte di D. Caffasso, cosi io studierò di soddisfarvi, pregandovi solo di volermi prima concedere un momento di respiro.

  A013000145 

 D. Caffasso toccava solo il cinquantesimo anno di vita, che è l'età in cui l'uomo potè dall'esperienza essere ammaestrato intorno alle cose del mondo.

  A013000147 

 Era il sabato del 9 giugno, dell'anno corrente, e D. Caffasso sebbene già di sanità alterata, si porta al confessionale.

  A013000151 

 Prima però di coricarsi, ponesi ginocchioni e fa questa affettuosa preghiera degna di un serafino del cielo: «Il dolore (sono parole di Don Caffasso) il dolore che io provo, o Signore.

  A013000151 

 Proferite tali parole, che parevano le esequie di un defunto, D. Caffasso rimase come rapito in cielo.

  A013000152 

 Soltanto D. Caffasso negli stessi primi giorni della malattia confermò i presentimenti di sua morte vicina.

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 Un domestico doveva recarsi al santuario di S. Ignazio per alcuni preparativi necessarii agli spirituali esercizi che dovevansi cominciare; D. Caffasso il chiamò al letto e gli disse: sospendete la vostra partenza, e non andate a S. Ignazio sinchè non mi abbiate veduto andare in Paradiso.

  A013000153 

 Per queste e molte altre ragioni non si ha dubbio di asserire che D. Caffasso abbia avuta chiara rivelazione del tempo, del giorno, dell'ora e di altra particolarità della sua morte.

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 Queste cose io tralascio e mi porto subito al giorno decimoterzo della sua malattia, il sabato 23 giugno, ultimo della vita mortale di D. Caffasso.

  A013000156 

 Mentre voi, o D. Caffasso, vi trattenete a discorrere con Dio, mentre vi si leggono le preghiere dell'agonia e del profìciscere, noi discorreremo un momento di voi medesimo.

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 I, 25), D. Caffasso è sugli ultimi istanti di vita, ma egli non ha più nulla a desiderare nel mondo.

  A013000162 

 D. Caffasso pregò e chiese più volte alla gran Madre di Dio di morire in giorno dalla Chiesa a Lei dedicato.

  A013000163 

 Finalmente D. Caffasso desiderava ardentemente di spirare l'anima nelle braccia di Maria.

  A013000163 

 Oh! allora quando vi vedrò, mi slancerò nelle vostre mani... Ma e che è! Che veggo? D. Caffasso è commosso, egli apre gli occhi, pare voglia parlare, egli alza le mani, il suo corpo sembra sollevato in alto, sarà forse Maria che gli appare? Ah si, Maria è venuta a confortarlo, Maria lo assiste, lo chiama, e D. Caffasso non è più, l'anima sua è da Maria portata al Paradiso.

  A013000166 

 Prima però che noi partiamo di qui, voi potete, o D. Caffasso, con una parola renderci meno infelici.





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