Circa il 1300, un membro cadetto di questa famiglia diede origine ad un altro ramo dei Cays, stabilitosi nella città di Arles in Francia, ed estintosi verso la metà di questo secolo.

 Da secoli i Cays di Nizza e di Arles non si conoscevano più.

 Poco dopo l'amico medesimo, viaggiando per la Francia e trovandosi ad Arles, si stupì di vedere fra le altre iscrizioni ancora questa: Piazza Cays.

 Quell'amico fedele si presentò al Cays di Arles, e lo mise in relazione con quei di Torino.

 Si crede comunemente che S. Fotino di Lione, S. Trofimo di Arles, e S. Saturnino di Tolosa, che erano Orientali, abbiano ivi stabilita una liturgia tale quale praticavasi nei loro paesi.

 Questi sono: Trofimo ad Arles, Paolo a Narbona, Dionigi a Parigi, Gastiano a Tours, Saturnino a Tolosa, Marziale a Limosa, Austremonio nell'Alvergna.

 Inviò s. Apollinare in Ravenna, s. Trofimo nelle Gallie e precisamente nella città di Arles, donde il Vangelo si propagò negli altri paesi della Francia; mandò {138 [154]} s. Marco in Alessandria di Egitto a fondare in suo nome quella chiesa.

 Essi sono Trofimo di Arles, Paolo di Narbona, Dionigi di Parigi, Graziano di Tours, Saturnino di Tolosa, Marziale di Limoges ed Austremonio di Alvernia.

 Inviò S. Apollinare in Ravenna, S. Trofimo nelle Gallie e precisamente nella città di Arles; donde il Vangelo si propagò negli altri {127 [419]} paesi della Francia; mandò S. Marco in Alessandria di Egitto a fondare in suo nome quella chiesa.

 Fa loro conoscere chi sia il vescovo di Arles invece di lui.

 Marciano vescovo di Arles aveva abbracciato sgraziatamente questi errori, e li predicava con ostinazione.

 Scrivi alla provincia ed al popolo di Arles, dicendo {44 [190]} che Marciano, essendo stato scomunicato, cessa di essere il loro vescovo.

 Dopo tale sentenza esso non fu più tenuto per vescovo della Diocesi di Arles.