Parola «Aniceto» [ Frequenza = 44 ]

don bosco-storia ecclesiastica [4a edizione].html
  A190000125 

 - S. Policarpo discepolo di san Giovanni evangelista e vescovo di Smirne, informato del gran numero di eretici che eransi portati a Roma, venne egli pure in questa città per dissipare le loro arti sotto al pontificato di s. Aniceto successore di san Pio I. La venuta di lui era molto opportuna perciocchè avendo egli conversato cogli Apostoli, godeva grande autorità presso tutti; perciò, come dice s. Ireneo, molti di quelli che erano stati sedotti dagli errori di Valentino e di Marcione, per l'efficacia della sua parola furono ricondotti alla Chiesa di Gesù Cristo.

  A190000128 

 Aniceto mostrò gran venerazione alla santità e dottrina di Policarpo, concedendogli che in sua presenza pontificalmente vestilo celebrasse la santa Messa e amministrasse ai fedeli la santa Eucaristia.

  A190000128 

 Aniceto sebbene desiderasse l'uniformità per tutta la Chiesa, nulla di meno credette bene di non dispiacere ai vescovi dell'Asia, e tollerare in que'paesi la celebrazione della Pasqua nel detto plenilunio.

  A190000131 

 Poco dopo papa Aniceto soffriva anch'egli il martirio, avendo troncata la testa l'anno 168.

  A190000132 

 - Montano cominciò a manifestare la sua eresia sotto il pontificato di s. Aniceto.

  A190000133 

 Allora l'astuto Montano si portò a Roma colle sue due false profetesse e riusci a sedurre vari incauti cristiani, anzi fu abbastanza ardito di presentarsi al medesimo Aniceto per farsi aggregare al clero romano.

  A190000134 

 - A s. Aniceto succedeva s. Sotero assai encomiato per la sua beneficenza verso ai romani e a tutti i fedeli della cristianità.

  A190000146 

 S. Eleutero per tenere i fedeli in guardia contro di loro, confermò la condanna già pronunciata da santo Aniceto, e defini che tutti i cibi per se stessi erano leciti perchè, tutti creati da Dio a benefizio dell'uomo


don bosco-vita dei sommi pontefici s. aniceto s. sotero s. eleutero s. vittore e s. zeffirino.html
  A200000003 

 ( V. Aldeino in s. Aniceto ).

  A200000003 

 Il Pontefice, di cui ora intraprendiamo a narrare le gesta, è s. Aniceto, che è il duodecimo nella serie de' Papi.

  A200000003 

 Quel santo Prelato vedendo Aniceto adorno delle virtù necessarie ad un pio, dotto e prudente ministro del santuario, lo ordinò prete.

  A200000004 

 La Chiesa aveva veramente bisogno di un Pontefice che alla pietà e dottrina accoppiasse maturità di senno, fermezza e coraggio, qualità, che tutte univansi in s. Aniceto, siccome il medesimo suo nome viene a significare, perciocchè Aniceto, come già dissi, vuol dire invincibile.

  A200000004 

 S. Aniceto era in Roma quando s. Pio I riportò la palma del martirio.

  A200000007 

 Contro agli eretici e contro ad altri vizii dominanti si levo con tutta forza s. Aniceto, e col suo zelo infaticabile riuscì ad allontanare le dottrine contagiose dal suo gregge.

  A200000007 

 Questa è la testimonianza che della Chiesa Romana fa s. Egisippo, il quale venne a Roma sotto il pontificato di s. Aniceto.

  A200000008 

 Dopo aver trattato con molti vescovi della Cristianità si recò a Roma ove dimorò parecchi anni, cioè dal principio del pontificato di s. Aniceto sino a quello di s. Eleutero, che comprende lo spazio di circa vent'anni.

  A200000010 

 Egli è venuto a Roma sotto al pontificato di s. Aniceto e perseverò fino a quello di s. Eleutero, che allora era diacono di Aniceto».

  A200000013 

 Dopo la morte di Aniceto succedette Sotero, cui succedette Eleutero.

  A200000013 

 Essendo poi giunto a Roma dimorai presso al pontefice Aniceto, di cui Eleutero era diacono.

  A200000014 

 S. Policarpo, vescovo di Smirne, discepolo di s. Giovanni Evangelista, essendo {11 [215]} stato informato degli assalti che l'eresia dava alla fede, venne a Roma sotto al pontificato di s. Aniceto.

  A200000015 

 Esso conferi con Aniceto intorno a più cose che riguardavano al bene della Chiesa; e le loro controversie furono tutte terminate in pace e carità.

  A200000015 

 «Mentre governava la Santa Sede Aniceto venne a Roma s. Policarpo.

  A200000017 

 Le relazioni di s. Policarpo con s. Aniceto furono tutte pacifiche, e il Pontefice volle dare un segno di stima alla grande virtù, santità e dottrina di lui, permettendogli di celebrare pontificalmente alla sua presenza e di amministrare ai fedeli la Santa Eucaristia.

  A200000018 

 Il pontificato di s. Aniceto è pure notevole per l'eresia di Montano, che cominciò a manifestarsi mentre esso governava la Santa Chiesa.

  A200000019 

 Allora l'astuto eretico si portò a Roma colle sue due profetesse e riuscì a sedurre varii incauti cristiani; anzi fu abbastanza ardito di presentarsi al medesimo Santo Aniceto per farsi aggregare al clero Romano.

  A200000027 

 In mezzo agli assalti e alle burrasche da cui era gagliardamente scossa la navicella di Gesù Cristo, s. Aniceto governò la Chiesa colla sollecitudine degna del capo della cristianità.

  A200000029 

 Sono pure attribuiti a s. Aniceto altri decreti riguardanti ai vescovi, le quali cose per lo più erano già praticate da' suoi antecessori.

  A200000030 

 S. Aniceto a fine di provvedere la chiesa di buoni ministri tenne egli stesso cinque volte la sacra ordinazione nel mese di dicembre, in cui consacrò diciassette preti, quattro diaconi, nove vescovi che mandò in varii luoghi della cristianità.

  A200000031 

 Il capo di s. Aniceto l'anno mille cinquecento {20 [224]} novanta fu dal Papa concesso all'arcivescovo di Monaco che lo portò in quella città ove è onorato con singolare divozione.

  A200000032 

 Il duca Daltemps avendo ottenuto dal Papa il corpo di s. Aniceto gli fece fabbricare in Roma una sontuosa cappella, dove in superba tomba conservasi il venerato deposito.

  A200000032 

 Lo stesso Duca scrisse la vita di s. Aniceto e la fece stampare in latino ed in italiano.

  A200000032 

 «Se la perfetta intelligenza della scrittura, egli dice, se l'innocenza e la santità della vita, se la gloria del martirio, come tutto il mondo lo confessa, considerate separatamente, bastano per rendere un uomo grande ed immortale, che si deve pensare del merito e della gloria di s. Aniceto, in cui tutte queste gloriose qualità si trovano unite?» {21 [225]}.

  A200000033 

 Egli fu ordinato sacerdote dal pontefice s. Pio I, e durante una parte del pontificato di questo Papa, e in tutto quello di s. Aniceto, san Sotero lavorò con zelo infaticabile pel bene della Chiesa.

  A200000034 

 Dopo il martirio di s. Aniceto egli fu eletto a succedergli nel governo della Chiesa.

  A200000047 

 Fu sepolto nel cimiterio di s. Callisto, vicino al corpo di s. Aniceto suo antecessore.

  A200000052 

 Durante il pontificato di s. Aniceto e di s. Sotero prestò importantissimi servigi alla Chiesa.

  A200000056 

 Ma invece di portare al Pontefice anime convertite, portò seco in Chiesa una grossa somma di danaro, che corrisponde circa a venticinque mila lire, che (siccome abbiamo accennato nella vita di s. Aniceto) presentò ad Eleutero in pena del suo peccato.

  A200000057 

 S. Eleutero sciolse ogni {39 [243]} dubbio rinnovando la condanna già fulminata da s. Aniceto, e definì che nessun cibo si rifiutasse dai fedeli perchè tutti erano buoni o creati da Dio per soccorrere l'uomo e por servirgli di delizia.

  A200000069 

 Di modo che, quando s. Policarpo venne a Roma e parlò di tale osservanza con s. Aniceto, si lasciò la cosa come era prima, cioè fu tollerato che una parte de' vescovi dell'Asia celebrassero la Pasqua nel decimoquarto giorno della luna di marzo.

  A200000095 

 Cioè fu confermato quanto era stato decretato da Pio I. e inculcato da s. Aniceto e definito da s. Vittore.


don bosco-vita di s. policarpo.html
  A215000023 

 Arrivato a Roma si portò dal Vicario di Gesù Cristo, e trattò con lui lungamente sul giorno, che i cristiani avevano da celebrare la Pasqua: e quantunque la questione per allora non potesse ricevere lo scioglimento che poi ricevette nell' anno 325, quando il Concilio di Nicea decretò che la Pasqua aveva da essere solennizzata da tutti la prima domenica dopo il plenilunio di marzo; tuttavia s. Policarpo ottenne da papa Aniceto, che non venissero scomunicati quei che osservavano una pratica diversa; e che per questo punto di disciplina ecclesiastica, la Chiesa non avesse ad essere turbata da scismi.

  A215000023 

 S. Policarpo, a cui nulla stava più a cuore che la pace, la buona armonia e la carità, fece dal canto suo quanto potè per impedire, che i fedeli fossero divisi tra di loro, e onde riuscirvi, {24 [120]} determinò di abboccarsi col Sommo Pontefice, s. Aniceto, epperò di intraprendere il viaggio di Roma.





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