Parola «Austriaci» [ Frequenza = 82 ]

don bosco-fatti ameni della vita di pio ix.html
  A059000407 

 Fervendo le insurrezioni del 1831, una banda di sollevati, vinta e colla caccia dietro degli Austriaci, si presenta alle porte di Spoleto, domandando pane ed asilo.


don bosco-il galantuomo pel 1862.html
  A085000051 

 «Gli Austriaci verranno fino alle porte di Parigi; il loro imperatore morrà all'armata.

  A085000052 

 «Gl'Inglesi che sbarcheranno sovra otto punti, faranno uscire gli Austriaci da una, posizione pericolosa.


don bosco-la storia d-italia.html
  A139001317 

 Il primo scontro dei Francesi cogl' imperiali (con tal nome si chiamavano i soldati dell'imperatore) fu presso ad un castello o borgo detto della bicocca, luogo vicino a Novara, e fatalmente celebre per la battaglia combattuta dai Piemontesi in questi ultimi tempi nella guerra contro gli Austriaci.

  A139001375 

 Qualora venissero inseguiti si ricoveravano negli Stati austriaci, e il duca d'Austria, che si chiamava Ferdinando, li proteggeva.

  A139001464 

 Un poderoso esercito di Austriaci e di Piemontesi ruppe più volte gli alleati francesi e spagnuoli, e giunse a cacciarli interamente dall'Italia.

  A139001466 

 Per difendere il colle dell'Assietta eransi colà fortificati quattro battaglioni di Austriaci e dieci battaglioni di Piemontesi sotto al comando del conte di Bricherasio.

  A139001468 

 Per comprendere il fatto è bene che notiate come i Genovesi eransi uniti ai Francesi e prestarono loro efficace aiuto nella guerra contro ai Piemontesi e contro agli Austriaci.

  A139001540 

 La notizia dell'avvicinarsi dei Francesi guidati da Napoleone sbalordì i sovrani d'Italia, i quali collegatisi insieme dimandarono aiuto agl'Inglesi, agli Austriaci ed ai Russi.

  A139001550 

 I Russi e gli Austriaci con altri sovrani si collegarono insieme per opporsi a quei conquistatori che minacciavano d'impadronirsi di tutta Europa.

  A139001552 

 Sulle prime prevalevano gli Austriaci e già Napoleone meditava la ritirata.

  A139001555 

 E fu proprio un tratto della provvidenza divina che gli Austriaci venissero a scacciare i repubblicani da Roma, e trasportassero il teatro della guerra in Piemonte; onde i cardinali poterono radunarsi a Venezia ed eleggere papa un cardinale di nome Chiaramonti, che prese il nome di Pio VII..

  A139001568 

 In questo tempo gli Austriaci avevano riconquistata l'Italia, e i sovrani alleati eransi radunati a congresso in Vienna per deliberare a chi toccherebbero le province prese dalle loro armi.

  A139001603 

 Intanto giunse la nuova che un esercito {478 [478]} di cinquanta mila austriaci marciava verso Napoli.

  A139001603 

 Non punto perciò atterriti i Napolitani si disponevano a vigorosa resistenza; quarantamila soldati regolari, numerose milizie e bande irregolari correvano furiosi contro agli Austriaci.

  A139001603 

 Sorsero varie discordie fra i capi costituzionali; e allo avvicinarsi dei nemici l'esercito napolitano si sbandò e la vittoria fu degli Austriaci quasi senza combattere.

  A139001606 

 Allorchè gli Austriaci varcarono il Po per marciare verso Napoli, il santo Padre fece pubblicare un editto col quale annunziava come egli pregava Iddio che tenesse lontano il {479 [479]} flagello della guerra; che se per gl'inscrutabili divini giudizi i popoli d'Italia dovessero essere afflitti da un si grave male, per la sua qualità di capo visibile della Chiesa, e come sovrano essenzialmente pacifico terrebbe una perfetta neutralità verso tutte le nazioni.

  A139001614 

 Le mire dei costituzionali erano di secondare lo spirito d'indipendenza dei Napolitani; persuasi che gli Austriaci colà mandati sarebbero stati sconfitti, e che un esercito di Piemontesi, cui già si erano uniti molti Lombardi, avrebbe in breve scacciati gli Austriaci e fatto un solo regno, od una sola repubblica di tutta l'Italia.

  A139001615 

 I costituzionali come videro gli Austriaci a sbucare dalla porta di Novara, si diedero alla fuga, ed il barone della Torre co' suoi soldati si avviò verso Torino, dove entrò senza incontrare resistenza, e ristabilì le cose come erano prima.

  A139001616 

 Così terminò quella sconsigliata impresa dei rivoluzionari, la quale invece di unificare l'Italia valse a disunirla sempre più, ed in cambio di liberarla dagli Austriaci, fu causa che questi occupassero per qualche tempo la cittadella d'Alessandria.

  A139001619 

 Ed ecco da ogni parte gridarsi viva l'Italia, viva Pio IX, morte agli Austriaci.

  A139001619 

 Gli amatori della rivoluzione seppero approfittare di quello entusiasmo a fine di spargere di nuovo in tutta l'Italia il pensiero di fare un regno solo cacciando dalla Lombardia gli austriaci che erano formidabili rivali ai ribelli.

  A139001620 

 I Milanesi furono i primi ad impugnare le armi per allontanare gli Austriaci dalla loro città e dar principio alla guerra detta dell'indipendenza perchè pretendevasi di liberare l'Italia da ogni dipendenza da potenze straniere.

  A139001620 

 Vi fu molto spargimento di sangue e da una parte e dall'altra, e la cosa sarebbe stata condotta alle più deplorabili calamità se i Piemontesi non fossero corsi a soccorrere i Milanesi e combattere contro ai medesimi Austriaci.

  A139001622 

 Anche il Granduca di Toscana mandò sei mila uomini in aiuto di Carlo Alberto, i quali non poterono unirsi all'esercito Piemontese; imperciocchè in uno scontro cogli Austriaci dopo avere valorosamente combattuto furono intieramente sconfitti.

  A139001622 

 Tuttavia quel generale trasgredendo gli ordini del suo sovrano si portò nella Lombardia, venne anzi tempo alle mani con gli Austriaci e ne ricevette grave sconfitta.

  A139001623 

 Tuttavia la sorte delle armi gli fu propizia mentre gli Austriaci si ritiravano in una forte posizione per aspettare rinforzi dalla Germania.

  A139001625 

 Intanto si avvicinava la primavera del 1849, e Carlo Alberto non avendo perduto nè il valore nè la speranza di vincere, mandò a denunziare agli Austriaci il fine dell'armistizio, deliberato di entrare nuovamente in campagna, e vi entrò infatti colle sole sue forze, che sommavano a più di centomila uomini.

  A139001625 

 Si accostò al Ticino, quando il generale Ramorino, che doveva guardare questo fiume là dove gli Austriaci facilmente tragittar lo potevano, per sua incuria li lasciò passare.

  A139001626 

 Alle ore undici antimeridiane gli Austriaci assalirono l'esercito Piemontese con grande impeto da due parli.

  A139001633 

 Molti uomini che già avevano messe sossopra le cose d'Italia negli anni precedenti, quasi quei medesimi che avevano messo a soqquadro le cose politiche nei varii regni della penisola, si recano a Roma, per indurre il Papa a dichiarare la guerra agli Austriaci.

  A139001634 

 Allora si cominciò a gridare più che mai che il Papa dovesse dichiarare la guerra agli Austriaci; gli schiamazzi giunsero a tal segno, che minacciavasi di stabilire in Roma un governo provvisorio, qualora il Papa se ne fosse rifiutato.

  A139001634 

 Fu in questo tempo che i soldati inviati a difendere i confini Romani trasgredirono gli ordini ricevuti, e andarono ad azzuffarsi cogli Austriaci nella Lombardia.

  A139001688 

 Mentre i soldati di Francia pieni di coraggio navigavano in alto mare, gli Austriaci si avanzavano dalla parte della Lombardia per mettere l'ordine nella Romagna ed in Toscana.

  A139001722 

 Questa notizia tornava al Santo Padre tanto più grata, in quanto che le cose eransi pure calmate in Piemonte, ove era salito al trono il Re Vittorio Emanuele II, mentre gli Austriaci dopo aver combattuto i ribelli in varie città degli Stati romani, erano pur riusciti a reprimerli, cacciarli dalla Toscana e ricondurre sul trono il Granduca Leopoldo.

  A139001732 

 Gli Austriaci continuarono pure a tener l'oc¬chio sopra gli stati del Papa dalla parte della Lombardia.

  A139001758 

 In questo medesimo giorno, che segnavasi la pace sotto all'impero di Napoleone III, nel 1815 gli Austriaci entravano vittoriosi in Parigi, per dare la pace al mondo posto in isconvolgimento da Napoleone I. In forza di questo trattato le cose politiche vennero ristabilite quasi nello stato di prima.


don bosco-la storia d-italia [18a edizione].html
  A140001183 

 Il primo scontro dei Francesi cogl' imperiali, ossia coi soldati dell'imperatore, fu presso ad un castello o borgo, detto la Bicocca, luogo vicino di Novara e fatalmente celebre per la battaglia combattuta dai Piemontesi in questi ultimi tempi contro gli Austriaci.

  A140001239 

 Quando erano inseguiti si ricoveravano negli stati Austriaci, ed il duca d'Austria, che si chiamava Ferdinando, li proteggeva; anzi dichiarò aperta guerra ai Veneziani per sostenere gli Uscocchi.

  A140001240 

 Agli Austriaci si unirono gli Spagnuoli, e la repubblica dovette sostenere una guerra micidiale per mare e per terra durante tre anni, finchè fu conchiuso un trattato di pace, in forza del quale si obbligò il duca a trasferire altrove la pericolosa masnada degli Uscocchi.

  A140001327 

 Un poderoso esercito di Austriaci e di Piemontesi ruppe più volte gli alleati Francesi e Spagnuoli, e giunse a cacciarli interamente dall'Italia.

  A140001328 

 Per difendere il colle dell'Assietta eransi colà fortificati {377 [377]} quattro battaglioni di Austriaci e dieci battaglioni di Piemontesi sotto il comando del conte di Bricherasio.

  A140001331 

 Per comprendere il fatto è da avvertire che i Genovesi eransi uniti ai Francesi e prestato aveano loro efficace aiuto nella guerra contro ai Piemontesi e contro agli Austriaci.

  A140001369 

 La notizia dell'avvicinarsi de'Francesi guidati da Napoleone sbalordì i sovrani d'Italia, i quali collegatisi con Vittorio Amedeo III, re di Sardegna, dimandarono aiuto agli Inglesi, agli Austriaci ed ai Russi.

  A140001380 

 I Russi e gli Austriaci con altri sovrani si collegarono insieme per opporsi al temuto conquistatore, che minacciava d'impadronirsi di tutta Europa.

  A140001383 

 Sulle prime prevalsero gli Austriaci, e già Napoleone meditava la ritirata; ma poscia la fortuna sorrise all'audace guerriero.

  A140001403 

 In questo tempo gli Austriaci avevano riconquistata l'Italia, e i sovrani alleati eransi radunati a congresso in Vienna, per deliberare a chi toccherebbero le provincie prese dalle loro armi.

  A140001412 

 Intanto giunse la nuova che un esercito di cinquantamila Austriaci marciava verso Napoli.

  A140001412 

 Non punto per questo atterriti i Napolitani, si disponevano a vigorosa resistenza; quarantamila soldati regolari, numerose milizie e bande irregolari Correvano contro agli Austriaci.

  A140001412 

 Sorsero vari dissidi fra i costituzionali, all'avvicinarsi dei nemici l'esercito Napolitano si sbandò e la vittoria fu degli Austriaci, quasi senza combattere.

  A140001414 

 Allora che gli Austriaci varcarono il Po per marciare verso Napoli, il santo Padre fece pubblicare un editto, col quale annunziava come egli pregava Iddio, che tenesse lontano il flagello della guerra: che se per gl'imperscrutabili divini giudizi i popoli d'Italia dovessero essere afflitti da un sì grande male, per la sua qualità di Capo visibile della Chiesa e come sovrano essenzialmente pacifico, terrebbe una perfetta neutralità verso tutte le nazioni.

  A140001420 

 I costituzionali, come videro gli Austriaci a sbucare dalla porta di Novara, si diedero alla fuga, ed il barone della Torre co' suoi soldati si avviò verso Torino, dove entrò senza incontrare alcuna resistenza, e ristabilì le cose come erano prima.

  A140001420 

 Le mire de' costituzionali erano di secondare lo spirito di indipendenza de' Napolitani, persuasi che gli Austriaci colà mandati sarebbero stati sconfitti, e che un esercito di Piemontesi, cui si erano già uniti molti Lombardi, avrebbe in breve scacciati gli Austriaci e fatto un sol regno, od una sola repubblica di tutta l'Italia.

  A140001421 

 Così terminò quella sconsigliata impresa, la quale, invece di unificare l'Italia, non valse ad altro, che a disunirla sempre più, ed in cambio di liberarla dagli Austriaci, fu cagione che questi occupassero per qualche tempo la cittadella di Alessandria.

  A140001423 

 Ed ecco da ogni parte gridarsi: Viva l'Italia, viva Pio IX, morte agli Austriaci!.

  A140001423 

 Gli amatori della rivoluzione seppero scaltramente approfittare dell'universale entusiasmo a fine di spargere di nuovo in tutta Italia il pensiero di fare un regno solo, cacciando dalla Lombardia gli Austriaci, formidabili loro rivali.

  A140001424 

 Fu sparso molto sangue da una parte e dall'altra, e la cosa sarebbe stata condotta alle più deplorabili calamità, se i Piemontesi non fossero corsi in aiuto dei Milanesi contro agli Austriaci.

  A140001427 

 Anche il granduca di Toscana mandò seimila uomini in soccorso di Carlo Alberto, i quali non poterono unirsi all'esercito Piemontese; imperocchè in uno scontro cogli Austriaci, dopo avere con valore combattuto, furono interamente vinti.

  A140001427 

 Tuttavia quel generale trasgredì gli ordini del suo sovrano, si recò nella Lombardia e venne anzi tempo alle mani cogli Austriaci, da cui fu sbaragliato e sconfitto.

  A140001428 

 Tuttavia la sorte delle armi gli fu propizia, e riportò molti vantaggi sopra gli Austriaci, i quali furono costretti a cercare una favorevole posizione per aspettare rinforzi dalla Germania.

  A140001429 

 Intanto si avvicinava la primavera del 1849, e Carlo Alberto, non avendo perduto nè il valore, nè la speranza di vincere, mandò a denunziare agli Austriaci il fine dell'armistizio, deliberato di entrare nuovamente in campagna; e vi entrò infatto colle sole sue forze, che sommavano a più di centomila uomini.

  A140001429 

 Si avanzava verso il Ticino per affrontare il nemico, quando il generale Girolamo Ramorino, che doveva difendere questo fiume là, dove gli Austriaci facilmente {411 [411]} tragittar lo potevano, per sua incuria li lasciò passare.

  A140001430 

 Alle ore undici del mattino gli Austriaci assalirono l'esercito Piemontese con grande impeto da tutte le parti.

  A140001436 

 Molti di quegli uomini, che già avevano messo sossopra le cose d'Italia negli anni precedenti, corsero espressamente a Roma per indurre il Papa a dichiarare guerra agli Austriaci.

  A140001437 

 Allora si cominciò a gridare più che mai che il Papa dovesse, senza por tempo in mezzo, dichiarare la guerra agli Austriaci; gli schiamazzi giunsero a tal segno, che minacciavasi di stabilire in Roma un governo provvisorio, qualora il Papa si fosse più oltre rifiutato.

  A140001437 

 In questo tempo appunto, come narrammo testè, i soldati inviati a difendere i confini romani trasgredirono gli ordini ricevuti, e andarono ad azzuffarsi cogli Austriaci nella Lombardia.

  A140001485 

 Mentre i soldati di Francia pieni di coraggio navigavano in alto mare, gli Austriaci si avanzavano dalla parte della Lombardia per mettere l'ordine nella Romagna e in Toscana.

  A140001519 

 Tale notizia tornava al santo Padre tanto più gradita, in quanto che le cose eransi eziandio calmate in Piemonte, ove era salito sul trono il figlio primogenito di Carlo Alberto, il re Vittorio Emanuele II, mentre gli Austriaci, dopo aver combattuto i ribelli in molte città degli Stati romani, erano pur riusciti a reprimerli nella Toscana e ricondurre al potere il granduca Leopoldo.

  A140001529 

 Gli Austriaci continuarono eziandio a tener l'occhio sopra gli stati del Papa dalla parte della Lombardia.

  A140001565 

 Gli Austriaci dopo il rifiuto del Piemonte passarono il Ticino il 29 aprile, e si avanzarono fino a Mortara, Novara, Vercelli, Vigevano, Sannazzaro e Trino, contentandosi di alcune imposizioni di viveri, bestiame e dì danaro nelle città e nei borghi, in cui passavano.

  A140001566 

 Gli Austriaci, più pratici dei siti e più favoriti dalle loro posizioni, riportarono molti vantaggi, mentre i Francesi ed i Piemontesi avevano toccato gravissime perdite.

  A140001566 

 Ivi gli Austriaci ebbero la peggio.

  A140001566 

 Più importante fu la battaglia del 4 giugno, per cui gli Austriaci furono vinti a Magenta, lasciando nelle mani degli alleati molti prigioni e sul terreno grande numero di morti e di feriti.

  A140001566 

 Sino alle tre dopo il mezzodì la vittoria pareva pendere pegli Austriaci, quando gli alleati secondati dalla veemenza di un uragano, che investiva i nemici, con tale impeto e con tanto coraggio li assalsero, che dopo orribili massacri la vittoria fu per loro.

  A140001767 

 - I Prussiani sconfiggono gli Austriaci a Nachod; poi (29) a Gitschin.

  A140001768 

 - Battaglia di Sadowa: 300 mila prussiani sconfiggono 280 mila austriaci, che vi perdono circa 40 m.


don bosco-maraviglie della madre di dio.html
  A149000124 

 Massimiliano duca di Baviera ridusse al dovere un' orda di ribelli eretici Austriaci e Boemi.


don bosco-maria ausiliatrice col racconto di alcune grazie.html
  A150000038 

 Massimiliano, duca di Baviera, fa imprimere sullo stendardo l'imagine della Madonna col motto: Da mihi virtutem contra hostes tuos e riduce al dovere gli Austriaci e Boemi ribellati.


don bosco-storia ecclesiastica.html
  A189000561 

 Appena gli Austriaci ebbero adempiuta la lor missione, segue la battaglia di Marengo, e malgrado il lor numero e le loro forze essi vengono a vicenda discacciati, e spariscono, an.


don bosco-storia ecclesiastica [4a edizione].html
  A190000641 

 Appena gli Austriaci ebbero adempiuto la loro missione, segue la battaglia di Marengo, e malgrado il loro numero e il loro valore, sono discacciati e spariscono.





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