Parola «Alberoni» [ Frequenza = 9 ]

don bosco-la storia d-italia.html
  A139001478 

 A dirvela schietta, miei cari, l'Alberoni avrebbe fatto meglio ad occuparsi delle cose di religione e lasciare ad altri la politica; ma egli si pensava di far del bene ai popoli qualora fossero stati effettuati i suoi progetti.

  A139001478 

 Allora l'Alberoni comprese che si era dato al maneggio di affari non adatti alla sua vocazione; perciò tutto confuso si ritirò in Roma, dove nell'afflizione finì i suoi giorni nel 1752, insegnando come le umane grandezze siano il bersaglio degli uomini, e come in un momento rendano infelice chi il giorno prima si trovava al colmo della prosperità.

  A139001478 

 Ma la politica era quella che aveva portato l'Alberoni all'apice della {445 [445]} gloria, e la politica doveva precipitarlo.

  A139001478 

 Merita di essere nominato pel primo Giulio Alberoni, figlio di un ortolano di Piacenza.


don bosco-la storia d-italia [18a edizione].html
  A140001338 

 A dirvela schietta, miei cari, mi sembra che Alberoni avrebbe forse fatto meglio di occuparsi delle cose di religione, lasciando ad altri la politica; ma egli si pensava di far del bene ai popoli, qualora fossero stati effettuati i suoi divisamenti.

  A140001338 

 Allora l'Alberoni comprese che si era dato al maneggio di affari non adatti alla sua vocazione; si ritirò da ogni cura profana, insegnando col proprio esempio come le umane, grandezze siano il bersaglio degli uomini, e come in un momento rendano infelice chi il giorno prima si trovava al colmo delle prosperità.

  A140001338 

 Fra le cose che renderanno sempre cara la memoria dell'Alberoni fu il collegio a sue spese fondato in Piacenza, dove sono tuttora mantenuti e guidati agli studi gratuitamente sessanta poveri giovani {381 [381]} a benefizio di quella diocesi.

  A140001338 

 Ma la politica era quella che aveva portato l'Alberoni all'apice della gloria, e la politica doveva precipitamelo.

  A140001338 

 Merita di essere nominato pel primo Giulio Alberoni, figliuolo di un ortolano di Piacenza.





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