Parola «Annibale» [ Frequenza = 60 ]

don bosco-elenco degli oggetti graziosamente donati a benefizio degli oratorii [v.14].html
  A053000218 

 Germagnano cav. Annibale.


don bosco-l-unita cattolica (1864-1888).html
  A127000484 

 D. Viola Annibale, prevosto e vicario foraneo, con altri offerenti lire 24.

  A127000661 

 Annibale Strambio, console italiano in questa città.


don bosco-la storia d-italia.html
  A139000217 

 Amilcare famoso generale Cartaginese, il quale aveva già combattuto da prode contro ai Romani, essendo stato sconfitto in una battaglia navale, fece giurare ad Annibale suo figlio ancor fanciullo di voler essere loro nemico per tutta la vita, promessa che egli non dimenticò mai finchè visse.

  A139000218 

 Malgrado il trattato di pace conchiuso tra Roma e Cartagine, Annibale si risolse di attaccare i Romani, e con un esercito di cento cinquanta mila uomini traversò il Mediterraneo, penetrò nella Spagna, assalì e distrusse Sagunto, città alleata dei Romani, e ciò per farsi strada a venire in Italia.

  A139000220 

 Penetrato Annibale nell'Italia centrale ebbe a fronte il console Flaminio.

  A139000221 

 Esso fu soprannominato il Temporeggiatore, perchè solo pose termine alle vittorie di Annibale col tendergli agguati, e coll'assalirlo alla spicciolata.

  A139000222 

 Annibale colse il momento favorevole, e nel silenzio della notte uscì co' suoi dallo stretto, onde al venir del giorno Fabio non trovò più nemici da combattere.

  A139000222 

 Ma Annibale capitano non men accorto che coraggioso, seppe trarsi da quel pericolo con uno strattagemma.

  A139000223 

 Annibale indispettito che perdeva tempo e fatica senza poter venire a campale battaglia, mandò a dire a Fabio: «Se tu sei quel gran capitano, quale si dice, vieni nelle pianure ed accetta la battaglia.» Fabio gli fece rispondere: «Se tu sei quel gran capitano, quale ti credi, forzami a darti battaglia.».

  A139000225 

 Costui insuperbitosi per alcuni vantaggi ottenuti sopra Annibale gli presentò battaglia in una pianura {70 [70]} presso un villaggio detto Canne, dove l'esercito romano fu compiutamente sconfitto.

  A139000226 

 Diffatto se dopo la sconfitta di Canne Annibale fosse andato a Roma, la guerra sarebbe stata finita, e la gloria dei Romani abbattuta per sempre.

  A139000226 

 Un uffiziale di Annibale il consigliava di correre immediatamente a Roma, e come venne rifiutato il consiglio, soggiunse: generale, voi sapete vincere, ma non profittare della vittoria.

  A139000227 

 In mezzo all'universale costernazione, quel Fabio, che aveva combattuto Annibale con tanto vantaggio, conservò solo il consueto buon giudizio.

  A139000228 

 Annibale credendo aver fatto abbastanza coll'aver così umiliata e scompigliata la repubblica romana si arrestò col suo esercito nella città di Capua, dove dandosi co' suoi soldati alle delizie ed ai piaceri, passò tutto l'inverno.

  A139000229 

 Annibale, perduta ogni speranza di poter abbattere Roma, si allontanò da quella città dopo di averla appena veduta, e pieno di dispetto andò a nascondersi vicino a Taranto, all'estremità dell'Italia.

  A139000231 

 Tuttavia Roma mancava ancora di un capitano da mettere a fronte di Annibale, e le perdite da loro sofferte coi Cartaginesi si attribuivano all'inabilità dei generali.

  A139000231 

 Un rivale degno di Annibale fu Scipione soprannominato l'Africano, per le grandi conquiste da lui fatte nell'Africa.

  A139000232 

 Tornato a Roma e fatto console, per costringere Annibale ad uscire dall'Italia, reputò miglior consiglio passare coll'armata in Africa e portare lo spavento alle porte di Cartagine, nel tempo stesso che essa aveva un esercito vicino a Roma.

  A139000233 

 Atterriti da queste vittorie, i Cartaginesi richiamarono dall'Italia Annibale, perchè venisse a salvar la patria in procinto di cadere in mano ai nemici.

  A139000233 

 È impossibile esprimere il rincrescimento di Annibale a questi ordini della patria.

  A139000234 

 Annibale parlò il primo, e propose condizioni che Scipione non potè risolversi di accettare.

  A139000234 

 Narrasi che prima di separarsi Scipione dicesse ad Annibale: chi pensi tu che sia il più gran capitano finora vissuto?.

  A139000235 

 Annibale rispose: Alessandro.

  A139000243 

 Il giorno seguente si venne a battaglia, i soldati di Annibale fecero prodigi di valore, ma la fortuna avea voltate le spalle ai Cartaginesi.

  A139000244 

 Lo sfortunato Annibale dopo aver sacrificato tutto sè stesso al bene della patria cadde in gelosia, poscia in odio a' suoi cittadini.

  A139000245 

 Annibale saputo tale tradimento si diè la morte col veleno prima che cadesse nelle mani dei soldati spediti a prenderlo.

  A139000246 

 Più avventuroso fu Scipione vincitore di Annibale, domatore di Cartagine.

  A139001751 

 Ma come i Romani per allontanare Annibale dall'Italia portarono la guerra in Affrica; così gli alleati per distogliere i Russi dal marciare sopra Costantinopoli portarono le loro armi in Crimea che è una penisola del Mar Nero, dove erano molte fortezze valorosamente difese dai Russi.

  A139001896 

 Casteggio, paese del Piemonte, ove Annibale pugnò contro ai Romani.

  A139002188 

 di Lombardia al di qua del Po, dove i Romani furono vinti da Annibale.


don bosco-la storia d-italia [18a edizione].html
  A140000227 

 Ma in battaglia navale essendo stato sconfitto, e non potendo immantinenti vendicare l'onor militare, prese un suo figlio ancora fanciullo, chiamato Annibale, il condusse in un tempio, e dinanzi all' altare degli Dei il fece giurare di voler essere nemico dei Romani per tutta la vita.

  A140000228 

 Annibale fatto adulto, malgrado la pace conchiusa tra Roma e Cartagine, risolvè di attaccare i Romani, e con una armata di ben cento cinquanta mila uomini traversò il Mediterraneo, penetrò nella Spagna, assalì e distrusse Sagunto, città alleata dei Romani, e ciò per farsi strada a venire in Italia.

  A140000230 

 Penetrato Annibale nell' Italia centrale, ebbe a fronte il console Flaminio.

  A140000231 

 Esso fu soprannominato il temporeggiatore, perchè solo pose termine alle vittorie di Annibale col tendergli agguati e coll' assalirlo con maturato senno alla spicciolata.

  A140000232 

 Annibale colse il momento favorevole, e nel silenzio della oscurità usci co' suoi dallo stretto.

  A140000232 

 Ma Annibale capitano non meno coraggioso, che accorto, seppe trarsi da quel pericolo con uno stratagemma.

  A140000233 

 Annibale adirato perchè perdeva tempo e fatica senza poter venire a campale battaglia mandò a dire a Fabio: «Se tu sei quel gran capitano, quale si dice, vieni nelle pianure ed accetta la battaglia.» Fabio gli fece rispondere: {66 [66]} «Se tu sei quel gran capitano, quale ti credi, forzami a darti battaglia.».

  A140000235 

 Quest' ultimo, insuperbitosi per alcuni vantaggi ottenuti sopra Annibale, gli presentò battaglia nella pianura di un villaggio detto Canne, dove l'esercito romano fu compiutamente sconfitto.

  A140000236 

 Difatto se dopo la sconfitta di Canne Annibale fosse andato a Roma, la guerra sarebbe stata finita, e la potenza dei Romani abbattuta per sempre.

  A140000236 

 Un ufficiale di Annibale il consigliava a correre immediatamente su Roma, e come vide rifiutato il suo consiglio soggiunse: Generale, voi sapete vincere, ma non sapete approfittare della vittoria.

  A140000237 

 In mezzo a questa generale costernazione quel Fabio, che aveva combattuto Annibale con tanto vantaggio, fu il solo che abbia conservato il consueto buon giudizio.

  A140000238 

 Annibale credendo di essere a buon segno coll'aver cosi umiliata e scompigliata la repubblica romana, si arrestò col suo esercito nella città di Capua; dove, dandosi coi suoi soldati alle delizie ed ai piaceri, passò tutto l'inverno.

  A140000239 

 Annibale, perduta ogni speranza di poter abbattere Roma, si allontanò da quella città, dopo di averla appena veduta, e pieno di sdegno andò a nascondersi vicino a Taranto, alla estremità dell'Italia.

  A140000240 

 Roma mancava tuttora di un capitano da mettere a fronte di Annibale, e le perdite dai Romani sofferte si attribuivano sempre all'inabilità dei generali.

  A140000240 

 Un rivale degno di Annibale fu Scipione, soprannominato l'Africano per le insigni conquiste da lui fatte nell'Africa.

  A140000241 

 Tornato a Roma e fatto console, per costringere Annibale ad uscire dall'Italia, reputò ottimo consiglio passar coll'armata in Africa e portare lo spavento alle porte di Cartagine, nel tempo stesso che essa aveva un esercito vicino a Roma.

  A140000242 

 Atterriti a cosiffatte vittorie i Cartaginesi richiamarono dall'Italia Annibale, perchè venisse a salvare la patria in procinto di cadere in mano dei nemici.

  A140000242 

 È impossibile esprimere il rincrescimento di Annibale a questi ordini di Cartagine.

  A140000243 

 Annibale parlò il primo, e propose condizioni che Scipione non potè risolversi ad accettare.

  A140000243 

 Si narra che prima di separarsi Scipione dicesse ad Annibale: Chi pensi tu che sia il più grande capitano finora vissuto?.

  A140000244 

 Annibale rispose: Alessandro.

  A140000252 

 Il giorno seguente si venne a battaglia; i soldati di Annibale fecero prodigi di valore, ma la fortuna aveva voltate le spalle ai Cartaginesi.

  A140000253 

 Lo sfortunato Annibale dopo aver sacrificato tutto se stesso al bene della patria cadde in gelosia, poscia in odio a'suoi concittadini.

  A140000254 

 Annibale saputo il tradimento si diè la morte col veleno prima che cadesse nelle mani de'soldati spediti a catturarlo.

  A140000255 

 Più avventuroso fu Scipione vincitore di Annibale e domatore di Cartagine.

  A140001542 

 Ma come i Romani per allontanare Annibale dall'Italia portarono la guerra in Africa, così gli alleati per distogliere i Russi dal marciare sopra Costantinopoli, portarono le loro armi in Crimea, che è una penisola del mar Nero, dove i Russi avevano fortificato in modo quasi inespugnabile la città di Sebastopoli, e fattone il porto principale di quel mare.

  A140001566 

 In questo giorno ebbe luogo un vivo combattimento a Montebello presso Casteggio, paesi poco distanti dal Po e già a voi noti per la vittoria riportata dal celebre capitano Annibale contro ai Romani.


don bosco-storia ecclesiastica.html
  A189000580 

 R. Morto Pio VII venne eletto Papa il Cardinale Annibale della Genga di Spoleto, che prese il nome di Leone XII. Il suo pontificato durò 5 anni e 4 mesi, {371[529]} il qual tempo tutto impiegò in sante azioni.


don bosco-storia ecclesiastica [4a edizione].html
  A190000654 

 - A Pio VII succedeva il cardinale Annibale della Genga di Spoleto col nome di Leone XII. Il suo pontificato durò cinque anni e quasi cinque mesi.





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